giovedì 10 marzo 2022

La Madonna di Fatima e quegli “errori della Russia” che ormai dominano nel mondo. Che fare?





10MAR22

by Aldo Maria Valli



di Robert Morrison

The Remnant

Mentre il mondo precipita ulteriormente nel caos e nella tragedia, la maggior parte di noi affronta il difficile compito di cercare di dare una spiegazione razionale agli sviluppi nella vita della Chiesa e della società sulla base delle informazioni forniteci da noti bugiardi. Ci rendiamo conto che i nostri politici e i media ci hanno mentito per due anni sul Covid (tra le altre cose) per rimodellare radicalmente gli Stati Uniti e molte altre nazioni; e sappiamo che hanno in programma per noi cambiamenti ancora più radicali, che richiederanno bugie e coercizioni ancora più spettacolari. Dove, allora, rivolgersi per trovare la verità?

La maggior parte dei fedeli cattolici avverte che i messaggi di Nostra Signora di Fatima sono ora più importanti che mai. Nel libro Madonna di Fatima, nel quale William Thomas Walsh propone la sua intervista del 1946 con la più anziana dei veggenti, suor Lucia, possiamo leggere quanto segue.


Suor Lucia: «Quello che la Madonna vuole è che il papa e tutti i vescovi del mondo consacrino la Russia al suo Cuore Immacolato in un giorno speciale. Se ciò sarà fatto, la Russia si convertirà e ci sarà la pace. Se non sarà fatto, gli errori della Russia si diffonderanno in tutti i paesi del mondo».

Walsh: «Questo significa, secondo lei, che ogni paese, senza eccezioni, sarà sopraffatto dal comunismo?».

Suor Lucia: «Sì».

Non è mai stato così chiaro che gli “errori della Russia” si sono effettivamente diffusi in tutto il mondo. Se studiamo l’enciclica di papa Pio XI del 1937 sul comunismo ateo, la Divini Redemptoris, possiamo riconoscere fino a che punto “gli errori della Russia” si sono radicati nelle culture occidentali di oggi, e anche nelle nazioni che conservano le sembianze di elezioni democratiche ed economie capitaliste.

Ecco alcuni brani tratti dall’enciclica.

Peste distruggitrice. […] «l’altro Nostro Predecessore d’immortale memoria, Leone XIII, nell’enciclica Quod apostolici muneris, lo definiva [il comunismo] “peste distruggitrice, la quale, intaccando il midollo della società umana, la condurrebbe alla rovina”; e con chiara visione indicava che i movimenti atei delle masse nell’epoca del tecnicismo traevano origine da quella filosofia, che già da secoli cercava separare la scienza e la vita dalla fede e dalla Chiesa».

Falso messianismo. «Il comunismo di oggi, in modo più accentuato di altri simili movimenti del passato, nasconde in sé un’idea di falsa redenzione. Uno pseudo-ideale di giustizia, di uguaglianza e di fraternità nel lavoro, pervade tutta la sua dottrina, e tutta la sua attività d’un certo falso misticismo, che alle folle adescate da fallaci promesse comunica uno slancio e un entusiasmo contagioso, specialmente in un tempo come il nostro, in cui da una distribuzione difettosa delle cose di questo mondo risulta una miseria non consueta».


Spoglia l’uomo della sua dignità. «Inoltre il comunismo spoglia l’uomo della sua libertà, principio spirituale della sua condotta morale; toglie ogni dignità alla persona umana e ogni ritegno morale contro l’assalto degli stimoli ciechi. All’uomo individuo non è riconosciuto, di fronte alla collettività, alcun diritto naturale della personalità umana, essendo essa, nel comunismo, semplice ruota e ingranaggio del sistema. Nelle relazioni poi degli uomini fra loro è sostenuto il principio dell’assoluta uguaglianza, rinnegando ogni gerarchia e ogni autorità che sia stabilita da Dio, compresa quella dei genitori; ma tutto ciò che tra gli uomini esiste della cosiddetta autorità e subordinazione, tutto deriva dalla collettività come da primo e unico fonte. Né viene accordato agli individui diritto alcuno di proprietà sui beni di natura e sui mezzi di produzione, poiché, essendo essi sorgente di altri beni, il loro possesso condurrebbe al potere di un uomo sull’altro. Per questo appunto dovrà essere distrutta radicalmente questa sorta di proprietà privata, come la prima sorgente di ogni schiavitù economica.


