Quando si parla di valori occidentali si dimentica il valore più alto, il rispetto di ciò che è sacro. L’uomo occidentale, sulla scorta di un’idea di nazione in breve assurta a vero e proprio idolo, ha dimenticato la natura più intima di ciò che chiamiamo sacro. Il sacro è lo spazio invalicabile, il limite, lo spartiacque che paradossalmente difende e rende umano il profano.
Il corpo è sacro, la terra è sacra, il sesso è sacro, l’identità maschile e femminile sono sacre, il padre è sacro, la madre è sacra, la religione e la fede sono sacre. Quando in nome di un assoluto, la libertà di tutto potere, si valicano i limiti, allora il sacro è profanato e per conseguenza la natura di tutti i rapporti subisce violenza.
Oggi, in nome della libertà di espressione si violentano le identità, si deridono le fedi, ma si tace delle reali tragedie che il dio denaro, ben supportato dal pensiero radicale imperante produce ovunque nel mondo. Quando ci prendiamo gioco della vita, della morte, quando tutto, proprio tutto diventa oggetto di riso, il limite è valicato, la tracotanza ha gettato la maschera.
E curioso, anche se ovvio, è il fatto che questo stato di cose coincide con il rinnegamento delle radici cristiane da parte di un manipolo di tecnocrati europei, capeggiati dai francesi. L’uomo laicista ha preteso di fondare la libertà su concetti di ordine temporale e per far questo, ha deciso e imposto una serie di “idee lecite”.
Tutto ciò che non corrisponde al disegno “troppo umano” dei padroni della morale laica, per ciò stesso è stato emarginato. Scriveva padre de Lubac, nel suo, il “dramma dell’umanesimo ateo”: “Non è poi vero, come pare si voglia dire qualche volta, che l’uomo sia incapace di organizzare la terra senza Dio. Ma ciò che è vero è che, senza Dio, egli non può, alla fin dei conti che organizzarla contro l’uomo.” Se ascoltiamo”l’urlo della folla” parigina, composta curiosamente sempre da raffinati e “tolleranti” intellettuali, quasi il popolo non esistesse, non avvertiamo che una parola ripetuta ossessivamente, libertà. Ma si tratta di un’idea di libertà circoscritta dalle sole regole della legalità, un’ idea di libertà sempre più priva di confini, se non quelli stabiliti dal potere statuale. Compreso quello di abolire la libertà per decreto, perchè il “nemico è alle porte”.
Bizzarra idea di libertà, che per secoli ha colonizzato e bombardato, per “incivilire i poveri popoli arabi”, idea di libertà che ha promosso una civiltà multiculturale che ora non è in grado di governare. Idea di integrazione forzata promossa con l’intento di dare un colpo di grazia agli elementi residuali della civiltà cristiana. Idea di libertà che ha vietato i simboli religiosi. Laicismo innamorato di un nuovo totalitarismo incarnato dall’unica realtà sacra riconosciuta come legittima, lo stato. Terribile esperimento che ha prodotto il mostro, un mondo senza centro, un mondo nel quale giovani di tutte le fedi e uomini innamorati della verità fanno fatica a vivere.
Libertà e persona 13 gennaio 2015
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