Un volantino contrario alla legge sull’omofobia (ancora non approvata in parlamento) -edito da Manif Pour Tous Italia-, affisso sulla bacheca della Cappella dell’Ospedale di Pantalla ha provocato la dura reazione di un medico chirurgo che si è ribellato al “messaggio” con tanto di nuovo volantino con accuse pesanti rivolte sia verso i fedeli che contro i religiosi. Il fatto è avvenuto lo scorso 7 luglio ma soltanto ora sta emergendo dopo il tam-tam mediatico di alcune testate giornalistiche.
Durante la celebrazione della messa – hanno riportato alcuni testimoni di parte religiosa al quotidiano telematico – intorno alle 18, un medico del reparto Chirurgia si sarebbe recato verso la bacheca posta appena fuori dalla cappella, dove era affisso il manifesto intitolato “Con la legge sull’omofobia siamo tutti a rischio!” firmato dal Comitato Direttivo della Manif pour Tous di Siena. Il professionista ha messo accanto un foglio che ha scritto di suo pugno (vedi foto qui a fianco), in contrapposizione al messaggio dell’associazione religiosa. “Finita la celebrazione, i fedeli, incuriositi dall’accaduto, vanno a leggere il messaggio lasciato dal medico, e restano basiti. Questo il testo scritto su un foglio che porta il logo della “Azienda Unità Sanitaria Locale Umbria 1”, in riferimento al citato manifesto della Manif pour Tous: “Questo manifesto è razzista e edito da un’organizzazione fascista. Vergogna ai religiosi che lo espongono!!. Il caso è grave e meriterebbe di essere segnalato alle forze di polizia, perché l’offesa gratuita ed infondata di “razzista”, integra un reato penale”.
Lo scontro ideologico rischia di finire sia in un’aula di tribunale oltre che sulla scrivania dell’amministratore dell’azienda ospedaliera. Non sono mancate le repliche alla presa di posizione del medico, il quale parla di razzismo, ma poi e lui che finisce per esssere razzista nei confronti di chi non la pensa secondo il politicamente corretto: “Questo ennesimo episodio rivela la pericolosa deriva di intolleranza che rischia di abbattersi su coloro che osano opporsi alla follia ideologica dell’omosessualismo. Non riusciamo nemmeno ad immaginare cosa potrà accadere quando alla lobby gay verrà fornito pure il supporto della repressione penale”. Davvero, come giustamente denuncia il manifesto della Manif pour Tous, con «la legge contro l’omofobia siamo tutti a rischio!!. E allora si vedrà davvero chi sono i fascisti”.
Lo scontro ideologico rischia di finire sia in un’aula di tribunale oltre che sulla scrivania dell’amministratore dell’azienda ospedaliera. Non sono mancate le repliche alla presa di posizione del medico, il quale parla di razzismo, ma poi e lui che finisce per esssere razzista nei confronti di chi non la pensa secondo il politicamente corretto: “Questo ennesimo episodio rivela la pericolosa deriva di intolleranza che rischia di abbattersi su coloro che osano opporsi alla follia ideologica dell’omosessualismo. Non riusciamo nemmeno ad immaginare cosa potrà accadere quando alla lobby gay verrà fornito pure il supporto della repressione penale”. Davvero, come giustamente denuncia il manifesto della Manif pour Tous, con «la legge contro l’omofobia siamo tutti a rischio!!. E allora si vedrà davvero chi sono i fascisti”.
http://www.daportasantanna.it/blog/2014/07/medico-contro-cappellano-dellospedale-fascista-quel-volantino/
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