Di Andrea Zambrano, 21 GIU 2024
A scorrere il programma delle Settimane sociali della Cei che si svolgeranno a partire dal 3 luglio a Trieste, viene da chiedersi se non si tratti piuttosto di una Festa dell’Unità in versione ecclesiale. Tali e tanti, infatti, sono i relatori e i moderatori dei diversi panel che sono o espressione diretta del Partito Democratico o comunque di “area” che non si può fare a meno di pensare che qualcuno nella Cei abbia dato un po’ troppo spazio ad un solo partito, quello retto da Elly Schlein.
E chi non è riconducibile ai Dem, porta avanti tematiche come il gender care al principale partito di opposizione, che sembra essere sdoganato in quello che rappresenta uno dei principali appuntamenti per la promozione della dottrina sociale della Chiesa secondo l’attuale visione dei vescovi italiani.
La cinquantesima edizione delle Settimane dei cattolici in Italia si terrà a Trieste dal 3 al 7 luglio dopo le precedenti edizioni di Cagliari e Taranto. Il titolo che è stato dato all’incontro, che vedrà l’inaugurazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la chiusura di Papa Francesco con la Messa in Piazza Unità d’Italia, sarà “Al cuore della Democrazia”.
Ma gli organizzatori, con l’evidente aiuto della Diocesi di Trieste retta dal vescovo Enrico Trevisi, devono essersi spinti un po’ troppo nel considerare il cuore, che come noto è a sinistra.
Infatti, leggendo il programma per i delegati, ci si può imbattere in figure intellettuali o politiche non propriamente di parte. O comunque, di una sola parte. Quella appunto che sta a Sinistra.
Sotto la lente finiscono soprattutto le “Piazze della democrazia” che si terranno giovedì 4 luglio in diversi punti della città a partire dalle 17.30. Le tematiche scelte sono Scuola, Sport, Conversione ecologica, Salute e Famiglie.
Vediamo nel dettaglio. Non prima di considerare quello che accadrà al mattino durante l’assemblea plenaria dove uno dei due relatori invitati a parlare di “Amare la democrazia nelle sfide del presente” è il docente dell’Università di Trento Michele Nicoletti, che del Partito Democratico è stato deputato dal 2013 al 2018 percorrendo anche un discreto cursus che lo ha visto anche diventare segretario provinciale Dem nella sua Trento e nel 2015 lo ha visto eletto capogruppo del Partito Socialista Europeo all’interno dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. Nessun dubbio che ami la democrazia, ma sicuramente ha amato anche molto il partito nel quale ha esercitato il suo mandato, un partito come noto che è sempre più in disaccordo con istanze e valori della dottrina sociale della Chiesa, ma evidentemente questo non deve essere un problema.
Attivista di spicco del Partito Democratico di Trieste è invece la moderatrice del panel sulla famiglia che vedrà ospiti Mariolina Ceriotti Migliarese, Adriano Bordignon del Forumfamiglie, Renata Longo e Francesco Pavanello. Lei è Fabiana Martini che è stata Vicesindaco Pd a Trieste dal 2011 al 2016 ed è molto vicina a Francesco Russo, il vero e proprio ras dei Dem di Trieste, oggi vicepresidente del Consiglio Regionale friulano e molto attivo nell’organizzazione delle Settimane sociali tanto da coordinare la due giorni preparatoria che si è svolta in maggio in vista dell’evento di luglio.
Tornando a Martini, nel suo curriculum figura la direzione del settimanale diocesano Vita nuova fino al 2010, anno in cui ha spiccato il volo per la sua esperienza politica per la quale si segnalano alcune “pregevoli” iniziative: dalla difesa a spada tratta del discusso “Gioco del rispetto” (omofobia, discriminazione di genere, sessismo: insomma, il solito catalogo della Sinistra dei diritti) alla promozione delle Dat in Comune a Trieste fino a pretendere, senza ottenerlo, il patrocinio del Comune (targato allora centrodestra) al Gay pride del 2019.
È considerato un esponente d’area Pd, anche se non risultano sue attività partitiche pubbliche, Luca Grion, che interverrà nel panel sullo Sport per parlare di “Palestre di inclusione”: professore associato di Filosofia morale presso l’Università di Udine e presidente dell’Istituto Maritain di Trieste, fondato, guarda caso proprio da Russo.
Così come Simone Morandini, vicepresidente dell’Istituto di Studi Ecumenici San Bernardino di Venezia che modererà il panel sulla conversione ecologica. Ha scritto diversi libri, uno dei quali presentato nientemeno che alla festa Pd di Modena.
Il panel sulla conversione ecologica, però, offre spunti interessanti anche tra i relatori. Gabriella Chiellino, laureata in Scienze Ambientali a Cà Foscari a Venezia, nel 2020 ritirò la sua candidatura a sindaco di Venezia con il Pd e il Centrosinistra. Non deve essersi spostata troppo, però, come posizionamento, se poco più tardi e giusto fino a due settimane fa era candidata con gli “Stati Uniti d’Europa”, l’ambiguo e fortunatamente disastroso tandem elettorale targato Matteo Renzi e Emma Bonino.
Ma le Settimane sociali non sarebbero veramente democratiche se non ci fossero anche esponenti di altri partiti. Infatti insieme a Chiellino ci sarà Giovanni Mori, ingegnere energetico e già portavoce di Fridays for Future Italia. Segni particolari? È stato candidato alle Europee per la scuderia Fratoianni & Bonelli di Alleanza Verdi Sinistra, il partito di Ilaria Salis per intenderci e tra i candidati delle ultime Europee uno dei più sostenuti dalle lobby Lgbt nella loro guida al voto.
Non risulta una sua partecipazione attiva nel Pd, ma Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità nominato in quota 5 Stelle, al Pd deve molto, dato che lo ha sostenuto nonostante le critiche quando durante la pandemia era braccio destro del ministro della Salute Roberto Speranza, oggi deputato Pd. Parlerà ovviamente di Salute difendendo, immaginiamo, lo sciagurato modello Italia fatto di Tachipirina e vigile attesa, di ospedali pieni, lockdown e campagna vaccinale di massa all’insegna del “non ti vaccini, ti ammali, muori” di draghiana memoria. Musica per le orecchie dell’area Pd e Sinistra.
Tra i relatori, risulta quanto meno critica la presenza di Alberto Pellai nel panel della scuola. Editorialista di Avvenire e Famiglia Cristiana, sedeva nella Commissione per la famiglia costituita dall’allora Ministro piddino per la Famiglia Elena Bonetti, oggi Italia Viva. È autore del “Progetto Porcospini” che insegna ai bambini delle elementari la sessualità libera dai condizionamenti e dagli stereotipi di genere. Tutto come da copione, del resto.
Con ospiti di questo tipo le Settimane sociali si avviano a diventare un megafono di una parte politica ben precisa, non proprio alla ricerca di una via originale affidata alla Chiesa Cattolica per una nuova politica. Solo una domanda, sia concessa: visto che di Festa dell’Unità trattasi, almeno gnocco fritto e salamelle alla brace sono previste?
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