Per sua natura antireligioso. «Per la prima volta nella storia stiamo assistendo ad una lotta freddamente voluta, e accuratamente preparata dell’uomo contro “tutto ciò che è divino”. Il comunismo è per sua natura antireligioso, e considera la religione come “l’oppio del popolo” perché i princìpi religiosi che parlano della vita d’oltre tomba, distolgono il proletario dal mirare al conseguimento del paradiso sovietico, che è di questa terra».


Distruzione della famiglia. «Rifiutando alla vita umana ogni carattere sacro e spirituale, una tale dottrina naturalmente fa del matrimonio e della famiglia una istituzione puramente artificiale e civile, ossia il frutto di un determinato sistema economico; viene rinnegata l’esistenza di un vincolo matrimoniale di natura giuridico-morale che sia sottratto al beneplacito dei singoli o della collettività, e, conseguentemente, l’indissolubilità di esso. In particolare per il comunismo non esiste alcun legame della donna con la famiglia e con la casa. Esso, proclamando il principio dell’emancipazione della donna, la ritira dalla vita domestica e dalla cura dei figli per trascinarla nella vita pubblica e nella produzione collettiva nella stessa misura che l’uomo, devolvendo alla collettività la cura del focolare e della prole. È negato infine ai genitori il diritto di educare, essendo questo concepito come un diritto esclusivo della comunità, nel cui nome soltanto e per suo mandato i genitori possono esercitarlo».


Pieno di errori e sofismi. «Ecco, Venerabili Fratelli, il nuovo presunto Vangelo, che il comunismo bolscevico ed ateo annunzia all’umanità, quasi messaggio salutare e redentore! Un sistema, pieno di errori e sofismi, contrastante sia con la ragione sia con la rivelazione divina; sovvertitore dell’ordine sociale, perché equivale alla distruzione delle sue basi fondamentali, misconoscitore della vera origine della natura e del fine dello Stato, negatore dei diritti della personalità umana, della sua dignità e libertà».

Propagato con l’inganno. «Ma come mai può avvenire che un tale sistema, scientificamente da lungo tempo sorpassato, confutato dalla realtà pratica; come può avvenire, diciamo, che un tale sistema possa diffondersi così rapidamente in tutte le parti del mondo? La spiegazione sta nel fatto che assai pochi hanno potuto penetrare la vera natura del comunismo; i più invece cedono alla tentazione abilmente presentata sotto le più abbaglianti promesse. Con il pretesto che si vuole soltanto migliorare la sorte delle classi lavoratrici, togliere abusi reali prodotti dall’economia liberale e ottenere una più equa distribuzione dei beni terreni (scopi senza dubbio pienamente legittimi), e approfittando della mondiale crisi economica, si riesce ad attirare nella sfera d’influenza del comunismo anche quei ceti della popolazione che per principio rigettano ogni materialismo e ogni terrorismo. E siccome ogni errore contiene sempre una parte di vero, questo lato della verità che abbiamo accennato, messo astutamente in mostra a tempo e luogo per coprire, quando conviene, la crudezza ributtante e inumana dei princìpi e dei metodi del comunismo, seduce anche spiriti non volgari, fino a diventarne a loro volta gli apostoli presso giovani intelligenze ancora poco atte ad avvertirne gli intrinseci errori. I banditori del comunismo sanno inoltre approfittare anche degli antagonismi di razza, delle divisioni od opposizioni di diversi sistemi politici, perfino del disorientamento nel campo della scienza senza Dio, per infiltrarsi nelle Università e corroborare i princìpi della loro dottrina con argomenti pseudo-scientifici».


