Pubblicato 20 settembre 2025
Julio Loredo
Dieci anni dopo la “Supplica Filiale a Papa Francesco sul futuro della famiglia”, una coalizione internazionale di associazioni cattoliche presenta a Papa Leone XIV una “Supplica Filiale e Apprensiva”. La petizione chiede al Pontefice una parola chiarificatrice per superare la crescente confusione tra i fedeli e impedire la relativizzazione dell’insegnamento di Gesù Cristo.
Nel settembre 2015, una coalizione di realtà cattoliche e di respiro internazionale consegnò in Vaticano una supplica filiale a Sua Santità Papa Francesco sul futuro della famiglia. La petizione era corredata da più di 800.000 firme, tra cui 202 cardinali e vescovi. Da allora, la situazione non ha fatto altro che precipitare sempre più in basso. Perciò, esattamente 10 anni dopo, promossa dalle stesse realtà, è stata consegnata in Vaticano due giorni fa una “Supplica filiale e apprensiva a Sua Santità Leone XIV”.
Che cosa dice questa supplica filiale?
Buongiorno, sono Giulio Loredo, benvenuti nel canale “Visto da Roma”.
Nel 2015 si svolgeva a Roma il secondo Sinodo sulla famiglia. Un’alleanza di potenti organizzazioni, forse politiche, e mezzi di comunicazione promuoveva la cosiddetta ideologia di genere, grimaldello della rivoluzione sessuale, che favoriva usi contrari alla legge naturale e divina, minacciando gravemente l’istituzione della famiglia. Forgiata dalle associazioni Tradizione Famiglia Proprietà, una coalizione internazionale di realtà cattoliche pubblicò allora una “Supplica filiale a Sua Santità Papa Francesco sul futuro della famiglia”, corredata, come ho detto, da 805.000 firme, tra cui 202 cardinali e vescovi. Di fronte al disorientamento dei fedeli, la supplica filiale chiedeva a Papa Francesco, e cito: “Una parola chiarificatrice di Vostra Santità per superare la crescente confusione tra i fedeli e impedire la relativizzazione dell’insegnamento di Nostro Signore Gesù Cristo”.
Nel colloquio “Chiesa cattolica, dove vai?”, tenutosi a Roma nel 2018, il cardinale Walter Brandmüller citò proprio quella supplica filiale come una delle iniziative più decisive per preservare la Chiesa dall’errore. Dieci anni dopo, di fronte alle attuali sfide, la stessa coalizione ha deciso di indirizzare a Papa Leone XIV una nuova “Supplica filiale e apprensiva”, consegnata in Vaticano lo scorso lunedì 15 settembre. Leggiamola insieme, almeno qualche brano.
Dopo aver ricordato la situazione del 2015, la nuova supplica filiale a Papa Leone dice, e cito: “Con grande dolore di anima, dobbiamo constatare che, lungi dall’accogliere questa giusta richiesta del gregge, il predecessore di Vostra Santità sulla cattedra di Pietro aggravò ancor più la situazione”.
Continua la supplica filiale a Papa Leone: “Da allora la situazione è continuata a peggiorare, soprattutto riguardo all’accettazione delle unioni e le relazioni omosessuali. Si sono moltiplicate le dichiarazioni di alti prelati che chiedono un’attualizzazione, un aggiornamento dell’insegnamento della Chiesa e una modifica del Catechismo della Chiesa Cattolica nei paragrafi che affermano che l’inclinazione omosessuale è oggettivamente disordinata, che gli atti omosessuali sono intrinsecamente disordinati e che le Sacre Scritture li presentano come gravi depravazioni”.
Questa nuova supplica filiale non si tira indietro e fa diversi nomi, tra cui: Monsignor Francesco Savino, vicepresidente della CEI, che pochi giorni fa ha celebrato una Messa per la comunità LGBT nella Chiesa del Gesù a Roma; il Cardinale Jean-Claude Hollerich, relatore dell’ultimo Sinodo, arcivescovo del Lussemburgo; il Cardinale Robert McElroy, arcivescovo di Washington, una punta di lancia dell’agenda LGBT nella Chiesa; il Cardinale Timothy Radcliffe e altri, che non nascondono la voglia di voler modificare l’insegnamento della Chiesa perché lo considerano sbagliato, fuori dal tempo e, addirittura, come ha detto il Cardinale Hollerich, nocivo.
