sabato 30 marzo 2024

La “lezione” che ci dà il “silenzio” di Dio…nel Sabato Santo

 




di Maria Bigazzi

Il Sabato Santo si vive il silenzio dell’assenza di Gesù, assenza che intristisce i nostri cuori, facendoci desiderare maggiormente la celebrazione della Pasqua. Dopo tutto il cammino quaresimale e la celebrazione del Triduo Santo, ci fermiamo ai piedi della Croce, adorando il Signore immolato per la nostra Redenzione. Vorremmo anche noi unirci a Lui per dimostrargli il nostro amore. Ma se ripensiamo a tutto quello che Gesù ha dovuto soffrire, agli oltraggi, le percosse, gli insulti e le beffe; ci sentiamo infinitamente piccoli e miseri per ricambiare tanto Amore. 

Dio accoglie sempre i suoi figli e perdona chi con cuore sincero e con vero pentimento, si avvicina a Lui implorando pietà e perdono. La Passione e la morte di Gesù ci hanno aperto la porta del Paradiso, riscattandoci dal peccato che ne aveva causato la chiusura. Dal dolore della morte del Figlio di Dio, abbiamo ricevuto la gioia della nostra Redenzione da Lui operata, a cui partecipò anche la Vergine Maria, che, crocifissa nel cuore con Gesù, ne prese parte come Corredentrice universale. 

Dopo le grida dei carnefici, gli insulti e le bestemmie, alle ultime parole di Gesù che precedettero il Suo ultimo sospiro, anche la terra freme e il cielo si oscura, facendo tremare gli animi di coloro che non avevano voluto riconoscere il Cristo. A rimanere non è altro che un grande silenzio che riempie tutto il luogo dove si è compiuto l’atroce delitto. Questo silenzio riflette la lontananza di Gesù dagli uomini che lo hanno rifiutato e addirittura ucciso senza pietà. 

Ancora oggi il Signore viene tante volte rinnegato e abbandonato, ma soprattutto offeso e oltraggiato. Le continue profanazioni che si verificano nei confronti di Gesù Eucaristico sono gli stessi dolori e le stesse ferite che i Suoi nemici gli procurarono durante la Sua Passione. Gli sputi, gli schiaffi, le provocazioni, i calci e pugni, sono tutti gesti che ancora oggi vengono inflitti alla Vittima innocente. 

La conseguenza di così tante iniquità è proprio il silenzio di Dio, che si nasconde agli uomini, facendo provare loro lo smarrimento e il dolore dovuti all’averLo rifiutato. Purtroppo tante anime non sentono tale richiamo d’amore, ma si ostinano a perseverare nel peccato, offendendo Dio in ogni modo e inducendo anche molti altri ad odiarlo. 

Il giorno del sabato Santo ci ricorda le parole del salmista che afferma: “Fino a quando mi nasconderai il tuo volto?” “Sarà forse per sempre?” Fino a quando avrò l’ansia nell’anima e l’affanno nel cuore tutto il giorno? (Sal 13,1). Il Signore ci nasconde il Suo Volto e la Sua santa presenza, lasciandoci nella condizione di riflettere se veramente lo amiamo e siamo attenti alle difficoltà che l’anima prova quando si trova lontana dal Suo unico e vero Dio. 

L’ansia e l’affanno nel cuore di cui parla il salmista, sono dovuti alla ricerca senza risultato del Volto di Dio e della debolezza che ne consegue, che porta il nemico a innalzarsi su di noi e al rischio di essere da lui vinti. Per questo preghiamo il Signore che illumini i nostri occhi perché il sonno della morte non addormenti le nostre anime. 

Ma, come invita il profeta, dobbiamo cercarlo finché Egli si fa trovare (Is 55,6). Infatti se ben riflettiamo, i continui attacchi verso Gesù e la grande indifferenza che regna tra i cuori degli uomini, allontanano dal Signore, divenendo causa di divisione dal nostro Redentore. Se anche noi ci trovassimo a vivere un lungo Sabato Santo, dovuto alla perdita della consapevolezza dell’importanza della presenza non scontata di Dio in mezzo a noi; e se come la Maddalena non trovassimo più Gesù nonostante le ricerche, presto i nostri cuori ne sentirebbero il grande dolore, l’angoscia e lo smarrimento. 

Preghiamo Dio che ci preservi da tale prova, e nel giorno che precede la Pasqua riflettiamo sulla reale presenza di Cristo in mezzo a noi e sulla riverenza che gli dobbiamo, ma che spesso dimentichiamo a causa dell’abitudine. Che la Vergine Maria accresca in noi il desiderio di lodare Dio con tutto il cuore per ringraziarLo dei suoi innumerevoli doni e ci aiuti a prepararci con cuore sincero alla celebrazione della ormai vicina Risurrezione del Signore.





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