Una recensione della redazione Il fumo di Satana del nuovo libro di Stefeno Fontana intitolato “Verità o interpretazione. Critica all’ermenutica cattolica” (Fede e cultura, Verona, 2025).
Pubblicato 12 ottobre 2025
Il prof. Stefano Fontana, direttore dell’Osservatorio Card. Van Thuan, è noto per la sua produzione di saggi impegnati a difendere il legame tra ragione e fede attraverso la filosofia cristiana. In questa sua opera affronta un tema cruciale e profondamente attuale: l’invasione del paradigma ermeneutico moderno nella teologia cattolica, cioè la convinzione che conoscere significhi sempre e solo interpretare, in un circolo infinito di interpretazioni. Fontana dichiara apertamente la sua posizione critica, ponendosi come difensore della verità oggettiva contro le derive del soggettivismo e del relativismo post-moderno.
Secondo il prof. Fontana, il più grave pericolo portato dall’ermeneutica moderna è la dissoluzione della verità oggettiva in quella che egli chiama “la dittatura dell’interpretazione”:
• La fede, la Scrittura, i dogmi, i principi morali sono visti ormai solo come prodotti di interpretazioni storiche, mai definitivi, sempre mutevoli, privi di un fondamento oggettivo e universale.
• Il paradigma ermeneutico considera la verità sempre come possibilità, mai come un dato oggettivo, minando così la capacità della Chiesa di trasmettere insegnamenti stabili.
• La pastorale, la morale e la dottrina si riducono a “relazione situata”, evolvendo costantemente secondo le esigenze del momento e la soggettività degli interpreti.
• Il rischio supremo è che la Chiesa smarrisca il primato nella trasmissione della rivelazione e abdichi alla sua funzione critica verso il mondo, diventando solo ambiente di dialogo, privo di radici profonde nella tradizione e nella metafisica
Il prof. Fontana si oppone fermamente a questo “pensiero liquido” e individua nel ritorno alla metafisica realistica la soluzione necessaria per salvaguardare la dottrina e la fede:
• Sottolinea la centralità della verità come realtà oggettiva, antecedente all’interpretazione e fondata sull’essere, superando la dimensione storica e relativistica.
• Invita a riscoprire il ruolo della metafisica come filosofia prima, capace di cogliere ciò che trascende il tempo e la storia.
• Richiama la necessità di rispettare il principio classico del progresso nella continuità: ogni sviluppo nella comprensione della tradizione deve mantenere intatto ciò che è stato creduto “sempre, da tutti e in medesima formula”, citando San Vincenzo di Lerino e il cardinale Newman.
• Suggerisce una riforma che non ceda alle mode interpretative, ma recuperi le evidenze originarie e la sapienza della filosofia cristiana, ponendo l’intelletto faccia a faccia con la realtà.
Stefano Fontana presenta un’accorata difesa della verità e della ragione contro la tentazione di ridurre tutto a interpretazione. Egli denuncia il paradigma ermeneutico moderno come la minaccia principale per la fede cattolica e per il sapere umano, indicando nella metafisica classica — realista e fondativa — la via per custodire ciò che rende la fede una “conoscenza certa, stabile, incontrovertibile”, evitando la deriva nel relativismo e nell’immanenza storicista.
Per acquistare una copia del libro scrivere all’indirizzo email dell’Osservatorio (16€, le spese di spedizione sono a carico dell’Osservorio): acquisti.ossvanthuan@gmail.com

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