Leggiamo nella supplica filiale a Papa Leone, e cito: “Alla luce di tutto questo, beatissimo Padre, non possiamo non concludere che, sotto il pretesto della misericordia e dell’adattamento alla scienza, vi siano forze che, rendendola irriconoscibile, vogliono reinventare la fede cattolica secondo le passioni del mondo”.
Continua la supplica filiale: “In tale contesto di offensiva aperta per forzare l’accettazione delle unioni omosessuali, è stato particolarmente scioccante vedere che, sotto il pretesto di ottenere le indulgenze giubilari, si sia offerta a gruppi che professano apertamente tali errori un’occasione di grande visibilità. È stato permesso loro di entrare in processione, portando una croce arcobaleno, per la Porta Santa della Basilica di San Pietro”. Si riferisce, ovviamente, al controverso pellegrinaggio delle persone LGBT che c’è stato domenica scorsa a Roma.
“Ma c’è di peggio”, continua la nuova supplica filiale. “Questa vera e propria parata di orgoglio omosessuale è stata preceduta da un’udienza concessa [da Vostra Santità] a padre James Martin, un noto attivista LGBT, il quale ha poi attribuito a Vostra Santità parole di incoraggiamento per il suo attivismo a favore del movimento LGBT”, chiudo virgolette, “senza che” — commento io — “dal Vaticano sia aggiunta una smentita o almeno un chiarimento. E nemmeno sono state smentite, né chiarite, le parole di Monsignor Francesco Savino, vicepresidente della CEI, alla fine della sua omelia nella Chiesa del Gesù”.
La supplica filiale ricorda, rivolta a Papa Leone, virgolette: “Allo stesso modo, l’arcivescovo Francesco Savino ha dichiarato, al termine di un’omelia nella Chiesa del Gesù, che Vostra Santità gli avrebbe detto: ‘Vada, lei vada a celebrare il Giubileo organizzato dalla Tenda di Gionata e delle altre organizzazioni che si occupano dei fratelli e sorelle omosessuali'”, chiudo virgolette. E anche qui, commento io, nessuna smentita o chiarimento da parte del Vaticano.
La nuova supplica filiale a Papa Leone dichiara che è consapevole che queste manifestazioni erano state programmate nel precedente pontificato e si capisce che, in nome dell’unità della Chiesa, Papa Leone non abbia voluto disdirle. Tuttavia, continua, cito: “Se è legittimo cedere su punti secondari in favore dell’unità della Chiesa, non appare legittimo farlo quando ciò comporti il sacrificio della verità, come insegna Sant’Agostino”, chiudo citazione.
“Questo timore”, continua sempre la supplica filiale, “ci porta a rinnovare la richiesta di una parola chiarificatrice che già formulammo nel 2015 nella supplica filiale a Papa Francesco”. In concreto, la supplica filiale a Papa Leone chiede due cose: primo, di annullare il rescritto di Papa Francesco che conferiva valore di magistero all’interpretazione eterodossa delle ambiguità di Amoris Laetitia; secondo, di revocare — semplicemente revocare — la dichiarazione Fiducia Supplicans.
La supplica filiale a Papa Leone chiude chiedendo la Vostra Benedizione Apostolica: “Assicuriamo le nostre preghiere alla Madonna del Buon Consiglio e a Sant’Agostino, affinché illuminino Vostra Santità in questo delicato inizio di pontificato, in cui involontariamente si trova a confrontarsi con un’eredità di confusione e di divisione molto difficile da sanare”.
Ecco, cari amici, un riassunto della nuova “Supplica filiale e apprensiva a Sua Santità Papa Leone XIV” che questo canale vi ha offerto in anteprima. Nel link sotto indicato potete leggere l’integrale del documento. Diffondetelo, vi prego, diffondetelo fra i vostri contatti, fatelo arrivare al maggior numero possibile di persone.
