martedì 28 giugno 2016

Elogi ai sacri riti solenni ed antichi






Redazione di blog.messainlatino.it
28/06/2016

Mal di pancia liturgici durante le dirette TV da Etchmiadzin (Armenia)


"Celebrano all'antica! Anche i cattolici facevano così, poi venne il Concilio! "...

Alcuni attenti lettori di MiL ci hanno segnalato che durante le dirette TV della Divina Liturgia celebrata domenica 26 giugno dal Catolicos Karekin II Patriarca supremo di tutti gli Armeni alla presenza di Papa Francesco nella Cattedrale Madre di Etchmiadzin, diversi sono stati i meritati elogi nei confronti del sacro rito.
Per non parlare dei paramenti del Clero armeno che sono stati entusiasticamente esaltati per la loro ricchezza, per contraddirsi solo due attimi dopo quando è stata inneggiata la simplicitas del vestiario del Papa...che indossava però una bella stola ricamata con gli stemmi di Benedetto XVI ...

Non è la prima volta che in occasione delle celebrazioni della Divina Liturgia Cardinali, Prelati o giornalisti TV hanno giustamente elogiato quegli antichi e solenni riti.
Uno rimase famoso.
Dicitur che in occasione di una visita ufficiale ad Atene un Prelato (ora Cardinale di Curia) assistette alla Divina Liturgia nella Cattedrale Ortodossa al termine della quale volle esprimere personalmente all'Arcivescovo la sua compiaciuta ammirazione per quel sacro rito.
La risposta dell'Arcivescovo greco, schietta come lo stile degli ellenici, fu una doccia fredda per il Prelato cattolico "Perchè allora voi cattolici avete distrutto completamente la vostra antica Liturgia?". La frase citata rimbalzò poi nei corridoi delle Sacre Congregazioni... fino alla pubblicazione del Motu Proprio Summorum Pontificum che ricevete subito gli apprezzamenti, come ben sappiamo, proprio dai nostri fratelli Ortodossi.

In casa cattolica sono giustamente elevate giuste e sacrosanti attestazioni di ammirazione per la Divina Liturgia orientale ma gli stessi se ne guardano dal lodare la "ritrovata" liturgia "classica" del rito romano!
L'ammirazione liturgica della leadership cattolica, che dice di apprezzare la Divina Liturgia orientale, si arresta inesorabilmente davanti al muro ideologico che circonda la "riforma liturgica" post-conciliare : i puri di cuore lo scavalcano mentre gli ignavi vi rimangono appresso.

Un esempio: la Comunità dei Padri Rogazionisti di Assisi ha dedicato un'intera pagina nel loro sito alla "bellissima" Divina Liturgia del Catolicos Karekin II alla presenza del Sommo Pontefice Francesco. (cliccare QUI )
Chissà però se quei bravi religiosi hanno mai assistito ad una Messa Solenne o a un Pontificale in ritus antiquior cattolico: glielo consigliamo fraternamente anche perchè oltre alla bellezza di un rito che fonda le radici nell'epoca apostolica essi vi potrebbero scorgere anche un intenso aspetto vocazionale.
Senza disporre difatti di alcun tipo di rèclame diocesana o parrocchiale diversi giovani trovano il loro compimento spirituale delle celebrazioni nel ritus antiquior: ministranti, cantori, organisti, apparatori.

In questo tempo di magra per la spiritualità e per la vera "partecipazione" alla vita ecclesiale esistono ancora dei volontari liturgici (che non sono dei marziani extra-terresti) che si sacrificano nel più totale nascondimento perché vogliono piacere solo a Dio.

Soltanto liberando la mente dal veleno "ideologico post-sessantottino" si potrebbero notare le tante affinità fra il "ritus antiquior" Romano e la Divina Liturgia orientale.
Sono le immagini delle dirette TV da Etchmiadzin a mostrarcele : la posizione dell'Altare "ad Crucem" o "ad orientem", il Calice coperto, la doppia confessione con l'invocazione alla Madonna, agli Angeli e ai Santi, il lavabo, le posizioni posturali del celebrante, l'entrata pontificale sotto il baldacchino ecc. ecc.
"Nemo propheta acceptus est in patria sua" ci dice il Santo Vangelo.
Ci rallegriamo dunque per le espressioni di compiacimento che i nostri fratelli Ortodossi indirizzano sempre più spesso alla nostra "liturgia ritrovata" poi, ne siamo sicuri, "col tempo e con la paglia matureranno anche le nespole"...

AC
Ad laudem Dei


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Il Santo Padre Francesco e il Catolicos Karekin II incedono processionalmente sotto il baldacchino liturgico e vengono incensati ripetutamente da due sacri ministri.




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L'Altare (rigorosamente ad orientem) e il Calice coperto


















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