sabato 4 dicembre 2021

«Ero ateo, ho letto Ratzinger e mi sono convertito»






Posted by giulianoguzzo in Chiesa

01mercoledìDic 2021

L’altro giorno mi sono imbattuto in una lista che non avrei mai voluto vedere: quella dei venti libri più letti dagli italiani tra il 2010 e il 2019. A parte un titolo intramontabile, Il Piccolo Principe, quasi solo volumi di uno spessore che, ecco, lasciamo stare. Per fortuna, a risollevarmi l’umore ci ha pensato la scoperta della storia di Uan Dung, un ingegnere di 27 anni di origini asiatiche impiegato una piccola società vicino a Pamplona.

Cosa c’entra questo con i libri e con la lettura di qualità? C’entra parecchio, perché fino ad un anno e mezzo fa Dung, i cui genitori sono di credo taoista, era perfettamente ateo e convinto che il cristianesimo altro non fosse che una baggianata. Poi nella sua vita, in rapida successione, sono avvenuti due incontri decisivi: quello con una ragazza cristiana, Natalia, e quello con un autore, un certo Joseph Ratzinger. Il bello è però com’è avvenuto, questo secondo incontro.

Il giovane ingegnere stava infatti cercando su Internet un testo per confutare gli argomenti della sua ragazza e si è imbattuto in Introduzione al Cristianesimo. Bene – ha pensato Dung – ora leggo il pensiero di un (futuro) Papa, lo analizzo e lo smonto pezzo per pezzo. Le cose non son però andate esattamente così. «Dopo due giorni», spiega Dung, «avevo una visione completamente nuova del mondo e della vita». Ora il giovane è molto emozionato e spera d’essere battezzato nella Pasqua del 2022.

Allo stesso modo, sono emozionato anch’io perché mi rendo conto che, nonostante la spazzatura editoriale di questi tempi, ci sono ancora libri che, pur non recenti – Introduzione al Cristianesimo risale al 1968 -, riescono non solo a colpire le persone, ma a trasformarle nel profondo. In un tempo in cui l’Europa è in mano a gente che non sa se sia il caso di parlare del Natale, c’è un gigante del pensiero e dello spirito che a 94 anni, pur ritiratosi in preghiera, prosegue la sua semina. É molto più di una bella notizia.

Giuliano Guzzo









Nessun commento:

Posta un commento