martedì 5 agosto 2025

Ecco come sono diventato un giovane tradizionalista




05 ago 2025

Saved in: Blog by Aldo Maria Valli


Testimonianza: il resoconto che segue è di un giovane fedele anonimo che assiste sgomento all’autodistruzione-smobilitazione della Chiesa.


Caro Valli,

Sono nato a Parma negli ultimissimi anni di vita di Giovanni Paolo II. Famiglia cattolica, politicamente di sinistra (comunismo maccheronico alla Berlinguer), in una provincia storicamente rossa. Il parroco che mi battezza è un dinosauro, uno che è qui dagli anni Sessanta, in pratica ha battezzato tutto il paese e lui, da solo, è un pilastro della comunità. Da lì il percorso solito: catechismo, comunione, confessione, cresima, nel pieno del pontificato del Pastore Tedesco (evidentemente quelli del “Manifesto” devono avere altre preferenze in fatto di cani). La chiesa ha ogni domenica la sua porzione di fedeli, tra cui anche la gioventù recente. Per Natale e Pasqua è piena come un uovo, e nel mese di maggio tutti al Rosario.

La parrocchia è ricca di vita, al punto che il cuore del paese non è la zona centrale con i negozi ma la piazzetta su cui vigila la Madonnina, accanto alla chiesa. Atmosfera molto positiva mentre là fuori l’Italia comincia ad affondare (spread, Monti eccetera).

Arriva l’argentino e cominciano i guai. Voglio precisare che il parroco era un conservatore in piena sintonia con il Vaticano II, quindi Novus Ordo a go go ma in modo raccolto e ordinato, in chiesa niente stranezze, durante processioni e via crucis o canti o stai zitto. Ma arriva Bergoglio. E con lui arriva anche il futuro nuovo parroco. E qui comincio ad assistere alla frana.

Da dove cominciare? Omelie sempre in salsa politica (migranti, migranti, migranti e ancora migranti), riflessioni alla Vito Mancuso, ritiri con i ragazzi dove si fa di tutto tranne che crescer nella fede, pubblicazione di opuscoli dai nomi aulico-poetici come “Camminiamo insieme” (ma verso dove?) che ti raccontano di tutto per non dirti niente, un bel raduno in Duomo durante il quale i bambini mettono dei pesci di carta in una rete (lo scopo? boh).

Sapevo che sarebbe finita così. La prima volta che l’ho visto avevo già capito tutto, era abbigliato come un boy scout, sorrisone a trentadue denti. Ogni volta che si inventa qualcosa, puoi starne certo: Cristo non c’è. Ora so che cosa prova Cassandra quando vede il cavallo di legno sulla spiaggia. E da quando è diventato parroco a tutti gli effetti (il vecchio ci ha lasciati nel 2020) si è dato fare: niente coro (canta lui), organo venduto (a che serve la musica?), catechismo zero (non che prima fosse molto meglio), messa dietro la chiesa con finto altare e finta tovaglia. Ovviamente i fedeli si sono volatilizzati. Lui crede di essere il grande innovatore, ma tutto il paese lo maledice.

E io? Ho scoperto per grazia di Dio la Tradizione cattolica verso il 2018. Un giorno d’estate mi trovo a vagabondare su YouTube e l’attenzione mi cade su un video che parla degli “oppositori” di Papa Francesco (che a me cominciava seriamente a dare sui nervi) e scopro che a Milano c’è chi va alla Messa in rito antico! Col gregoriano!

Se c’è tra i lettori qualche altro convertito alla Tradizione potrà comprendermi: donne velate, il prete di spalle, il latino. Un tesoro nascosto. Passo tutto il pomeriggio a smanettare e verso l’ora di cena mi si è aperto un mondo.

C’è chi condivide le mie domande: a che serve quel tabernacolo che non usiamo mai? perché le chitarre in chiesa? ma perché il catechismo viene fatto da soggetti che dimostrano di non conoscerlo? perché l’ecumenismo se abbiamo il primo comandamento? perché la Messa è così noiosa (ebbene sì, per me il Novus Ordo è talmente noioso che non vedo l’ora di uscire)? Perché nessuno mi hai raccontato com’era prima?

Così sono diventato un tradizionalista in incognito. Avevo pensato di far ragionare il vecchio sacerdote, di fargli notare come tra le decine di ragazzi che ha battezzato pochissimi frequentano ancora e del fatto che in decenni la nostra parrocchia non ha sfornato una sola vita consacrata, non l’ho fatto perchè avevo paura di ucciderlo di crepacuore facendogli sapere che rifiutavo il Concilio che per lui ha salvato la Chiesa.
Il nuovo parroco forse tenterò di farlo ragionare prima o poi, ma so che sarà dura: non so che cosa gli hanno fatto in seminario ma di certo il lavoro è stato certosino.

Che cosa farò in futuro? So che a Parma celebrano la Messa di sempre dalle Orsoline, ma i miei non ne vogliono sapere di prestarmi la macchina per andare a chilometri di distanza per assistere a qualcosa che per loro è vecchiume, dovrò quindi aspettare di essere economicamente indipendente. A parte questo, sono in contatto con altri ragazzi tradizionalisti che frequentano la FSSPX (quindi all’80% Nord Italia) e che ho conosciuto online.

Stiamo tornando ai tempi delle catacombe. Ricordiamoci però che la Chiesa non è nostra. Sappiamo bene di chi è. Abbiamo affrontato parecchie crisi nella nostra storia, e quando ci davano per morti siamo sempre risorti come Colui che fece altrettanto in Giudea.
Supereremo anche questa, con il suo aiuto.


Lettera firmata




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