Sfruttatore delle divisioni razziali e politiche. «I predicatori del comunismo sono anche abili nello sfruttare gli antagonismi razziali e le divisioni e opposizioni politiche. Approfittano della mancanza di orientamento caratteristica della moderna scienza agnostica per insinuarsi nelle università, dove rafforzano i principi della loro dottrina con argomentazioni pseudo-scientifiche».

Una propaganda diabolica. «Inoltre la diffusione così rapida delle idee comuniste, che si infiltrano in tutti i paesi grandi e piccoli, colti e meno sviluppati, sicché nessun angolo della terra è libero da esse, si spiega con una propaganda veramente diabolica quale forse il mondo non ha mai veduto: propaganda diretta da un solo centro e che abilissimamente si adatta alle condizioni dei diversi popoli; propaganda che dispone di grandi mezzi finanziari, di gigantesche organizzazioni, di congressi internazionali, di innumerevoli forze ben addestrate; propaganda che si fa attraverso fogli volanti e riviste, nei cinematografi, nei teatri, con la radio, nelle scuole e persino nelle Università, penetrando a poco a poco in tutti i ceti delle popolazioni anche migliori, senza che quasi si accorgano del veleno che sempre più pervade le menti e i cuori».

La diffusione di questi “errori della Russia” è stata compiuta senza alcuna grande conquista militare delle nazioni un tempo cristiane che hanno costruito i loro eserciti per resistere al comunismo. Un’istantanea dell’attuale situazione negli Stati Uniti – che molti avrebbero pensato sarebbe stata tra le ultime nazioni ad adottare gli “errori della Russia” – dovrebbe essere sufficiente per convincerci che il grave avvertimento di suor Lucia si è realizzato:

I media possono ora diffondere le loro bugie con tale impunità che non hanno vergogna nel dichiarare che i fatti ovvi sono bugie e nel presentare le sciocchezze come verità.

Sulla stessa linea, coloro che hanno passato decenni a chiedere a gran voce la libertà di parola per rovesciare i valori tradizionali ora insistono sulla censura e sulla sorveglianza per proteggere le loro vittorie, e cercano di demonizzare (o cancellare) chiunque inizi a mettere in discussione i meriti delle loro tiranniche iniziative.

Gli agenti del Nuovo Ordine Mondiale possono promuovere violente rivolte Antifa e Black Lives Matter in tutti gli Stati Uniti senza timore di essere perseguiti perché sono “proteste pacifiche”.
Al contrario, coloro che si limitano a mettere in discussione le apparenti irregolarità elettorali che hanno spinto Biden/Harris alla presidenza sono etichettati come potenziali terroristi interni.

Coloro che hanno messo in dubbio le accuse secondo cui Trump “aveva collusioni con la Russia” sono stati etichettati come nazisti e razzisti, ma, ora che le voci di cospirazione si sono rivelate bufale, coloro che le hanno diffuse non devono affrontare reali ripercussioni.

Per quasi due anni i governi e le imprese hanno terrorizzato i cittadini portandoli a indossare maschere, a perdere i propri mezzi di sussistenza e a farsi inoculare “vaccini” sperimentali sulla base di una “scienza” che è sempre stata dubbia, ma ora che la scienza è stata smascherata come completamente falsa, i ciarlatani non devono affrontare nessuna ripercussione per i danni che hanno causato.

I nostri leader civili e religiosi hanno mostrato le loro vere intenzioni chiudendo le chiese durante la “pandemia”, perché adorare Dio non è essenziale in Occidente.

I nostri ingegneri sociali hanno sfruttato le divisioni razziali a scapito di tutti gli uomini e le donne che cercano seriamente di avere relazioni buone tra loro, indipendentemente dal colore della pelle.

Sebbene alcuni stati “arretrati” abbiano tentato di imporre limiti all’aborto, i nostri leader altamente istruiti e sofisticati spingono per un maggiore accesso all’aborto in qualsiasi fase della gravidanza, compresi gli aborti del “quarto trimestre”.

In virtù del movimento Lgbtq in continua espansione, è ormai tabù in molte istituzioni suggerire che uomini e donne non possano cambiare genere: ora viviamo in una società in cui la “scienza” ci dice che gli uomini possono rimanere incinti.

