domenica 14 dicembre 2014

I figli del socialismo: il figlio illegittimo, il nazismo, e quello legittimo, il gender








Redazione del blog Associazione Sant'Ignazio di Loyola

Il processo rivoluzionario esplode con la Riforma protestante quando si "tagliano" i rapporti fra Dio e l'uomo. Ovvero l'esistenza di Dio non viene negata, ma in pratica avviene la decapitazione della società dal suo Capo. Una volta negata la Chiesa gerarchica, rimane un abisso tra l'uomo e Dio e in questo abisso può entrare di tutto. Capi religiosi, falsi veggenti, falsi idoli, infine una nuova gerarchia "magica". Dal 1517 si passa quindi al 1717 con la nascita ufficiale della massoneria. Culto esoterico, relativista e demoniaco. Ma questo avviene per ora nelle elites e a livello sociale.

A livello statale opera l'assolutismo che non è tanto un potere assoluto del sovrano verso i sudditi, ma un potere sciolto da Dio. L'abisso fra la società e Dio, anche nei sovrani cattolici, è sempre più colmato da un sovrano che detta legge e che non conforma più la sua volontà a quella di Dio.

La reazione all'assolutismo e alla perdita di rilevanza del corpo sociale è la rivoluzione del 1789 diretta conseguenza del veleno relativista e naturalista massonico.

Vi è una seconda decapitazione, quella del Re ma anche quella dei corpi sociali. Cade la struttura gerarchica che collegava Dio al Re e il Re alla società. Viene tutto decostruito per ricostruirlo a tavolino attraverso un contratto firmato da illegittimi detentori del bene (la società) di cui si dispone.

Una costituzione e le leggi che non sono conformi alla legge naturale e alla legge divina sono nulle. Chi dispone dell'autorità (che sia un tiranno o un potere eletto democraticamente o direttamente il popolo) prescindendo da Dio, ne sta disponendo illegittimamente anche se poi si conformasse di fatto alla legge naturale.

La terza decapitazione, quella socialista, è diretta emanazione della prima, infatti le cose precipitano più velocemente, anche se la consacrazione ufficiale l'abbiamo nel 1917 con al Rivoluzione Russa, ma siamo già a un passaggio successivo.

Il socialismo agisce quasi subito perché i corpi intermedi erano già corrosi e il liberalismo li aveva già avversati.

La decapitazione socialista è quella dei rapporti economici, dei rapporti sociali.

Ormai l'abisso è così profondo che non solo la Chiesa, non solo il Re, non solo la gerarchia, ma anche ogni rapporto sociale viene irrimediabilmente distrutto. L'uomo, è solo di fronte al potere. Ma non solo. L'uomo è contro l'uomo. La società non è più un corpo formato da organi ma un teatro di guerra fra classi.

Primo figlio legittimo del socialismo è perciò il comunismo. Grazie alla preparazione delle rivoluzioni precedenti, il comunismo vince filosoficamente con Marx e politicamente più volte fino alla vittoria del 1917. Una vittoria così grande che la Madonna ha dovuto assicurarci di una successiva grande sconfitta del comunismo prima ancora che questo vincesse!

Non scordiamoci che questa vittoria coincide temporalmente con la vittoria della massoneria in Europa, ossia la Grande Guerra.

Il socialismo così sembra ormai irrimediabilmente vincitore. Ormai la Rivoluzione sembra un processo inarrestabile fatto a tappe.

Modernismo/democrazia cristiana, liberalismo, socialismo e finalmente il comunismo.

L'abisso fra Dio e l'uomo verrebbe quindi colmato da una religione senza Dio: il comunismo, più alla portata di tutti rispetto all'esoterismo elitario e intellettualoide massonico.

Ma alla fine cos'è il comunismo? E' la distruzione dell'uomo reale, ossia quello che vive in una struttura gerarchica fatta di famiglie, di classi sociali, di Stato, di Chiesa, di Dio, per costruire un uomo irreale senza radici, senza storia gettato in una non-società fatta di automi tutti uguali.

L'orgoglio diventa odio, l'egalitarismo diventa annientamento di sè, la sensualità diventa grigio materialismo.

Il comunismo è la distruzione totale della società ma, se distrugge l’ambiente vitale per l’uomo, si distrugge anche l’uomo.

Alcuni hanno capito questo ma, come la reazione giusta all’assolutismo non era certo il liberalismo ma il ritorno a Dio, così si tenta o di mitigare il comunismo (cattocomunismo, certe forme democratiche di socialismo) o di prendere un’altra via per la rivoluzione socialista (fascismo) oppure di fare una rivoluzione di segno contrario (il nazionalsocialismo).

Ma il comunismo si può vedere comunque come il figlio legittimo del socialismo e i regimi di socialismo reale ne sono la prova.
Si sono avute perciò due diramazioni del comunismo: quella leninista a livello politico e quella gramsciana a livello culturale. Una ad est e una ad ovest.

Entrambe hanno portato all’annientamento dell’uomo.

Occupiamoci di quella gramsciana, data che l’altra si è quasi ovunque conclusa. Il comunismo culturale ha in pratica agito indisturbato aiutato sia dal modernismo cattolico e dai governi democristiani, sia, anche se non volutamente, dalla massoneria.

Nasce così la quarta rivoluzione, composta di tanti fattori, ma penso che la linea gramsci sia il più importante, quella del 1968.

Il 1968 sta al 1917 in modo inversamente proporzionale a come il 1717 sta al 1789 (89 è il rovescio del 68).

In pratica stavolta prima si è avuta la rivoluzione politica, poi la devastazione culturale.

Ma oltre al 1917 bisogna metterci il risorgimento, la prima guerra mondiale, la resistenza. Tutti fattori elitari che hanno disfatto un popolo.

Finalmente con il 1968 la rivoluzione, per la prima volta è diventata totale e riguarda tutta la popolazione.

Con il 1968 si è attuato quello che voleva il comunismo, la creazione di un uomo senza radici, senza famiglia, senza patria.

Ed eccoci al gender. Tolto l’abito, ucciso il monaco. Un uomo senza società è solo un automa. Per riavere se stesso deve ricostruirsi. Il gender è la ricostruzione dell’uomo. L’uomo che si crea da sé, non ha razza, non ha sesso, non ha patria. E’ il nulla, gli rimane solo un Io che grida a vuoto nel deserto. Il gender non ha più carne e sangue, ma conseguentemente non ha più anima. L’uomo non è un puro spirito, l’anima si affaccia al mondo (quindi esiste) tramite un corpo. Se la società dove quel corpo può fare i primi passi è distrutta, l’uomo muore, e muore tanto più se quel corpo è annientato.

Il gender non è tanto figlio del marxismo, quanto sua conseguenza diretta. È il comunismo giunto alla maturità.

Il nazionalsocialismo invece è stato un figlio illegittimo del socialismo. Una rivoluzione di segno contrario perché ha capito che il comunismo avrebbe portato all’annientamento e ha quindi costruito un uomo ideale sì, ma fatto di carne e di sangue. Una razza, teorica, costruita a tavolino, ma comunque concreta con uno Stato-Partito-Padrone che ne controllasse la purezza, che ne garantisse la vita.

Il nazismo è quindi il contrario del comunismo ma parte dagli stessi presupposti e finisce sempre con l’annientamento dell’uomo.

L’unica soluzione è tornare a una società cristiana, gerarchicamente ordinata che abbia come Capo Dio. Questo è l’unico ambiente dove l’uomo reale può vivere.





















Pubblicato da Associazione Sant'Ignazio di Loyola 14 dicembre 2014

Nessun commento:

Posta un commento