15 Febbraio 2022 Pubblicato da Marco Tosatti
La Marcia per la Vita 2022 in Italia non avrà luogo. Il sito Facebook di Marcia per la Vita 2022 scrive:
SCRIVEVAMO DOPO LA MARCIA 2021
“Il Comitato Marcia Nazionale per la Vita ha deciso a maggioranza di sciogliersi in quanto “al suo interno si è sviluppata una differenza insanabile di pensiero e strategie relativamente all’attività da svolgere il che ha comportato il venir meno della necessaria unità di intenti fra i componenti che fino a quest’anno aveva informato l’attività dello stesso, col rischio fondato di danneggiarne irrimediabilmente l’operatività….”.
Oggi, un momento di riflessione ci sembra ancor più necessario.
Per quanto riguarda l’anno 2022 è stato dunque deciso di prendere una pausa. Se altri vorranno quest’anno manifestare pubblicamente per portare avanti gli irrinunciabili obiettivi dell’abrogazione totale della legge 194 e di tutte le leggi ingiuste attualmente presenti nel nostro ordinamento, per una difesa della vita senza compromessi dal concepimento alla morte naturale, seguiremo con attenzione la loro iniziativa.
Il sito e la pagina Facebook rimarranno attivi per tenervi aggiornati sulle iniziative in difesa della vita.
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Non è azzardato pensare che oltre alle divisioni di cui si parla nel comunicato, anche la spaccatura avvenuta nel mondo cattolico in tema di siero genico anti-covid abbia giocato un suo ruolo non indifferente. Non dimentichiamo che il problema etico della produzione del cosiddetto vaccino non è considerato superato da molti cattolici, e che la posizione pro-siringa, con tutto quello che ne consegue in termini di libertà personali, diritto alla difesa della propria integrità fisica e così via ha creato non solo sconcerto ma ampio dissenso nel mondo cattolico. E l’evidente scarsa per non dire nulla efficacia del siero difeso da certi ambienti cattolici non ha ancora provocato quel ripensamento che sarebbe auspicabile per ritrovare un’armonia di intenti. Sperare, credere e dare fiducia anche di fronte a fondate perplessità sono più che legittimi; perseverare contro l’evidenza e i fatti è triste. In particolare nel momento in cui un governo discrimina milioni di cittadini in maniera ingiusta e illegittima, contro ogni ragione. Con la complicità della Chiesa.
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