Un dettaglio toccante su cui vale soffermarsi e gioire, nel Signore.
“Uscì allora Simon Pietro insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e vide le bende per terra, e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo che era giunto per primo al sepolcro e vide e credette” (Gv, 20, 3-8).
Per comprendere il significato del panno piegato, bisogna conoscere la tradizione ebraica di quei tempi.
Il panno piegato aveva a che fare con il Padrone e il Servo, e ogni ebreo conosceva questa tradizione.
Quando il servitore apparecchiava la tavola per il padrone, si assicurava che fosse esattamente come il padrone la voleva. La tavola era apparecchiata perfettamente, e poi il servo aspettava, appena fuori dalla vista, finché il padrone non avesse finito di mangiare, e il servo non avrebbe osato toccare quella tavola finché il padrone non avesse finito. Ora, se il padrone finito di mangiare, si fosse alzato da tavola, si fosse asciugato le dita, la bocca, si fosse pulito la barba, poi avesse appallottolato quel tovagliolo e lo avesse gettato sul tavolo, il servitore avrebbe capito che poteva sparecchiare la tavola. Perché a quei tempi il tovagliolo appallottolato significava: "Ho finito".
Ma se il padrone si alzava da tavola, piegava il tovagliolo e lo metteva accanto al piatto, il servitore non osava toccare la tavola, perché il tovagliolo piegato significava: "TORNO!".Gesù è con noi, sempre fino alla fine dei giorni!
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