lunedì 5 ottobre 2015

Da Charamsa a Manif, intervista a Ettore Gotti Tedeschi: "In campo contro una nuova religione. E sul Sinodo..."

 
 
 
 
 
05 ottobre 2015, Marta Moriconi
 
La Manif Pour Tous Italia e il suo impegno per una stagione di impegno per la famiglia, il matrimonio, il diritto dei bambini a una mamma e un papà, la libertà educativa dei genitori, il contrasto all'ideologia del "Gender" in Parlamento, nei Consigli regionali e comunali e soprattutto nelle scuole dei nostri figli, sbarca all’Adriano di Roma il 17 ottobre alle 9:30. Un nuovo impegno a cui hanno aderito personalità del mondo cattolico e non, per ribadire che il futuro stesso della nostra civiltà è legato alla “generazione famiglia”. 
 
Questo mentre nel weekend è scoppiato il caso Charamsa. L’ufficiale della Congregazione per la Dottrina della Fede e segretario aggiunto della Commissione Teologica Internazionale vaticana, oltre che docente alla Pontificia Università Gregoriana e al Pontificio Ateneo Regina Apostolorum, ha fatto coming out presentando in conferenza stampa il suo compagno di vita e parlando del Sant’Uffizio come “cuore dell’ omofobia”. Ma va annoverato anche l’intervento del cardinal Ruini che non solo ha dichiarato di provare “pena pe Charamsa” ma che ha aggiunto in un’intervista al Corriere della Sera: “Se vanno avanti sulle unioni civili le proteste non mancheranno”. Parliamo di tutto questo con l'autorevole economista, ex Presidente dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi. 

 
 
 
Gotti Tedeschi, è stato invitato a partecipare al convegno della Manif Pour Tous che si terrà a Roma il 17 ottobre, cui parteciperanno altro relatori di prestigio quali il sociologo Berardinelli, l’intellettuale Marcello Veneziani, il filosofo Diego Fusaro, Alessandra Servidori, Eugenia Roccella, i giornalisti Mario Adinolfi, Costanza Miriano, il nostro direttore Fabio Torriero e poi Massimo Gandolfini, Luca Volontè. Alessandro Meluzzi…. Perché ha accettato di partecipare?  
 
“Perché siamo ai “tempi ultimi” in cui è indispensabile far sentire la propria voce sulle verità più fondamentali, perse quelle non ci sarà più tanto da fare. Tutti si preoccupano del ( dichiarato) degrado ambientale e del rischio di lasciare ai nostri discendenti un ambiente degradato e inaccettabile. Ma chi si preoccupa del degrado morale che rischiamo di lasciare ai nostri figli e nipoti se non reagiamo? Questo degrado morale  è voluto dalla gnosi che dopo aver causato, grazie alle teorie neomalthusiane, il crollo delle nascite nel mondo occidentale, dagli anni settanta, generando come conseguenza il degrado ambientale, ora ci riprova proponendo soluzioni allo stesso. Ma queste soluzioni tendono a proporre l’ambientalismo quale religione universale che accomuni il mondo intero. Vittima di questa nuova religione sarà ancora una volta l’uomo, considerato dalla gnosi “cancro della natura”… La posta in gioco è la dignità (antropologica) dell’uomo, l’ordine della Creazione, la Famiglia, la sessualità, i valori educativi… Io  nel convegno vorrei trattare il tema popolazione ed ambientalismo”.

Quali sono i fatti che hanno portato a questa preoccupazione? E quali sono i rischi, la posta in gioco?  

“I fatti, o meglio i rischi che vengono subdolamente lasciati intendere è che rischiamo una terza guerra mondiale grazie ai fondamentalismi religiosi.Tra questi naturalmente i dogmi della religione cattolica considerata assolutista e fondamentalista. Questi sono intollerabili in  mondo sempre più multiculturale e plurireligioso, non permetterebbero l’integrazione, vanno perciò  relativizzati. Come farlo? Ecumenismo; basta evangelizzazione; rispetto della coscienza individuale e finalmente la scoperta dell’ambientalismo….".
 