Ma c’è un ultimo favore che vi chiedo, e questo con tutto il cuore: vorremmo far arrivare questo appello al Santo Padre al maggior numero possibile di persone. Per questo servono le cosiddette campagne di promozione, alcune assai onerose. Vuoi partecipare anche tu a questo sforzo di apostolato? Fai una donazione nel link indicato sotto. Tutte le vostre donazioni saranno indirizzate alle campagne di promozione. Per tutti quelli che aiutano il canale “Visto da Roma” è celebrata ogni mese una Santa Messa a Roma.
Nel 2015 si svolgeva a Roma il secondo Sinodo sulla famiglia. Un’alleanza di potenti organizzazioni, forse politiche, e mezzi di comunicazione promuoveva la cosiddetta ideologia di genere, grimaldello della rivoluzione sessuale, che favoriva usi contrari alla legge naturale e divina, minacciando gravemente l’istituzione della famiglia. Forgiata dalle associazioni Tradizione Famiglia Proprietà, una coalizione internazionale di realtà cattoliche pubblicò allora una “Supplica filiale a Sua Santità Papa Francesco sul futuro della famiglia”, corredata, come ho detto, da 805.000 firme, tra cui 202 cardinali e vescovi. Di fronte al disorientamento dei fedeli, la supplica filiale chiedeva a Papa Francesco, e cito: “Una parola chiarificatrice di Vostra Santità per superare la crescente confusione tra i fedeli e impedire la relativizzazione dell’insegnamento di Nostro Signore Gesù Cristo”.
Nel colloquio “Chiesa cattolica, dove vai?”, tenutosi a Roma nel 2018, il cardinale Walter Brandmüller citò proprio quella supplica filiale come una delle iniziative più decisive per preservare la Chiesa dall’errore. Dieci anni dopo, di fronte alle attuali sfide, la stessa coalizione ha deciso di indirizzare a Papa Leone XIV una nuova “Supplica filiale e apprensiva”, consegnata in Vaticano lo scorso lunedì 15 settembre. Leggiamola insieme, almeno qualche brano.
Dopo aver ricordato la situazione del 2015, la nuova supplica filiale a Papa Leone dice, e cito: “Con grande dolore di anima, dobbiamo constatare che, lungi dall’accogliere questa giusta richiesta del gregge, il predecessore di Vostra Santità sulla cattedra di Pietro aggravò ancor più la situazione”.
Continua la supplica filiale a Papa Leone: “Da allora la situazione è continuata a peggiorare, soprattutto riguardo all’accettazione delle unioni e le relazioni omosessuali. Si sono moltiplicate le dichiarazioni di alti prelati che chiedono un’attualizzazione, un aggiornamento dell’insegnamento della Chiesa e una modifica del Catechismo della Chiesa Cattolica nei paragrafi che affermano che l’inclinazione omosessuale è oggettivamente disordinata, che gli atti omosessuali sono intrinsecamente disordinati e che le Sacre Scritture li presentano come gravi depravazioni”.
Questa nuova supplica filiale non si tira indietro e fa diversi nomi, tra cui: Monsignor Francesco Savino, vicepresidente della CEI, che pochi giorni fa ha celebrato una Messa per la comunità LGBT nella Chiesa del Gesù a Roma; il Cardinale Jean-Claude Hollerich, relatore dell’ultimo Sinodo, arcivescovo del Lussemburgo; il Cardinale Robert McElroy, arcivescovo di Washington, una punta di lancia dell’agenda LGBT nella Chiesa; il Cardinale Timothy Radcliffe e altri, che non nascondono la voglia di voler modificare l’insegnamento della Chiesa perché lo considerano sbagliato, fuori dal tempo e, addirittura, come ha detto il Cardinale Hollerich, nocivo.
Leggiamo nella supplica filiale a Papa Leone, e cito: “Alla luce di tutto questo, beatissimo Padre, non possiamo non concludere che, sotto il pretesto della misericordia e dell’adattamento alla scienza, vi siano forze che, rendendola irriconoscibile, vogliono reinventare la fede cattolica secondo le passioni del mondo”.
