martedì 17 ottobre 2023

Cardinale Zen: «Al Sinodo non verità di fede, ma psicologia»



Il 91enne porporato cinese ha pubblicato una lettera ai padri sinodali e un'analisi delle risposte del Papa ai Dubia (che ha firmato insieme agli altri 4 cardinali). Alla Bussola fa il punto sul clima sinodale, dove il "discernimento" sembra dettato piuttosto dalle emozioni.


L'INTERVISTA

ECCLESIA 


Nico Spuntoni,17-10-2023

Il cardinale Joseph Zen Ze-kiun, 91 anni, non ha bisogno di presentazioni. Di recente è stato tra i firmatari – insieme agli altri membri del sacro collegio Walter Brandmüller, Raymond Burke, Juan Sandoval Íñiguez, Robert Sarah – dei cinque Dubia al Papa su concetto di reinterpretazione della Divina Rivelazione, benedizione delle coppie omosessuali, struttura del Sinodo, ordinazione femminile e pentimento per l'assoluzione. In una recente analisi pubblicata sul suo sito personale, il vescovo emerito di Hong Kong ha messo in dubbio – evocando un'analoga citazione del cardinale Víctor Manuel Fernández – che la risposta ai loro quesiti sia stata effettivamente scritta da Francesco, ritenendola parte di quello che ha definito «l'arsenale che gli organizzatori del Sinodo, (...) avevano già preparato per rispondere ai disturbatori della loro agenda». Mentre ci si avvia alle ultime due settimane della prima sessione, La Nuova Bussola Quotidiana ha fatto il punto dei lavori sinodali con il cardinal Zen ed ha raccolto il suo punto di vista sul loro andamento fino ad oggi.

Eminenza, Lei ha scritto una lettera per "mettere in guardia" i partecipanti al Sinodo. Ha avuto riscontri da qualcuno?

Mi dispiace dover rispondere negativamente a questa domanda. Non mi meraviglio, c’è lo stretto dovere del silenzio. Chi osa rischiare la pena di aver violato un “segreto pontificio"?

Come giudica la decisione di imporre il silenzio sulla composizione dei gruppi di lavoro e sui loro dibattiti?

Gli operatori di tenebre hanno paura della luce.

Tra i pochi contenuti filtrati, sappiamo ad esempio che il cardinal Jean-Claude Hollerich, relatore generale al Sinodo sulla sinodalità, ci ha tenuto a ribadire che «il Battesimo delle donne non è inferiore a quello degli uomini» chiedendo come si possa assicurare alle donne di sentirsi «parte integrante di questa Chiesa missionaria». Crede che le donne che hanno fatto e fanno parte integrante della Chiesa in questi millenni abbiano percepito questa inferiorità?
Dovrebbero andare a domandarlo a Santa Caterina di Siena, a Santa Teresa d’Avila, all’ebrea Edith Stein, convertita al cattolicesimo, diventata carmelitana e martirizzata dai nazisti. Domandino a tutte le mamme che hanno offerto i loro figli e le figlie al Signore ed alla Chiesa.
Durante i miei anni in Italia ho imparato un bell’inno alle mamme (Sua Eminenza ricorda il brano integralmente, ndr):

“Son tutte belle le mamme del mondo
quando un bimbo si stringono al cuor
sono immagine della Madonna
sono immagine della bontà…
e gli anni passano
i bimbi crescono, le mamme imbiancano,
ma non sfiorirà, la loro beltà.”

Non ho sentito un simile canto in onore dei papà. Sono le mamme che hanno il “potere” di plasmare sulle loro ginocchia le grandi personalità.

Nella discussione iniziata al Sinodo sulla questione LGBT, sembra che i ragionamenti dei padri sinodali contrari ad una revisione dell'insegnamento della Chiesa sull'omosessualità siano stati contestati da altri partecipanti con testimonianze personali riferite accolte con degli applausi. Come giudica quest'approccio emozionale in un Sinodo?


Lei evidentemente conosce cose del Sinodo che io non so. Ma quello che dice non mi meraviglia. Questo non è un Sinodo dei vescovi, ma dei sostenitori, o almeno dei sostenitori dei sostenitori, degli omosessuali “cacciati via” dalla Chiesa.
Non è un Sinodo di discernimento della verità, ma solo uno “sharing” di emozioni. Non si tratta della verità di fede, c’è solo psicologia.

Lei è stato uno dei firmatari degli ultimi Dubia. Non teme che le risposte del Papa alla vostra lettera del 10 luglio possano condizionare il dibattito e le decisioni dei padri sinodali sui temi dell’Instrumentum Laboris?
Lo Spirito Santo saprà aiutare a leggere quelle risposte, se siano secondo i dettami della fede. Ho offerto la mia modesta analisi di quelle risposte che potete trovare sul mio blog.
Anche il fatto che il Papa non abbia risposto ai Dubia riformulati dice moltissimo.

Nell’Instrumentum Laboris si parla anche della situazione dei divorziati risposati. Ha letto la risposta del Dicastero per la dottrina della fede ai Dubia del cardinal Duka? Cosa ne pensa?
Dovrei scrivere mezzo libro su questo! Perdoni questo vecchio ammalato se non sono in grado di farlo in questo momento. Il Signore benedica lei e la Bussola.







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