Tutto questo come sarebbe potuto accadere se non fossimo stati conquistati in modo nascosto ma reale?
Forse dovremmo essere grati che questa conquista sia avvenuta senza che un esercito straniero abbia effettivamente bombardato le nostre città, ma molte nazioni, pur avendo subito sconfitte militari devastanti, non hanno patito nulla che si avvicini a questi danni.

Sebbene tutti – che credano in Dio o meno – subiscano queste conseguenze degli “errori della Russia, siamo di fronte, in fondo, a un problema religioso. Come scriveva papa Pio XI, il comunismo è possibile solo dove le società hanno abbandonato Cristo: «Non ci sarebbero oggi né socialismo né comunismo se i governanti delle nazioni non avessero disprezzato gli insegnamenti e gli avvertimenti materni della Chiesa. Sulla base del liberalismo e del laicismo hanno voluto costruire altri edifici sociali che, pur sembrando in un primo momento potenti e imponenti, rivelavano troppo presto la debolezza delle loro fondamenta, e oggi si stanno sgretolando uno dopo l’altro davanti ai nostri occhi, poiché tutto ciò che non sia fondato sull’unica pietra angolare che è Cristo Gesù deve sgretolarsi».


Dato che il comunismo è un problema religioso, possiamo capire perché i messaggi profetici di Nostra Signora di Fatima sono incentrati sulla diffusione degli “errori della Russia”. Una volta accettati, quegli errori separano invariabilmente l’uomo da Dio e possono essere superati solo attraverso un processo di ritorno dell’uomo a Dio.

Dobbiamo anche riconoscere che i fallimenti dei papi e dei vescovi cattolici hanno esacerbato la grave situazione causata dal diffondersi degli errori della Russia. Se, come credono molti cattolici, l’intero Terzo Segreto di Fatima avverte dell’apostasia all’interno della Chiesa, i cattolici avrebbero potuto rivolgersi a Dio con maggiore fervore per resistere agli errori della Russia se avessero appreso il contenuto del Terzo Segreto. Ma, contrariamente all’apparente volontà di Nostra Signora di Fatima, il Terzo Segreto non fu pubblicato nel 1960. Giovanni XXIII decise di nascondere il messaggio e di procedere con il Vaticano II. Difficilmente possiamo considerare una mera coincidenza il fatto che il Vaticano II non sia riuscito a condannare uno dei più grandi problemi che il mondo doveva affrontare in quel momento, appunto il comunismo.

Commentando Divini Redemptoris nel suo Contro le eresie, l’arcivescovo Marcel Lefebvre ha scritto così a proposito di questa grande inosservanza del dovere del Vaticano II: «Papa Pio XI non esita a mettere in guardia non solo i fedeli, ma il mondo intero contro la perversione del comunismo e il “veleno fatale” che esso distilla. Eppure è stato come se non avesse mai parlato, perché nulla è cambiato, anzi. Perché l’esito della seconda guerra mondiale è stato che l’Unione Sovietica ha esteso il suo dominio su tutti i paesi dell’Europa orientale, e con il Vaticano II l’argomento è diventato tabù. Nessuno voleva parlare di comunismo e tanto meno ribadire la condanna che era stata inflitta con atti solenni del magistero».


Come racconta Lefebvre, lui e molti altri vescovi avevano spinto il Concilio a condannare il comunismo: «Accompagnato dal vescovo Sigaud, arcivescovo di Diamantina, portai io stesso al vescovo Felici, segretario del Concilio, un documento con le firme di 450 Padri, su un totale di 2.350 vescovi presenti, per chiedere che il Concilio condannasse ufficialmente il comunismo. Non solo ciò non è stato fatto, ma la richiesta non è mai stata nemmeno menzionata! Quando chiesi al vescovo Felici di conoscerne le ragioni, mi rispose che il documento firmato da 450 vescovi era stato dimenticato in un cassetto!».