Continua la supplica filiale: “In tale contesto di offensiva aperta per forzare l’accettazione delle unioni omosessuali, è stato particolarmente scioccante vedere che, sotto il pretesto di ottenere le indulgenze giubilari, si sia offerta a gruppi che professano apertamente tali errori un’occasione di grande visibilità. È stato permesso loro di entrare in processione, portando una croce arcobaleno, per la Porta Santa della Basilica di San Pietro”. Si riferisce, ovviamente, al controverso pellegrinaggio delle persone LGBT che c’è stato domenica scorsa a Roma.
“Ma c’è di peggio”, continua la nuova supplica filiale. “Questa vera e propria parata di orgoglio omosessuale è stata preceduta da un’udienza concessa [da Vostra Santità] a padre James Martin, un noto attivista LGBT, il quale ha poi attribuito a Vostra Santità parole di incoraggiamento per il suo attivismo a favore del movimento LGBT”, chiudo virgolette, “senza che” — commento io — “dal Vaticano sia aggiunta una smentita o almeno un chiarimento. E nemmeno sono state smentite, né chiarite, le parole di Monsignor Francesco Savino, vicepresidente della CEI, alla fine della sua omelia nella Chiesa del Gesù”.
La supplica filiale ricorda, rivolta a Papa Leone, virgolette: “Allo stesso modo, l’arcivescovo Francesco Savino ha dichiarato, al termine di un’omelia nella Chiesa del Gesù, che Vostra Santità gli avrebbe detto: ‘Vada, lei vada a celebrare il Giubileo organizzato dalla Tenda di Gionata e delle altre organizzazioni che si occupano dei fratelli e sorelle omosessuali'”, chiudo virgolette. E anche qui, commento io, nessuna smentita o chiarimento da parte del Vaticano.
La nuova supplica filiale a Papa Leone dichiara che è consapevole che queste manifestazioni erano state programmate nel precedente pontificato e si capisce che, in nome dell’unità della Chiesa, Papa Leone non abbia voluto disdirle. Tuttavia, continua, cito: “Se è legittimo cedere su punti secondari in favore dell’unità della Chiesa, non appare legittimo farlo quando ciò comporti il sacrificio della verità, come insegna Sant’Agostino”, chiudo citazione.
“Questo timore”, continua sempre la supplica filiale, “ci porta a rinnovare la richiesta di una parola chiarificatrice che già formulammo nel 2015 nella supplica filiale a Papa Francesco”. In concreto, la supplica filiale a Papa Leone chiede due cose: primo, di annullare il rescritto di Papa Francesco che conferiva valore di magistero all’interpretazione eterodossa delle ambiguità di Amoris Laetitia; secondo, di revocare — semplicemente revocare — la dichiarazione Fiducia Supplicans.
La supplica filiale a Papa Leone chiude chiedendo la Vostra Benedizione Apostolica: “Assicuriamo le nostre preghiere alla Madonna del Buon Consiglio e a Sant’Agostino, affinché illuminino Vostra Santità in questo delicato inizio di pontificato, in cui involontariamente si trova a confrontarsi con un’eredità di confusione e di divisione molto difficile da sanare”.
Ecco, cari amici, un riassunto della nuova “Supplica filiale e apprensiva a Sua Santità Papa Leone XIV” che questo canale vi ha offerto in anteprima. Nel link sotto indicato potete leggere l’integrale del documento. Diffondetelo, vi prego, diffondetelo fra i vostri contatti, fatelo arrivare al maggior numero possibile di persone.
Ma c’è un ultimo favore che vi chiedo, e questo con tutto il cuore: vorremmo far arrivare questo appello al Santo Padre al maggior numero possibile di persone. Per questo servono le cosiddette campagne di promozione, alcune assai onerose. Vuoi partecipare anche tu a questo sforzo di apostolato? Fai una donazione nel link indicato sotto. Tutte le vostre donazioni saranno indirizzate alle campagne di promozione. Per tutti quelli che aiutano il canale “Visto da Roma” è celebrata ogni mese una Santa Messa a Roma.
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