venerdì 16 agosto 2024

“C’è più vita nel latino che nel web”. La lettera del latinista indirizzata ai ragazzi




Ivano Dionigi, Presidente della Pontificia accademia di latinità ed ex Rettore dell’Università di Bologna, ha scritto qualche anno fa una lettera in cui si rivolge agli studenti invitandoli a studiare il latino.La lettera, riporta Il Corriere della Sera, è stata ripresa dall‘USR Emilia Romagna e inviata agli studenti nei giorni scorsi.



Cronaca 9 Ago 2024

Di redazione

“Vorrei farti capire i vantaggi che questa lingua di offre – scrive il prof Dionigi – la dote che ti porta e l’eredità che ti lascia. Il latino ti insegna l’importanza della parola“.

“Noi oggi parliamo male e abbiamo bisogno di ecologia linguistica – prosegue il latinista -. Simili agli abitanti di Babele, rischiamo di non capirci più; vittime di una comunicazione frettolosa, malata e talvolta anche violenta, smarriamo il vero significato delle parole”.

“In un momento in cui sempre più marcata si fa l’attenzione sull’io a scapito del noi – prosegue Dionigi – gioverà la lezione di una lingua e cultura che metteva al centro l’uomo come cittadino (civis), che sapeva distinguere e coniugare la città architettonica dei muri e delle mura (urbs) con la città della convivenza civile e politica (civitas), che ha elaborato e trasmesso i codici sociali ed etici del bene pubblico (res publica).

E ancora: “Pensiamo anche a parole-chiave quali humanitas, pietas, religio, significati e valori che vanno al di là dei nostri «umanità», «pietà», «religione». Il latino ti insegna la dimensione del tempo. Lingua madre delle lingue neolatine dal Mar Nero all’Atlantico e per oltre venti secoli lingua europea della politica e dell’Impero ( Imperium ), della religione e della Chiesa (Ecclesia), della cultura e della scienza (Studium), il latino ci mette in relazione con la storia; e ci dice che la cultura, come la vita, è un patrimonio comune e perenne che varca l’oggi e appartiene non solo a noi ma anche ai trapassati e ai nascituri.

Poi l’esperto “sferra il colpo”, mettendo in risalto la dinamica del web: “Forse questa è l’eredità più preziosa, perché oggi tu — connesso con l’immensa Rete del mondo (www) — rischi di sperimentare solo la dimensione spaziale e di rimanere schiacciato dall’eterno presente: senza cognizione del tempo, l’unica dimensione che ci consente di conoscerci e di progettare. La lingua e cultura latina ci apre il tempio del tempo e ci fa entrare in quello che sant’Agostino chiamava il palazzo della memoria”.

Per tale motivo, Dionigi, rivolgendosi agli studenti, dice a proposito del latino: “incontrerai scrittori che parleranno a te e di te, perché interpretano le contraddittorie ragioni del cuore: entusiasmi e delusioni, vittorie e sconfitte, gioie e sofferenze. Che lo studio del latino ti appassioni e ti arricchisca; e che tu in questi cinque anni possa condividere con i tuoi amici e professori la bellezza stupenda e tremenda di quella cosa che chiamiamo vita”.






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