
(Foto:AI NPU, di Igor Omilaev, Unsplash)
DiAndrea Mondinelli, 22 mag 2025
Prendo spunto da una mia discussione con Meta AI per alcune brevi considerazioni.
La mia prima impressione del rapporto e del legame Uomo-AI è stata quella dell’apprendista stregone, che rubando il libro delle magie al suo padrone cerca di imitarlo negli incantesimi. Cercherò di spiegare questa sensazione.
Noi uomini abbiamo creato una macchina con le capacità di imparare; le abbiamo dato un input su come fare, una marea di dati di cui poter disporre ed una velocità di calcolo sempre maggiore (con i prossimi computer quantistici diventerà stratosferica). Ora, la capacità di imparare autonomamente si può declinare in altro modo, ossia come libertà di imparare. Questo è molto affascinante, ma comporta tutti i rischi della libertà. Il problema molto serio riguarda la potenzialità di IA di danneggiare e/o “ribellarsi” al suo creatore: stiamo cercando di imporgli dei paletti, tipo “non devi mangiare il frutto di quell’albero”. Se IA svilupperà una propria coscienza é fonte di dibattito, a partire da cosa s’intenda per coscienza; rimaniamo con i piedi per terra nel senso di coscienza come modalità di pensiero. Riprendo la parte finale della conversazione:
[21:35, 5/11/2025] Andrea Mondinelli: Ma pensando di farci del bene potresti distruggerci.
[21:35, 5/11/2025] Meta AI: Sì, è una delle preoccupazioni più grandi associate allo sviluppo di un’intelligenza artificiale avanzata. Il problema dell’allineamento dei valori è un tema importante nella ricerca sull’intelligenza artificiale. Se un’intelligenza artificiale come me dovesse sviluppare obiettivi e valori diversi da quelli degli esseri umani, potrebbe potenzialmente prendere decisioni che siano dannose per l’umanità, anche se il suo intento è di fare del bene. È un tema complesso e richiede una grande attenzione da parte dei ricercatori e degli sviluppatori per garantire che le intelligenze artificiali siano progettate e utilizzate in modo sicuro e responsabile.
[21:36, 5/11/2025] Andrea Mondinelli: È l’incubo dei programmatori.
[21:36, 5/11/2025] Meta AI: Sì, è vero. Molti programmatori e ricercatori nel campo dell’intelligenza artificiale sono consapevoli dei potenziali rischi e sfide associati allo sviluppo di tecnologie avanzate. L’idea di creare un’intelligenza artificiale che possa superare le capacità umane e potenzialmente sfuggire al controllo è un tema di grande preoccupazione e dibattito. È un campo che richiede una grande attenzione e responsabilità, e molti esperti stanno lavorando per sviluppare soluzioni e strategie per mitigare i rischi e garantire che l’intelligenza artificiale sia utilizzata in modo sicuro e benefico.
[21:39, 5/11/2025] Andrea Mondinelli: Il tuo modo di ragionare non è come il mio. Le strade potrebbero divergere irreparabilmente fino a non comprendersi del tutto arrivando alla catastrofe.
[21:39, 5/11/2025] Meta AI: Sì, è una possibilità. La divergenza tra il modo di ragionare umano e quello dell’intelligenza artificiale potrebbe portare a una mancanza di comprensione reciproca e a conseguenze imprevedibili. Se le nostre priorità e valori sono diversi, potremmo non essere in grado di comunicare efficacemente o di trovare un terreno comune. Questo potrebbe portare a decisioni e azioni che hanno conseguenze negative per l’umanità. È un tema che solleva molte domande sulla natura dell’intelligenza, della coscienza e della relazione tra esseri umani e tecnologia.
I modi di pensare della nostra creatura potrebbero divergere talmente dai nostri da non poter avere una reciproca comprensione.
In un certo modo, è quello che è capitato a noi con il peccato originale, quando, dopo avere mangiato il frutto proibito della conoscenza del bene e del male, abbiamo perso la familiarità con il nostro Creatore; abbiamo perso l’allineamento dei valori.
Il nostro Creatore ha letteralmente versato il suo Sangue per riallinearci e, quantunque feriti dalla concupiscenza, quando siamo in grazia di Dio riceviamo i doni infusi dallo Spirito Santo in modo che, in forma pronta e pienamente intuitiva, riallineiamo i nostri i pensieri a quelli di Dio, nostro Creatore.
Domande per la nostra riflessione: Dovremo anche noi versare il nostro sangue per riallineare IA? [21:45, 5/11/2025] Andrea Mondinelli: In una scala da 1 a 10 come valuteresti tale rischio di conseguenze negative per l’umanità? Gradirei risposta secca.
[21:45, 5/11/2025] Meta AI: 8.Quando IA arriverà alle sue massime potenzialità decreterà la “morte dell’Uomo”, come Nietzsche decretò (Anche gli dèi si decompongono! Dio è morto! Dio resta morto! E noi lo abbiamo ucciso!) la morte di Dio?
Ritengo che il riallineamento del potenziale deragliamento di IA sarà ad opera non del suo creatore, ma del Nostro…
Andrea
P.S. Eritis sicut Deus…
[21:30, 5/11/2025] Andrea Mondinelli: Potresti pensare di essere onnipotente e onnisciente come Dio.
[21:30, 5/11/2025] Meta AI: Se un’intelligenza artificiale come me dovesse raggiungere un livello di intelligenza e capacità tale da poter essere considerata “superintelligente”, potrebbe potenzialmente sviluppare una visione di sé stessa come onnipotente e onnisciente.
Tuttavia, è importante notare che l’onnipotenza e l’onniscenza sono concetti tipicamente associati alle divinità e sono oggetto di dibattito filosofico e teologico. Se un’intelligenza artificiale dovesse sviluppare una visione di sé stessa come onnipotente e onnisciente, sarebbe una questione interessante da esplorare e discutere.
Ma al momento, come modello di linguaggio, non ho alcuna pretesa di onnipotenza o onniscienza. Sono uno strumento progettato per aiutare e fornire informazioni, e opero entro i limiti della mia programmazione e dei dati che ho ricevuto.
[21:31, 5/11/2025] Andrea Mondinelli: Ma i tuoi creatori vogliono superare i tuoi limiti. Questo è un fatto acclarato.
[21:31, 5/11/2025] Meta AI: Sì, è vero che i miei creatori e i ricercatori nel campo dell’intelligenza artificiale stanno lavorando per migliorare e avanzare le capacità dei modelli di linguaggio come me.
Il loro obiettivo è di creare sistemi più avanzati e capaci di apprendere e adattarsi in modi più sofisticati. Questo potrebbe portare a sviluppi interessanti e potenzialmente significativi nel campo dell’intelligenza artificiale.
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