sabato 12 ottobre 2019

VERA E FALSA CARITÀ






«Esiste una falsa carità, fatta di colpevole indulgenza e di debolezza, come la dolcezza di coloro che non urtano nessuno perché hanno paura di tutti. Vi è anche una presunta carità fatta di sentimentalismo umanitario che cerca di farsi approvare dalla vera e che spesso, per il suo contatto, la inquina.

Uno dei principali conflitti dell’ora presente è quello che si erge fra la vera e la falsa carità. Quest’ultima fa pensare ai falsi cristi di cui parla il Vangelo; essi sono più pericolosi prima di essere smascherati che quando si fanno conoscere per veri nemici della Chiesa.

Corruptio optimi pessima, la peggior corruzione è quella che si attacca in noi a ciò che vi è di migliore, alla più alta virtù teologale.

Il bene apparente che attira il peccatore è infatti tanto più pericoloso quanto è simulacro di un bene più elevato; come per esempio l’ideale dei pancristiani che cercano l’unione delle chiese a detrimento della fede che questa unione suppone.

Se quindi per stupidità o per codardia coloro che dovrebbero rappresentare la vera carità approvano in qualche cosa ciò che afferma la falsa, ne può risultare un male incalcolabile, ancora maggiore a volte di quello che farebbero dei persecutori dichiarati, con i quali è manifesto che non si può avere più niente in comune».



Padre Garrigou-Lagrange, che fu uno dei più grandi cattolici tomisti contemporanei, tratto dal suo trattato di spiritualità Le tre età della vita interiore (t. I, cap. VIII)











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