martedì 13 maggio 2014

FATIMA: il “miracolo del sole” raccontato dai testimoni – di Mons. Angelo Comastri






“Io sono la Madonna del Rosario. Continuate a recitarlo tutti i giorni…È necessario che i peccatori si convertano, che chiedano perdono dei loro peccati”. – Questo è il primo messaggio della Vergine ai tre pastorelli.


La Madonna, per il 13 Ottobre, aveva promesso ai veggenti di Fatima un grande miracolo, affinché tutti credessero: man mano che si avvicinava il giorno fatidico, l’attesa diventava sempre più impaziente e mobilitava folle mai viste precedentemente.

Riferisce il giornale portoghese ‘O Dia’ in un reportage del 19 Ottobre 1917, che oggi sappiamo essere stato citato da Dona Madalena de Martel Patricio: “Si erano spopolati paesi, villaggi e città vicine. Fin dalla vigilia sulle strade gruppi di pellegrini si avviavano a Fatima…”.
E il giornale ‘O Seculo’, per la penna di Averlino de Almeida, dà questa descrizione: “Sulla strada s’incontrano i primi gruppi di pellegrini che vanno verso il luogo santo, distante ben più di venti chilometri. Uomini e donne sono quasi tutti scalzi.
Al sorger dell’alba, nuovi gruppi si avviano intrepidi e attraversano l’abitato, il cui silenzio viene rotto dall’armonia dei loro canti. Il sole nasce, ma la volta del cielo minaccia la pioggia. Le nubi nere si ammucchiano proprio verso Fatima, ma nulla può arrestare coloro che, da tutte le strade e con tutti i mezzi di locomozione, confluiscono al paese.
A mezzogiorno del 13 Ottobre 1917 la vallata era un mare di gente: era piovuto durante tutta la notte e continuava a piovere, ma l’attesa era grande…, anche se qualcuno era venuto per deridere e assistere allo spettacolo del grande fiasco”.
Baraldi, Il ‘miracolo del sole’ a Fatima, 13 ottobre 1917.

Il momento fissato era il mezzogiorno solare. La pioggia cessò e alcuni istanti dopo i tre bambini vedono il lampo e Lucia grida: “Silenzio! Silenzio! Viene la Madonna, viene la Madonna!”.
E la Madonna, per l’ultima volta, viene a posare i suoi piedi verginali sopra l’elce dei giorni precedenti.
Lucia entra in comunicazione diretta con lei e non sente la mamma che le dice: “Guarda bene, figlia; guarda di non ingannarti!”.

Una nube argentea avvolge il candido gruppo come una tenue voluta di incenso.
Lucia si rivolge con la semplicità di sempre alla Vergine che le appare: “Che volete da me?” “Voglio dirti che si costruisca qui una Cappella in mio onore. Io sono la Madonna del Rosario. Continuate a recitare il Rosario tutti i giorni. La guerra sta per finire e i soldati torneranno presto alle proprie case”“Ho molte grazie da chiederVi. Le esaudirete?”, esclama Lucia. – “Alcune sì, altre no”, risponde la Vergine. E aggiunge: “È necessario che i peccatori si convertano, che chiedano perdono dei loro peccati”.
E, assumendo un’aria di tristezza, continua: “Non offendano più Gesù che è già troppo offeso”. – “Non volete più niente da me?”, domanda infine Lucia. – “Non voglio altro”, risponde la bianca Signora. – “Io pure non Vi chiedo più nulla”, conclude Lucia.
E la Madonna del Rosario si accomiata, per l’ultima volta, dai suoi tre confidenti.

La visione è più splendente del sole! Mentre i fanciulli contemplavano estatici, ha inizio il miracolo annunziato: stupendo come nessuno avrebbe osato sperare.
E furono testimoni del “miracolo del sole” circa sessantamila persone.
Il “miracolo del sole” raccontato da testimoni
Una visione grandiosa e tremenda conferma il fatto dell’apparizione della Vergine ai tre pastorelli e la serietà del messaggio loro affidato.
Riprendendo il discorso del numero precedente sul “miracolo del sole” a Fatima, il 13 Ottobre 1917, ascoltiamo la narrazione di alcuni testimoni oculari.

