lunedì 4 agosto 2025

Il “Padre nostro” e quelle braccia alzate




04 ago 2025

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by Aldo Maria Valli


di padre Santiago Martín

Mi soffermo brevemente sulla preghiera del “Padre nostro.

Ho visto molte volte laici che, quando si recita questa preghiera durante la messa, alzano le braccia come fa il sacerdote. Questo non è corretto.

Durante la messa solo il sacerdote può alzare le braccia, poiché è un gesto di lode e di supplica a Dio che solo lui può compiere: solo lui infatti parla a nome del popolo. Il popolo orante è rappresentato in lui, che rappresenta anche Gesù Cristo.

Il Signore è l’unico mediatore tra Dio e gli uomini, ma il sacerdote, agendo “in persona Christi”, in rappresentanza di Cristo, esercita nella celebrazione della santa messa questo ruolo di mediatore tra Dio e il popolo.

Il sacerdote è sempre un “pontefice”, un “costruttore di ponti”, un ponte tra la riva divina e la riva umana. La santa messa è, nella sua interezza, una preghiera al Padre, e solo nell’ultima parte diventa una preghiera a Gesù, subito dopo il “Padre nostro”.

Recitiamo insieme questa preghiera, ma lasciando che sia il sacerdote l’unico ad alzare le braccia, ricordando che non è “mio padre”, ma “Padre nostro”, e ricordando anche che ciò su cui Gesù ha insistito di più non è stato che Dio ci desse il pane quotidiano, ma che perdonassimo i nostri nemici per poter ricevere il dono infinito del perdono dei nostri peccati.






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