martedì 23 aprile 2024

Grazie alla giornalista Incoronata Boccia! “Colpevole” di aver detto la verità




22 APR 2024


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by Aldo Maria Valli




di Martino Mora

“Abbiamo paura di dire che l’aborto è un delitto”. Così ha affermato Incoronata Boccia, vicedirettrice del Tg1, in una trasmissione televisiva.

La giornalista ha detto la verità. E dire la verità, nel regno attuale della menzogna, ha un prezzo immediato da pagare. Il centrosinistra liberal, intollerante come sempre, ha chiesto immediatamente il suo licenziamento dal Tg1. Il centrodestra l’ha invece difesa in nome della libertà di opinione (ripetendo però il solito mantra: “La 194 non si tocca”).

Meglio di niente, si dirà. La Boccia non è stata lasciata sola. Meglio una cattiva difesa che nessuna difesa (e a Milano si dice “piutost che nient l’é mei piutost”).

Ciò nonostante nessun esponente politico le ha dato ragione apertamente. Affermare, come hanno fatto gli esponenti politici dei partiti di centrodestra, che la Boccia ha il diritto di esprimere liberamente il suo pensiero, come sancisce la Costituzione, è il minimo sindacale. È un principio che vale a prescindere, si dica una cosa giusta o sbagliata. È come dire: Incoronata Boccia può avere detto una stupidaggine, lasciamole il diritto di dirla.

La giornalista però non ha detto stupidaggini: ha detto la verità. E non andrebbe difesa in nome della libertà di opinione (doxa), ma in nome della verità (aletheia). In nome della legge naturale e quindi della verità. E la verità ha diritti superiori a quella dell’opinione. L’uomo infatti non può vivere sommerso nello Stige della menzogna, senza aspirare al bene e senza dire la verità. E dire la verità riguardo all’aborto è dire che esso sopprime una vita umana.

La società aperta, liberalcapitalista, è una trappola mortale per la verità e per ogni principio superiore al materialismo egoico che essa diffonde.

La sinistra liberal odia la verità, la vita, il giusto, il bene. La “destra” liberale la relativizza, riducendola a opinione personale. Sono due versioni diverse dello stesso corrosivo soggettivismo, nemico della verità. Quello isterico, feroce, apertamente odioso (della sinistra) o quello più subdolo, moderato e insidioso (della destra).

Incoronata Boccia è meritevole di aver detto, anche con un certo sprezzo del pericolo, la verità sull’aborto.

Non una qualsiasi opinione, bensì la verità. Per questo dobbiamo ringraziarla.





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