Anche se non ci fossero altri problemi con il Vaticano II, questo basterebbe a rivelare che esso è stato tragicamente mancante. Dato questo contesto, emerge un quadro relativamente chiaro e semplice. Come avvertì Nostra Signora di Fatima, se i papi non avessero consacrato la Russia al suo Cuore Immacolato gli errori della Russia si sarebbero diffusi ovunque. I papi hanno trascurato di soddisfare le richieste della Madonna, almeno in parte per mancanza di fiducia e di coraggio, sebbene siano certamente possibili motivazioni più nefaste. Peggio ancora, il Vaticano II non ha condannato il comunismo e anzi ha contribuito alla diffusione degli errori della Russia indebolendo la capacità della Chiesa di combatterli. E ora sembra che gli errori della Russia, come anticipato attraverso il Grande Reset, ci renderanno tutti schiavi, a meno che Dio non intervenga.

Quindi è questo il problema più grave e urgente che il nostro mondo deve affrontare oggi: il continuo diffondersi degli errori della Russia. Ironia della sorte, sembra che il russo Vladimir Putin sia uno dei pochi leader mondiali a riconoscere il problema degli errori della Russia, dal momento che è stato un critico esplicito di molte (forse la maggior parte) delle iniziative del Grande Reset animate da quegli errori.

Forse per coincidenza, alcuni altri leader mondiali favorevoli al Grande Reset hanno recentemente deciso di creare un altro problema per Putin portando avanti le discussioni sull’adesione dell’Ucraina alla Nato. Con il senno di poi, dovrebbe essere dolorosamente ovvio, specialmente per i poveri dell’Ucraina, che quei leader mondiali sapevano che le loro azioni avrebbero provocato le risposte che vediamo oggi da parte di Putin. Il presidente russo potrebbe quindi essere uno dei più grandi cattivi al mondo, ma ci sono diversi leader delle nazioni del Great Reset che possono a buon diritto essere considerati tali in modo ancora più evidente. Possiamo lamentare con ogni mezzo l’attuale situazione in Ucraina e pregare per una soluzione pacifica, ma a questo punto sembra fin troppo facile incolpare l’orso infuriato, evitando di fermarsi a considerare se coloro che hanno spinto l’orso fuori dalla sua gabbia siano virtuosi come dicono di essere.

Indipendentemente dalla nostra posizione su Putin, i fedeli cattolici hanno importanti spunti di riflessione su ciò che deve essere fatto a questo punto. Abbiamo bisogno del papa e dei vescovi del mondo per consacrare la Russia al Cuore Immacolato di Maria. Se vogliamo accelerare questo — e la successiva conversione della Russia e un periodo di pace — dobbiamo dare ascolto alle altre richieste di Nostra Signora di Fatima: pregare (soprattutto il Rosario), fare penitenza, praticare le devozioni del Primo Sabato e abbandonare il peccato.

Come scrisse papa Pio XI quando gli errori della Russia erano molto meno perniciosi e prevalenti, «il male che oggi tormenta l’umanità può essere vinto solo da una crociata mondiale di preghiera e di penitenza»: «Ma “se il Signore non sarà il custode della città, indarno veglia colui che la custodisce”. Perciò, come ultimo e potentissimo rimedio, vi raccomandiamo, Venerabili Fratelli, di promuovere e intensificare nel modo più efficace nelle vostre diocesi lo spirito di preghiera congiunta con la cristiana penitenza. Quando gli Apostoli chiesero al Salvatore perché non avessero essi potuto liberare dallo spirito maligno un demoniaco, il Signore rispose: “Demoni siffatti non si scacciano, se non con la preghiera e col digiuno “. Anche il male che oggi tormenta l’umanità non potrà esser vinto se non da una universale santa crociata di preghiera e di penitenza».

Questo era il buon senso dei cattolici. Se vogliamo aiutare la nostra Chiesa, le nostre nazioni e il popolo ucraino, dobbiamo rivolgerci a Dio, pregando e agendo come se tutto dipendesse dalla nostra cooperazione con la grazia di Dio per essere veramente cristiani. Fino a quando non lo faremo, possiamo essere ragionevolmente sicuri che Dio non interverrà per risparmiarci questa piaga fatale. Cuore Immacolato di Maria, prega per noi!

Fonte: remnantnewspapaer.com




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