sabato 5 agosto 2023

Il vero zelo secondo San Benedetto





Siamo zelanti nella nostra vita spirituale, cioè, in breve, nella nostra vita di carità? Questa domanda è essenziale poiché, secondo sant’Agostino, “un’anima senza zelo è un’anima senza amore”. È bene ripetere a noi stessi di tanto in tanto che la nostra carità vale concretamente quanto vale il nostro zelo nel praticarla. Questa convinzione non è meno viva per san Benedetto, che nel capitolo 72 – gioiello della Regola – esorta giustamente i suoi monaci alla pratica di questo zelo.

Per lui, essere zelante nell’amore del prossimo significa, molto concretamente: onorarlo, sopportarlo con molta pazienza in tutte le sue infermità fisiche o morali, servirlo, cercare il suo vantaggio piuttosto che il nostro, amarlo per sé stesso e non per quello che potrebbe darci in cambio. E quando questo prossimo ha su di noi un rapporto di autorità, amarlo ancora con una carità sincera e umile.

Essere zelanti nel nostro amore per Dio significa avere per Lui “un timore ispirato dall’amore”. Conoscere questo timore filiale che consiste nel non temere nulla tanto da rattristare, anche leggermente, un Dio-Padre infinitamente buono.

San Benedetto nota come ultimo segno del buon zelo: “Non antepongano assolutamente nulla a Cristo” (RB LXXII,11). Qui, mi sembra, abbiamo sia la chiave di volta sia il fondamento dello zelo a cui ci invita.

Perché per san Benedetto andiamo a Dio attraverso Cristo che è la Via. Esortandoci a fare di Nostro Signore il nostro tesoro più grande, egli vuole avvicinarci allo zelo per eccellenza, affinché il suo zelo passi in noi. Lui il cui zelo per il Padre (“Lo zelo per la tua casa mi divorerà”, Gv 2,17) e per il prossimo (“avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine”, Gv 13,1) è rimasto fino alla morte.

Non illudiamoci: lo zelo a cui ci invita san Benedetto non può che essere quello di Gesù in noi. In altre parole, tale zelo si impara ai piedi del tabernacolo. E sappiamo, ci assicura san Benedetto, che ci condurrà, seguendo Cristo, “alla vita eterna” (RB LXXII,12)!

Cari amici, abbiamo appena terminato una lettura della Regola. Essendo la Regola inesauribile, potremmo benissimo iniziarne una seconda. Essendo questa lettera per voi, vi poniamo semplicemente la domanda: vorreste o meno che prosegua questa rubrica San Benedetto per tutti? Attendiamo il vostro parere alla mail: contact@la-garde.org.

Grazie a tutti.

Fr. Ambroise


[Fr. Ambroise O.S.B., “Saint-Benoît pour tous...”, La lettre aux amis, dell’Abbazia Sainte-Marie de la Garde, n. 44, 16 luglio 2023, p. 4, trad. it. di fr. Romualdo Obl.S.B.]






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