venerdì 9 maggio 2014

Rodriguez Carballo ha 'vuotato il sacco': «La Fedeltà al Concilio non è negoziabile»


Ormai sono venuti completamente allo scoperto: siamo nel più spinto conciliarismo, se mettere in discussione i punti controversi del Vaticano II, significa dare una formazione non solo pre, ma anti-conciliare e questo significherebbe non soltanto «essere fuori dalla storia», ma addirittura «negare la presenza dello Spirito Santo nella Chiesa». Questo è molto grave. Innanzitutto perché è un asserto apodittico senza motivazioni e dalle conseguenze devastanti che stiamo vedendo e, poi, perché si etichetta sommariamente come anti-conciliare anche ogni critica costruttiva, escludendo ogni dibattito.

Ma la Chiesa può - anzi deve - escludere il dibattito solo quando si pronuncia in forma dogmatica. Non può farlo dopo aver cancellato i dogmi e trasformato in nuovo super-dogma insindacabile un concilio definito 'pastorale'. Le ragioni sono fin troppo note e non smetteremo di affermarle.

È come se fosse stato aggiunto un nuovo articolo al Credo!
Cambiato il Papa sono cambiati anche «i principi non negoziabili»...

Rircordo quanto affermava il card. Ratzinger ai Vescovi del Cile nel 1988: «...Il Concilio Vaticano II non è stato trattato come una parte dell'intera tradizione vivente della Chiesa, ma come una fine della Tradizione, un nuovo inizio da zero. La verità è che questo particolare concilio non ha affatto definito alcun dogma e deliberatamente ha scelto di rimanere su un livello modesto, come concilio soltanto pastorale; ma molti lo trattano come se si fosse trasformato in una specie di superdogma che toglie l'importanza di tutto il resto».



(Barcellona/Roma) La Congregazione dei Religiosi è preda di una cattiva nozione di tradizione? Questa domanda è rimasta in sospeso dallo scorso fine settimana. Il francescano José Rodriguez Carballo, da un anno segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, ha partecipato ad una Conferenza dei Religiosi della Catalogna. Nell'allocuzione tenuta sabato scorso, senza menzionare l'Ordine direttamente, ha dato un primo accenno ufficiale in ordine al motivo per cui i Francescani dell'Immacolata sono stati riprovati dalla sua Congregazione. La ragione riguarda molto il giovane Ordine religioso, ed è di natura fondamentale.

Nel suo discorso, l'arcivescovo Rodriguez Carballo ha detto che la fedeltà al Concilio Vaticano II costituisce un punto centrale per la vita religiosa. Letteralmente, il numero due della congregazione religiosa, ha detto. «Per i religiosi il Concilio è un punto non negoziabile». Chiunque vede nelle «riforme» del Vaticano II, tutti i mali che affliggono la vita religiosa, «nega la presenza dello Spirito Santo nella Chiesa».

La Congregazione è «molto preoccupata»: Formazione non solo «pre-conciliare», ma «anti-conciliare».


L'Arcivescovo curiale ha sottolineato che la Congregazione dei Religiosi è «particolarmente preoccupata» sul tema: «Vediamo le differenze reali». Soprattutto perché «molti Istituti» danno ai loro affiliati una formazione «non solo pre-conciliare, ma anche anti-conciliare», dice Rodriguez Carballo. «Ciò non è consentito, vorrebbe dire stare al di fuori della storia. Si tratta di qualcosa di molto preoccupante per noi nella Congregazione». Una «preoccupazione», ovviamente condivisa dal prefetto della Congregazione dei Religiosi, Cardinale João Braz de Aviz. Anche da Papa Francesco? Ci sono alcuni indizi.

La conferenza è stata organizzata dalla Unión de Religiosos de Cataluña  (URC). Sabato scorso è stato aperto a tutti i religiosi in Catalogna. Il presidente e superiore provinciale dei Clarettiani della Catalogna, Maxim Muñoz, ha descritto la nomina di Rodriguez Carballo come segretario della Congregazione dei Religiosi come un «riconoscimento speciale da parte di Papa Francesco».

Papa Francesco aveva nominato il francescano spagnolo Rodriguez Carballo il 6 aprile 2013, appena tre settimane dopo la sua elezione.

Testo: Giuseppe Nardi




[Fonte: Eponymous Flower - Traduzione Chiesa e post-concilio]



Chiesa e post-concilio


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