Ivano Dionigi, Presidente della Pontificia accademia di latinità ed ex Rettore dell’Università di Bologna, ha scritto qualche anno fa una lettera in cui si rivolge agli studenti invitandoli a studiare il latino.La lettera, riporta Il Corriere della Sera, è stata ripresa dall‘USR Emilia Romagna e inviata agli studenti nei giorni scorsi.
Cronaca 9 Ago 2024
Di redazione
“Vorrei farti capire i vantaggi che questa lingua di offre – scrive il prof Dionigi – la dote che ti porta e l’eredità che ti lascia. Il latino ti insegna l’importanza della parola“.
“Noi oggi parliamo male e abbiamo bisogno di ecologia linguistica – prosegue il latinista -. Simili agli abitanti di Babele, rischiamo di non capirci più; vittime di una comunicazione frettolosa, malata e talvolta anche violenta, smarriamo il vero significato delle parole”.
“In un momento in cui sempre più marcata si fa l’attenzione sull’io a scapito del noi – prosegue Dionigi – gioverà la lezione di una lingua e cultura che metteva al centro l’uomo come cittadino (civis), che sapeva distinguere e coniugare la città architettonica dei muri e delle mura (urbs) con la città della convivenza civile e politica (civitas), che ha elaborato e trasmesso i codici sociali ed etici del bene pubblico (res publica).
E ancora: “Pensiamo anche a parole-chiave quali humanitas, pietas, religio, significati e valori che vanno al di là dei nostri «umanità», «pietà», «religione». Il latino ti insegna la dimensione del tempo. Lingua madre delle lingue neolatine dal Mar Nero all’Atlantico e per oltre venti secoli lingua europea della politica e dell’Impero ( Imperium ), della religione e della Chiesa (Ecclesia), della cultura e della scienza (Studium), il latino ci mette in relazione con la storia; e ci dice che la cultura, come la vita, è un patrimonio comune e perenne che varca l’oggi e appartiene non solo a noi ma anche ai trapassati e ai nascituri.
Poi l’esperto “sferra il colpo”, mettendo in risalto la dinamica del web: “Forse questa è l’eredità più preziosa, perché oggi tu — connesso con l’immensa Rete del mondo (www) — rischi di sperimentare solo la dimensione spaziale e di rimanere schiacciato dall’eterno presente: senza cognizione del tempo, l’unica dimensione che ci consente di conoscerci e di progettare. La lingua e cultura latina ci apre il tempio del tempo e ci fa entrare in quello che sant’Agostino chiamava il palazzo della memoria”.
Per tale motivo, Dionigi, rivolgendosi agli studenti, dice a proposito del latino: “incontrerai scrittori che parleranno a te e di te, perché interpretano le contraddittorie ragioni del cuore: entusiasmi e delusioni, vittorie e sconfitte, gioie e sofferenze. Che lo studio del latino ti appassioni e ti arricchisca; e che tu in questi cinque anni possa condividere con i tuoi amici e professori la bellezza stupenda e tremenda di quella cosa che chiamiamo vita”.
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