«Non lo dimenticherò mai». La neoconvertita Candace Owens entusiasta del pellegrinaggio di Chartres.
di Manuela Antonacci
di Manuela Antonacci
La partecipazione di Candace Owens, conduttrice televisiva statunitense, commentatrice politica e attivista conservatrice, al popolare e tradizionale pellegrinaggio cattolico da Parigi a Chartres e di cui si è detta entusiasta è seguita di poco la sua accoglienza nella Chiesa cattolica. «Recentemente ho deciso di tornare a casa – aveva dichiarato pubblicamente a proposito della sua conversione – Naturalmente c’è molto da dire su ciò che ha contribuito a questa decisione e ho intenzione di parlarne in futuro. Ma per ora sia lode a Dio per aver guidato il mio cuore in modo gentile ma implacabile verso la Verità».
Così Chartres ha rappresentato un po’ la ciliegina sulla torta, nel percorso del ritorno a Dio della giornalista. Parliamo di un’ esperienza di fede che, ogni anno a Pentecoste, raduna un numero di pellegrini costantemente in crescita, che percorrono 60 miglia a piedi, da Parigi fino alla magnifica e iconica Cattedrale di Notre Dame du Chartres, celebrando ogni giorno la Messa tradizionale in rito antico, cantando, pregando e avendo la possibilità di confessarsi con i sacerdoti che li accompagnano.
Secondo l’Associazione “Notre-Dame de Chrétienté” (“Nostra Signora della Cristianità”), che organizza il viaggio, il pellegrinaggio ha avuto origine nel XII secolo, interrotto occasionalmente soltanto dalle guerre. Quest’anno siamo giunti al 42° anno da quando la tradizione è stata ripresa stabilmente. Già nel 2019 aveva raccolto circa 10.000 persone che sono salite a 18.000 in questa edizione appena passata. Il senso di questo evento cattolico di così grande successo, l’ha spiegato Jean de Tauriers, presidente di Notre Dame de Chrétienté, al Detroit Catholic: «L’attuale pellegrinaggio è stato creato come parte di un desiderio di resistenza culturale e religiosa dopo che la Chiesa cattolica ha subito una trasformazione radicale in seguito al Concilio Vaticano II».
Così, ben 20.000 persone hanno affollato la cattedrale di Chartres, in occasione della Messa finale, lo scorso lunedì 20 maggio. «Vedere le guglie della cattedrale, i cittadini francesi di questa piccola città in fila sui loro prati, sventolando le loro bandiere, applaudendo per salutarci, tenendo in braccio i loro bambini e unendosi alla preghiera in latino è qualcosa che non dimenticherò mai», ha scritto Owens su X martedì mattina. Un numero considerevole di pellegrini, tuttavia, non frequenterebbe regolarmente la Messa in rito antico. Come ha spiegato de Tauriers: «I nostri pellegrini includono anche un numero crescente di persone non praticanti o di coloro che ritornano alla fede», ha detto al Detroit Catholic: «Vengono, grazie agli amici, perché hanno delle domande. Vogliono vedere un prete, parlare».
Anche Owens non era un’ habitué della Messa, tanto più di quella in latino, non essendo nemmeno cattolica, ma lo è diventata seguendo le orme di suo marito, George Farmer, anch’egli convertito cattolico. Una storia d’amore proceduta di pari passo con la scoperta della verità della fede cristiana cattolica, sfociata in un progetto di vita familiare quasi immediato: il loro è stato un fidanzamento lampo, durato 17 giorni che ha portato immediatamente al matrimonio. E il corteggiamento? Come ha riferito la stessa Owens a LifeSiteNews, un periodo in cui si è discusso di cattolicesimo durante tutto il tempo.
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