martedì 27 gennaio 2015

"Come quindi appartiene al sacerdote consacrare il Corpo di Cristo, così appartiene a lui di distribuirlo" ( San Tommaso d'Aquino)








SAN TOMMASO D'AQUINO

[Summa Theologiae, Parte III, Quaestio 82, articolo 3]



La distribuzione del Corpo del Signore compete al sacerdote per tre motivi.

Primo, poiché come si è detto egli consacra in persona di Cristo. Ora, come Cristo consacrò da sé il proprio Corpo, così da sé lo distribuì agli altri.

Secondo, poiché il sacerdote è costituito intermediario tra Dio e il popolo. Come quindi spetta a lui offrire a Dio i doni del popolo, così spetta a lui di dare al popolo i doni santi di Dio.

Terzo, poiché per rispetto verso questo sacramento esso non viene toccato da cosa alcuna che non sia consacrata: per cui sono consacrati il corporale, il calice, e anche le mani del sacerdote, per poter toccare questo sacramento.

A nessun altro quindi è permesso di toccarlo, all’infuori di un caso di necessità: per esempio se stesse per cadere a terra o altri simili.











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