sabato 3 ottobre 2015

A Santander la beatificazione di 18 religiosi e religiose trappisti e cistercensi

 
 

 

Agli occhi degli anarchici il monastero cistercense di Viaceli in Spagna appariva come un covo di reazionari e di nemici della rivoluzione. Per questo motivo, l’8 settembre 1936, nel pieno della guerra civile spagnola, il cenobio venne circondato e occupato in poco tempo. I 38 monaci della comunità furono trasferiti come prigionieri a Santander nel collegio dei salesiani. Non contenti, gli occupanti distrussero tutte le immagini sacre presenti nel monastero.
 
I martiri di Viaceli
Stessa sorte capitò agli oggetti di culto. Questo episodio fu il preludio del martirio di Pío Heredia Zubía e 17 compagni e compagne degli ordini cistercensi della stretta osservanza (trappisti) e di San Bernardo, che il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, in rappresentanza di Papa Francesco, beatifica a Santander, sabato 3 ottobre.
 
Nel gruppo di questi martiri sono state inserite anche due monache cistercensi, María Micaela Baldoví Trull e María Natividad Medes Ferris, originarie di Algemesí (Valencia), appartenenti al monastero di Fons Salutis di Algemesí. Nel luglio 1936 la comunità cistercense venne espulsa dal monastero e la badessa, suor Baldoví Trull, trovò rifugio in casa di sua sorella Encarnación. Tre mesi dopo venne scoperta e incarcerata con sua sorella nel monastero trasformato in prigione. Nella notte del 9 novembre vennero uccise sulla strada per Valencia. Si ipotizza siano state decapitate, visto che nel 1939, quando vennero rinvenuti i loro resti, trovarono le due teste separate dal corpo. Suor María de la Natividad Medes Ferris aveva trovato rifugio in casa di suo fratello José insieme con due frati carmelitani, Ernesto e Vicente. I quattro vennero incarcerati nel monastero di Fons Salutis e fucilati nella notte del 10 novembre.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
2015-10-02 L’Osservatore Romano
 
 

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