Don Nicola Bux, il noto ed autorevole teologo e liturgista barese, in un certo senso “ gela” gli entusiasmi dei divorziati risposati sulla possibilità di accostarsi alla comunione. “Su questo tema – dice il teologo barese- nei giornali italiani sono state scritte cose inesatte. E dal Sinodo non sono venute fuori novità di rilievo su questo punto”.
Don Nicola, eppure i media e i giornali italiani hanno scritto esattamente il contrario…
“Alt. Queste cose le hanno scritte praticamente solo i giornali italiani e il motivo mi riesce misterioso. Del resto, date un’occhiata alla stampa estera”.
Insomma, niente comunione al divorziato riposato civilmente?
“Nessuna novità, lo ribadisco e basti leggere, cosa che spesso non si fa, il documento sinodale invece di guardare le sintesi o le agenzie. La dizione comunione ai divorziato risposato non si trova da nessuna parte. Del resto, il Sinodo non aveva e non ha per sua natura, nessun potere di cambiare o mutare la dottrina. Ha solo funzione consultiva. Neppure il papa può arrivare a tanto, salvo scivolare in eresia. E cambi dogmatici a dirla tutta, hanno bisogno di consultazione dell’ episcopato mondiale e di un eventuale concilio. Aggiungo che anche se ,paradossalmente, il Sinodo avesse apertamente scritto che si può dare la comunione al divorziato risposato, non sarebbe stato possibile amministrarla, perchè le valutazioni del sinodo non hanno alcun valore vincolante”.
E allora?
“Resta tutto fermo a quello di una volta. Rimane ancorato il principio che il divorziato risposato civilmente non può prendere la comunione. In quanto a quel caso per caso di cui si parla, è cosa vecchia, risalente a Giovanni Paolo II, alla Familiaris Consortio, paragrafo 84. In pratica, per meri motivi di giustizia, che la chiesa deve valutare nella sua saggezza, il sacerdote, dopo aver confessato e resosi conto della effettiva conversione al termine di cammino penitenziale, può dare la comunione al divorziato riposato che non abbia causato il divorzio. Ma solo se sussistono motivi di giustizia e soprattutto se la nuova coppia fa promessa solenne di vivere in castità, come fratello e sorella. Ma di questo si preferisce non parlare”.
Sembra dunque un testo poco chiaro se si presta a divergenze di interpretazione…
“Non arriverei a tanto. Certamente tutto è molto sfumato. Oggi pretendiamo la chiarezza in tutto, ma spesso certi documenti effettivamente denotano un lessico indefinito. Un lessico che mostra, ma non dimostra”.
Si dice che l’ala progressista abbia vinto il sinodo. E’ così?
“Non era una partita di calcio. In ogni caso, la penso diversamente.”
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