“Noi guardavamo senza difficoltà il sole – ci racconta il padre di Giacinta – e non accecava. Pareva che si spegnesse e si accendesse un po’ in un modo, un po’ in un altro. Gettava raggi di luce da un lato e dall’altro e colorava ogni cosa di differenti colori: gli alberi e il popolo, la terra e l’aria. Ma la cosa più stupefacente è che il sole non faceva male alla vista.
Tutto era quieto e tranquillo. Tutti tenevano gli occhi rivolti verso il cielo, quando ad un certo punto il sole si fermò e poi cominciò a danzare e a saltare: si fermò un’altra volta e un’altra volta cominciò a danzare, fino al punto che sembrò staccarsi dal cielo e venire sopra di noi. Fu un momento terribile!…”.

Maria da Capelinha ha dichiarato: “Il sole assumeva diversi colori: giallo, azzurro, bianco; e tremava, tremava tanto che pareva una ruota di fuoco che venisse a cadere sul popolo! Tutti gridavano: ‘Ahi, Gesù, qui moriamo tutti! Gesù, qui moriamo tutti!’.

Altri urlavano: ‘O Madonna, aiuto!’ – e recitavano l’atto di contrizione. Ci fu persino una signora che fece la confessione generale, e ad alta voce diceva: ‘Io ho fatto questo e quest’altro peccato…’.
Infine, il sole si fermò e tutti diedero un gran sospiro di sollievo. Erano ancora vivi ed era quello il miracolo che i tre fanciulli avevano annunziato: sessantamila persone là radunate, credenti e non credenti, testimoniavano il fatto singolare”.

L’incredulo che se la rideva

Interessantissima è pure la descrizione rilasciata da P. Ignazio Lourenco: “Avevo allora appena nove anni e frequentavo la Scuola elementare del mio paese, che dista da Fatima 18 o 19 kilometri. Si era verso mezzogiorno, quando fummo sorpresi dalle grida ed esclamazioni di uomini e donne che passavano per la strada, davanti alla Scuola. La maestra fu la prima a correre sulla strada, senza poter impedire che noi ragazzi le corressimo dietro. Nella strada il popolo piangeva e gridava, indicando il sole: era il miracolo, il grande miracolo che si vedeva distintamente dall’alto del monte, ove è posto il mio paese. Mi sento incapace di descriverlo come anch’io lo vidi e sentii allora […].

Vicino a me stava un incredulo che aveva passato la mattinata a ridersi dei creduloni che facevano tutto quel viaggio a Fatima ‘per vedere una ragazza’. Lo guardai: era come paralizzato, assorto, spaventato, con gli occhi fissi al sole. Poi lo vidi tremare da capo a piedi e, levando le mani al cielo, cadere in ginocchio nel fango, gridando: ‘Nostra Signora! Nostra Signora!’ […].
Passati dieci minuti di fenomeni straordinari e terribili, il sole tornò al suo posto, nello stesso modo con cui era disceso, pallido e quasi senza splendore… Quando la gente si persuase che il pericolo era scampato, fu un’esplosione di gioia. Tutti proruppero in un coro di ringraziamento: ‘Miracolo, miracolo! Sia benedetta la Madonna!’ “.

Terminato il fenomeno solare, avvenne un fatto naturalmente inspiegabile: tutta quella gente, inzuppata d’acqua com’era, si ritrovò completamente asciutta.
La Vergine Santa aveva moltiplicato i suoi prodigi per confermare la verità delle affermazioni dei piccoli veggenti e, in definitiva, la verità del Vangelo di Gesù. Perché la preoccupazione di Maria è una sola: farci capire che quel che ha detto Gesù è tutto vero, anzi: è la Verità!

Mons. Angelo Comastri
Tratto dalla rivista “Madre di Dio”, ed.San Paolo (novembre 2003)

Fonte: Maria di Nazareth






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