martedì 26 dicembre 2023

Sapevi che la deposizione di Gesù nella mangiatoia ha un senso storico? Non è stata una casualità!





La maggior parte delle persone non sa della mangiatoia in cui Gesù è stato posto. Certo, le mangiatoie sono utilizzate per animali; ma nell'antico Israele erano fatte di pietra, a differenza di quello che riscontiamo in una mangiatoia moderna.
 
* Non è comoda, ma è ideale come protezione.
 
* Ecco perché coloro che erano esperti in questo argomento, cioè i sacerdoti, mettevano i loro agnelli appena nati in quelle mangiatoie per proteggerli.

Ma non si trattava di agnelli qualsiasi, erano gli agnelli perfetti senza macchia, che venivano usati nel sacrificio per i peccati.
 
* E Betlemme, dove è nato Gesù, era FAMOSA per i suoi AGNELLI IMMACOLATI utilizzati per il sacrificio. Questi agnelli dovevano essere perfetti per essere avvolti saldamente nella stoffa e messi nella mangiatoia per tenerli al sicuro.

Questo è esattamente il motivo per cui l'unica volta in cui vengono menzionate le mangiatoie nella storia della nascita di Gesù viene raccontata ai pastori.
 
In Luca 2 è scritto: _"Questo sarà un segno per te, troverai un bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia"_. I pastori avrebbero capito questo potente parallelo! SAPEVANO cosa significavano le fasce e la mangiatoia! Questo bambino era L'AGNELLO PERFETTO DI DIO! Il Messia che avrebbe sacrificato la sua vita per i peccati di tutti.

* Non era solo un bambino avvolto in pannolini sdraiato in una mangiatoia, Era il figlio di DIO: perfetto, senza peccato e Santo, umiliatosi per diventare il sacrificio perfetto per riconciliarci in un nuovo patto con lui.!!!!Il sangue dell'agnello è quello che ci purifica da ogni peccato.


Di seguito, ad arricchire ulteriormente, la meditazione in tema del nostro amico Ruggero:




Betlemme: il nome significa la casa del pane.
Gesù (“io sono il pane della vita”) nasce, guarda caso, in una mangiatoia.
Prima della crocifissione Gesù si donerà a noi come ostia-vittima

Il vino nel calice è il suo sangue.
Oggi è Realmente Presente nella Santissima Eucaristia.

Giovanni il battista disse di lui: “ecco l’Agnello di Dio.
Gesù nacque al tempo in cui nascono gli agnelli.

Sono gli agnelli “nati nell’anno” (Es 12,5) e per l’anno ebraico quelli che nascono a kislev/tevet sono nello stesso anno del 14 nisan successivo, i sacrificati per la Pasqua.
Betlemme è la città del Re Davide, della tribù di Giuda.

La stessa di Giuseppe che, forzato dal censimento romano a recarvisi, vi giunge con Maria proprio al tempo del parto, come aveva profetato Michea.
Gesù è re. E i Magi lo riconoscono tale.

E’ re anche per Erode, che per paura della concorrenza farà uccidere i bambini sotto i due anni nati nel territorio di Betlemme.
La notte della nascita di Gesù è sfavillante di luce.

Gesù (“io sono la luce del mondo”) non viene riconosciuto dalle tenebre.
Gesù nasce proprio al tempo della festa caratterizzata dalla luce, memoria della dedicazione del tempio. Il Verbo si fa carne nel grembo di Maria Santissima per ridedicare la creaturalità umana, corrotta dal peccato da cui è esente la Madre, come tempio dello Spirito Santo.

PANE - LUCE - AGNELLO - RE : il Natale echeggia del gloria cantato dagli Angeli in Cielo per riversare pace in terra agli uomini di buona volontà.


Purtroppo quanta sordità, quanta cecità, quanta erodiosa invidia, quanta protervia verso la mitezza dell’Agnello, quanta indifferenza invece dell’adorazione della Presenza Reale del Signore… anche dentro la Chiesa, la sposa di Cristo.




Ci aiutino San Giuseppe e Maria!









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