domenica 14 dicembre 2014

Il regalo del Papa: la preghiera delle cinque dita



Oggi all'Angelus Francesco offre un libretto tascabile con le orazioni tradizionali che contiene anche le intenzioni suggerite da Francesco partendo dalla nostra mano

Andrea Tornielli
«Quando prego Dio respira in me». Si apre con questa frase e la firma di Francesco, il libretto tascabile di 40 pagine che oggi il Papa regala ai fedeli presenti all'Angelus in piazza San Pietro, nel giorno della tradizionale benedizione dei Bambinelli. Sulla copertina del volumetto stampato dalla Libreria Editrice Vaticana, sopra il titolo «Preghiere», è riprodotto un affresco del III secolo che si trova nelle catacombe di Priscilla e raffigura un orante con le braccia aperte e rivolte al cielo.

Nel libretto sono raccolte le più importanti preghiere della tradizione cristiana, quelle più conosciute e facili da imparare a memoria, per scandire la giornata ma anche le situazioni e i bisogni particolari, senza dimenticare nessuno. Alle pagine 32-33 è riprodotto il disegno di una mano con le intenzioni di preghiera suggerite da Francesco partendo dalle cinque dita.

Il pollice, «il dito a te più vicino», ci fa pensare e pregare per chi è più vicino a noi, «sono le persone di cui ci ricordiamo più facilmente», pregare per i nostri cari «è un dolce obbligo». L'indice ci ricorda di pregare per chi ha il compito di dare indicazioni agli altri, cioè «coloro che insegnano, educano e curano», categoria che comprende «maestri, professori, medici e sacerdoti». Il medio è il dito più alto e ci ricorda «i nostri governanti», le persone «che gestiscono il destino della nostra patria e guidano l'opinione pubblica... Hanno bisogno della guida di Dio».

Il quarto dito è l'anulare, che, spiega il Papa, «è il nostro dito più debole, come può confermare qualsiasi insegnante di pianoforte». È lì «per ricordarci di pregare per i più deboli, per chi ha sfide da affrontare, per i malati», che hanno bisogno «tue preghiere di giorno e di notte». E invita anche a pregare per le coppie sposate. Infine il mignolo, il dito più piccolo, «come piccoli dobbiamo sentirci noi di fronte a Dio e al prossimo», che invita a pregare per noi stessi: «Dopo che avrai pregato per tutti gli altri, potrai capire meglio quali sono le tue necessità guardandole nella giusta prospettiva».

Nel libretto donato da Francesco, che si apre con la preghiera per eccellenza, il «Padre Nostro», trovano spazio oltre alle preghiere bibliche e ad alcuni versetti del Salmo 51, del Salmo 130 e del Salmo 139, anche i misteri del Rosario, le litanie Lauretane. Ci sono semplici formule da recitare prima e dopo il pasto e anche brevi testi composti da san Francesco, da santa Teresa del Bambin Gesù e dai beati J.H Newman, Charles de Foucauld e Madre Teresa di Calcutta. E c'è anche la coroncina della Divina misericordia di santa Faustina. Insieme a preghiere da recitare prima della confessione e dopo la comunione, trovano spazio anche suppliche per la benedizione dei figli da parte dei genitori, preghiere per i coniugi e i fidanzati, invocazioni contro il Maligno.

Il nuovo dono di Francesco ai fedeli presenti all'Angelus si aggiunge a quelli già fatti nei mesi scorsi: il rosario della «misericordina» e il testo del Vangelo tascabile. Il Papa ha spesso ripetuto l'importanza di portarlo con sé ogni giorno e di leggerne un brano mentre si è in coda o sul tram o si ha un momento libero. Con il libretto di preghiere, anche questo tascabile e di facilissima lettura, il Vescovo di Roma continua a dare semplici suggerimenti per la vita quotidiana dei credenti attingendo dal patrimonio della tradizione cristiana.














Vatican Insider   14 dicembre 2014



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