P. BOUYER: Così è, cari amici, come è stata fatta la riforma liturgica. Da «Inside the Vatican», Robert Moynighan.
Francesco Sartori
Il padre Louis Bouyer, pastore protestante convertito alla Chiesa cattolica VS il vescovo Annibale Bugnini, mandarino subdolo e protetto di Montini, Paolo VI, distruttore della Santa Messa gregoriana.
Padre Bouyer racconta:
«Ho scritto al Santo Padre, Paolo VI, per presentargli le mie dimissioni da membro della Commissione incaricata della riforma liturgica. Il Santo Padre mi ha convocato immediatamente:
PAOLO VI: Padre, lei è un'autorità indiscutibile per la sua profonda conoscenza della liturgia e della Tradizione della Chiesa, e uno specialista in questo campo. Non capisco perché presenti le sue dimissioni, dato che la sua presenza non solo è preziosa, ma indispensabile.
P. BOUYER: Santo Padre, se sono uno specialista in questo campo, le dirò semplicemente che rinuncio perché non sono d'accordo con le riforme che lei ci impone. Perché non tiene conto delle indicazioni che le presentiamo, ma fa tutto il contrario?
PAOLO VI: Non capisco: io non impongo nulla; non ho mai imposto nulla in materia, ma mi rimetto totalmente alla vostra competenza e ai vostri suggerimenti. Siete voi che mi presentate le proposte. Quando viene il padre Bugnini, mi dice: «Questo è ciò che chiedono gli esperti». E poiché gli esperti in questo campo siete voi, mi rimetto al vostro giudizio.
P. BOUYER: Nel frattempo, quando noi studiamo una questione e decidiamo cosa ci sembra bene proporre a Vostra Santità in coscienza, padre Bugnini prende il nostro testo e ci dice subito, dopo avervi consultato: «Il Santo Padre desidera che introduciate questi cambiamenti nella liturgia». E poiché non sono d'accordo con le vostre proposte, perché esse sono una rottura con la Tradizione della Chiesa, allora presento le mie dimissioni.
PAOLO VI: Non è affatto così, Padre. Mi creda, Padre Bugnini mi dice esattamente il contrario: non ho mai respinto una sola delle vostre proposte. Padre Bugnini viene da me e mi dice: «Gli esperti della Commissione incaricata della riforma liturgica hanno chiesto questo e questo». E poiché non sono uno specialista in liturgia, gli ripeto che mi sono sempre rimesso a voi. Non ho mai detto questo a Monsignor Bugnini. Sono stato ingannato; padre Bugnini ha ingannato me e voi.
«Ho scritto al Santo Padre, Paolo VI, per presentargli le mie dimissioni da membro della Commissione incaricata della riforma liturgica. Il Santo Padre mi ha convocato immediatamente:
PAOLO VI: Padre, lei è un'autorità indiscutibile per la sua profonda conoscenza della liturgia e della Tradizione della Chiesa, e uno specialista in questo campo. Non capisco perché presenti le sue dimissioni, dato che la sua presenza non solo è preziosa, ma indispensabile.
P. BOUYER: Santo Padre, se sono uno specialista in questo campo, le dirò semplicemente che rinuncio perché non sono d'accordo con le riforme che lei ci impone. Perché non tiene conto delle indicazioni che le presentiamo, ma fa tutto il contrario?
PAOLO VI: Non capisco: io non impongo nulla; non ho mai imposto nulla in materia, ma mi rimetto totalmente alla vostra competenza e ai vostri suggerimenti. Siete voi che mi presentate le proposte. Quando viene il padre Bugnini, mi dice: «Questo è ciò che chiedono gli esperti». E poiché gli esperti in questo campo siete voi, mi rimetto al vostro giudizio.
P. BOUYER: Nel frattempo, quando noi studiamo una questione e decidiamo cosa ci sembra bene proporre a Vostra Santità in coscienza, padre Bugnini prende il nostro testo e ci dice subito, dopo avervi consultato: «Il Santo Padre desidera che introduciate questi cambiamenti nella liturgia». E poiché non sono d'accordo con le vostre proposte, perché esse sono una rottura con la Tradizione della Chiesa, allora presento le mie dimissioni.
PAOLO VI: Non è affatto così, Padre. Mi creda, Padre Bugnini mi dice esattamente il contrario: non ho mai respinto una sola delle vostre proposte. Padre Bugnini viene da me e mi dice: «Gli esperti della Commissione incaricata della riforma liturgica hanno chiesto questo e questo». E poiché non sono uno specialista in liturgia, gli ripeto che mi sono sempre rimesso a voi. Non ho mai detto questo a Monsignor Bugnini. Sono stato ingannato; padre Bugnini ha ingannato me e voi.

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