 
Andiamo con ordine. Cominciamo con l’ambientalismo trattato nell’Enciclica Laudato Sì. Il degrado ambientale è una realtà no ?  

“Immagino sia d’accordo che questa risposta non la possiamo dare noi due, devono darla gli scienziati con approcci scientifici condivisi, no? Vediamo quello che io ho capito. Negli anni ’70 gli ambientalisti  riuscirono a far mettere  al bando il DDT che inquinava. La malaria  esplose…. Sempre negli anni ’74 paventarono il famoso “buco Ozono”, ricorda? Lo fecero simulando in laboratorio gli effetti di liberazione di sostanze CloroFluoroCarbonio (che si trova in  pesticidi, fertilizzanti), che in laboratorio distruggevano ozono. Ma altri scienziati spiegano che ciò non avviene nell’atmosfera grazie a reazioni chimiche contrastanti. Il buco sarebbe piuttosto dovuto a cambi climatici in atmosfera. In più la produzione umana di queste sostanze è infinitamente inferiore a quella prodotta naturalmente in natura… per evaporazione acque marine, vulcani ecc.… Nel 1988 ricorda l’allarme “effetto serra “, provocato dagli impianti industriali che immettono nell’atmosfera anidride carbonica ? Questo avrebbe provocato il riscaldamento globale, scioglimento ghiacciai, innalzamento mari, ecc. Bene, ma si è avuto un dibattito scientifico su questo? Le tesi contrarie son state pubblicate? Certo c’è alta immissione di anidride carbonica e i gas serra assorbono le radiazioni e le rilasciano con ritardo provocando riscaldamento, ma sempre dicono altri scienziati che il vapore acqueo assorbe 2 o 3 volte l’anidride carbonica, così gli effetti previsti  nel 2005 son stati meno della metà di quelli paventati nel 1988. Pensi che non si riesce neppure a trovar un accordo se l’anidride carbonica è tossica o no ( visti gli effetti sulla fotosintesi) o lo sono i combustibili fossili. Infine, si direbbe che il problema ambientale è strumentale ad altre decisioni che riguardano piuttosto la creatura umana che la gnosi vorrebbe “perfezionare”, come peraltro la natura stessa. Quello che è in degrado è il rispetto della dignità dell’uomo, perciò andrò all’incontro Manif, soprattutto considerando il Sinodo sulla famiglia di ottobre”.  

Benissimo, parliamo allora di quali tesi lei teme possano influenzare questo sinodo…

“Sono tesi più proprie al mondo protestante  che a quello della religione cattolica apostolica e romana. La tesi che si debba cercare di riportare a casa i figli prodighi  con un escamotage di distinzione dottrina -prassi o dogma-pastorale  presenta metodologie sospettabili di esser protestanti poiché lasciano percepire vie di salvezza senza merito, tolleranza verso il peccato, solo fiducia nei meriti di Cristo. Ora se si permette di percepire che confidando solo totalmente nella grazia ci si salva, in casa cattolica significa metter in discussione tre sacramenti: Battesimo, Confessione, Eucarestia. Bel colpo, no?”.
 
 
 
Alla luce degli ultimi fatti, dal coming out di Monsignor Charamsa all’intervista del cardinal Ruini al Corriere della Sera anche sul tema delle unioni civili, cosa prova? Si parla dell’esistenza di una lobby gay, di possibili conflitti di interessi, il cristiano è disorientato. Tanto più che per la prima volta, forse, la sfida non consiste più nella conversione e combattimento contro le tendenze definite dal Catechismo della Chiesa Cattoliche “disordinate”, ma nella capacità di accogliere queste persone garantendo loro uno spazio di fraternità nelle comunità cristiane, anche se pubblicamente vivano immerse in una vita sessuale in contrasto con i dettami della Chiesa? 

"Leggo ( Repubblica 5 ottobre, pag 14) che SER il card. Kasper  nel suo libro (Testimone della misericordia. Il mio viaggio con Francesco –Garzanti)  spiega che” gay si nasce  e per questo la Chiesa deve affrontare la questione con una nuova pastorale, aggiungendo che gli omosessuali possono contribuire alla vita della Chiesa con i loro doni". Che posso aggiungere?".
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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