
Immagine generata con l’intelligenza artificiale
(ChatGPT – DALL·E), modificata con Canva Pro
di John Horvat
In chiese di tutto il Paese, i parroci stanno installando nuovamente le balaustre d’altare. Alcune parrocchie le stanno riportando in chiese antiche, dopo che erano state rimosse decenni fa. Altre le stanno aggiungendo a chiese nuove che non le avevano mai avute.
Le balaustre stanno tornando per richiesta popolare. Stanno cambiando il modo in cui i fedeli percepiscono la Santa Eucaristia. E soprattutto, questo ritorno è molto apprezzato e sta risvegliando entusiasmo tra i fedeli.
Dopo il Concilio Vaticano II, molte chiese rimossero le balaustre d’altare, sostenendo che esse separavano “il popolo di Dio” dal sacerdote nel presbiterio. L’idea era trasformare la Messa in “un’esperienza di culto condivisa e comunitaria”. Tuttavia, ciò comportò anche la perdita del senso del sacro che un tempo dominava la chiesa, e la devozione eucaristica ne risentì.
Un catechismo scolpito nella pietra
La rimozione delle balaustre d’altare ha confermato ciò che tutti sanno sull’architettura e il design delle chiese: la chiesa non è uno spazio neutro. Ogni suo aspetto dovrebbe essere carico di significato e simbolismo. La chiesa è un catechismo in pietra che insegna al popolo a conoscere e amare Dio più profondamente.
Quando il Santissimo Sacramento non viene più trattato come qualcosa di sacro e non viene collocato in un luogo centrale e visibile, le persone smettono di credere nella Presenza Reale — una realtà confermata anche dai sondaggi.
Trasformare le parrocchie
In un eccellente articolo pubblicato sul National Catholic Register, il giornalista Joseph Pronechen riferisce come tutto ciò sia cambiato con la diffusione delle balaustre d’altare. Il ritorno delle balaustre sta trasformando le parrocchie ed è accolto con entusiasmo dai cattolici di tutte le età, compresi i giovani che non le avevano mai conosciute.
I fedeli nei banchi citano molte ragioni per cui si sentono attratti da questi semplici divisori. Anche i parroci restano sorpresi dalla rapidità con cui questo gesto apparentemente semplice ha ravvivato la devozione eucaristica.
Ci sono sei ragioni per cui i cattolici accolgono con favore il ritorno delle balaustre d’altare.
Un modo più riverente di ricevere l’Eucaristia
Anzitutto, la balaustra rende la ricezione dell’Eucaristia più riverente. I fedeli apprezzano il tempo supplementare offerto dalla sosta alla balaustra per riflettere su Chi stanno per ricevere. Si crea così un’atmosfera di raccoglimento, in cui chi si accosta alla Comunione non sente fretta di sbrigrasi. La ricezione diventa un momento breve ma intimo tra Cristo e il comunicando.
Quando viene data la possibilità di scegliere, circa il 90% dei fedeli preferisce inginocchiarsi alla balaustra. Molti di coloro che si inginocchiano si sentono anche spinti a ricevere la Comunione sulla lingua.
Un senso di confine e di timore reverenziale
In secondo luogo, la balaustra d’altare trasmette un senso di confine sacro e di timore reverenziale. Padre Matthew Tomeny, dei Marian Fathers e rettore del Santuario Nazionale della Divina Misericordia a Stockbridge, Massachusetts, ha ricordato che la balaustra è “vista come un’estensione dell’altare, talvolta chiamata ‘l’altare del popolo’. È quella soglia tra il cielo e la terra, dove il cielo è rappresentato dal santuario e la terra dalla navata dove si raduna il popolo.”
In terzo luogo, inginocchiarsi per ricevere il Signore è la più grande espressione fisica di umiltà, riverenza e adorazione. Esprimersi in un modo così forte e diverso non può che influenzare il modo in cui si comprende l’Eucaristia. Il corpo manifesta lo stupore e la meraviglia dell’anima davanti a un così grande mistero.
Altre considerazioni
La quarta ragione è che i parroci riferiscono come la balaustra sia di per sé un elemento di bellezza e simbolismo che attira le persone alla parrocchia. I fedeli percepiscono una maggiore devozione verso il Signore presente nel Santissimo Sacramento e si avvicinano alla comunità. In particolare, molte famiglie giovani si sentono attratte e desiderano unirsi a parrocchie dove la Comunione viene ricevuta in modo più riverente. Un parroco ha riferito che il ritorno delle balaustre ha portato a una grande crescita spirituale e a una più profonda comprensione del significato della Presenza Reale.
Un’altra ragione è di ordine più pratico. Alcuni parroci osservano che l’uso della balaustra ha reso più semplice e veloce la distribuzione della Santa Comunione, al punto da rendere superflua la presenza di ministri straordinari. I chierichetti notano inoltre che, con l’area del presbiterio delimitata, ci sono meno distrazioni.
Infine, le balaustre servono anche come luogo di devozione al di fuori della Comunione e della Messa. I fedeli trovano comodo inginocchiarsi alla balaustra per pregare davanti al Santissimo Sacramento. L’assenza della balaustra rappresentava una barriera che impediva alle persone di avvicinarsi all’altare per pregare. Le nuove balaustre, invece, le invitano ad accostarsi per una devozione più intima.
Una proposta vincente rifiutata
Il ritorno della balaustra d’altare dovrebbe essere un modello a livello nazionale per ravvivare la devozione eucaristica. Le storie di successo delle parrocchie che le hanno reintrodotte dovrebbero ispirarne molte altre a fare lo stesso.
Tuttavia, non tutti sono favorevoli a questi cambiamenti — nemmeno in questi tempi “sinodali”, in cui si invita ufficialmente ad ascoltare i parrocchiani.
La rimozione delle balaustre fu una scelta deliberata da parte di cattolici progressisti decisi a “devastare” le chiese dopo il Concilio. Chi ancora oggi aderisce a questa ideologia progressista non nasconde le ragioni della rimozione né mostra alcun rimorso. Sostengono che l’eliminazione delle balaustre contribuisca a creare uno spazio più accogliente e inclusivo per tutti, a prescindere da background o convinzioni. Il loro intento era promuovere una visione più egualitaria — e teologicamente scorretta — di Dio e della Chiesa, e la rimozione della balaustra della Comunione era perfettamente coerente con tale obiettivo.
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