sabato 27 aprile 2024

Schizofrenia Europea. Il Fumo Fa Male al Feto, ma l’Aborto è un Diritto. Sul Serio?



27 Aprile 2024 Pubblicato da Marco Tosatti 

Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione questa lettera di Luca Del Pozzo pubblicata su Tempi, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura e condivisione.




 Luca Del Pozzo

Non è commovente che un paese abbia così tanto a cuore la salute dei suoi cittadini da spingersi fino a proibire il fumo a chi sia nato dopo il 2008?

Ma di che vanno parlando quelli che hanno tacciato di neo-proibizionismo un provvedimento che non fa che tutelare la salute delle persone?

La legge approvata dal parlamento britannico si inserisce a pieno titolo nel solco delle sacrosante e benemerite politiche di prevenzione.

O ce la siamo dimenticata la direttiva Ue sul tabacco che impone che sui pacchetti di sigarette vengano usati claim pubblicitari per mettere in guardia sui pericoli legati al fumo?

Alcuni sono davvero tosti, anzi diciamo pure scioccanti.

Come quello che mostra un papà e una mamma in lacrime davanti a una piccola bara bianca, con sotto la scritta: “Il fumo può uccidere il bambino nel grembo materno”.

Ma, ripeto, non vedo quale sia il problema di simili iniziative, visto che c’è di mezzo la salute.

Perché la vita è importante e va tutelata e protetta, no?

Con le buone e pure con le cattive, se serve, vero?

Perché è ben giusto che la società ponga dei limiti alla libertà se poi – oggi con le sigarette domani con l’alcol dopodomani con la droga (ah no quella no, che una canna ogni tanto fa pure bene su), e poi con il gioco d’azzardo on line e ancora con la pornografia (ce la mettiamo la pornografia tra le cose che fanno male, si?) e vuoi mettere gli smartphone ai quali i giovani stanno incollati h24 che il cervello gli va in pappa e i social dove vivono sempre h24 diventando sempre più a-social ? – se poi dicevamo la libertà la usi per il male e non per il bene, o no?

Ecco.

Dunque, un plauso al parlamento inglese, e avanti così.

Ora la possiamo aggiungere una cosa?

Sì? Bene. Ciò che rende oltremodo grottesca questa vicenda, anzi diciamo pure che fa incazzare di brutto fa incazzare di brutto è l’insopportabile ipocrisia di questo nostro mondo così premuroso, così attento, così lungimirante, così inclusivo, che mentre si preoccupa della salute dei giovani e dei feti esposti al fumo dei genitori, non si fa scrupolo alcuno ed anzi lo promuove come una battaglia di civiltà quella cosa che il feto, al contrario del fumo, lo uccide di sicuro: l’aborto.

Un crimine contro l’umanità senza eguali nella storia, che adesso la stessa Ue così preoccupata degli effetti nocivi del fumo nel grembo materno, vorrebbe venisse riconosciuto nientemeno tra i diritti fondamentali dell’Unione europea.

La stessa Unione europea che di recente, per non farci mancare nulla, ha pure bacchettato il governo italiano per aver approvato un emendamento – peraltro perfettamente coerente con quanto prevede la stessa legge 194/78 i cui volenterosi difensori evidentemente non conoscono o fanno finta di non conoscere – che non c’entrerebbe nulla con Pnrr (echissenefrega non ce lo metti?).

“Mi è sempre sembrato strano – diceva il grande Fulton Sheen – che si debba perdonare ad una moglie, sulla base di una «temporanea infermità mentale», per aver messo un limite alla sua vita coniugale sparando al marito, e nel medesimo tempo si dia somma lode alla stessa moglie e la si definisca una «donna libera e progressista» per aver messo un limite al numero dei suoi figli soffocando la vita sul nascere. Tutto ciò dimostra che non abbiamo bisogno di nuove leggi, ma di ampliare le norme già esistenti, e specialmente della legge sull’omicidio”.

Miei cari burocrati, ma un po’ di vergogna, no?





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