martedì 22 ottobre 2019

San Paolo docet: "non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni"



S. Nicola distrugge gli Idoli pagani, Monastero di Esphigmenou





dal blog Scuola Ecclesia Mater

Ciò che dovrebbe fare ogni cristiano, degno di questo nome, è abbattere e distruggere i nuovi idoli pagani quando questi sono utilizzati non a titolo di conservazione storica del proprio passato (ad es. in un museo), ma come divinità a cui prestare culto e venerazione, per giunta in luoghi cristiani.


Nicola Malinconico, S. Benedetto abbatte gli idoli a Montecassino,
 1690-1710, Abbazia, Montecassino



G. Velasco, S. Benedetto distrugge l'idolo di Apollo,



Lode perenne agli impavidi giovani cattolici che, intrepidi e con sprezzo del pericolo di subire persecuzioni, hanno rapito le statue della divinità pagana di Pachamama, che avevano contaminato con il loro lezzo diabolico la chiesa romana di S. Maria in Traspontina. La chiesa, certo, andrebbe riconsacrata ed offerta una messa di espiazione perché in essa divinità pagane sono state celebrate. Non diversamente anche San Pietro.



 XVIII sec., chiesa di S. Biagio, Nicosia



Ma almeno quella chiesa romana, grazie a giovani coraggiosi, è stata mondata dalla presenza demoniaca di Pachamama.
S. Paolo ammoniva i cristiani di Corinto a non entrare in comunione con gli idoli e con coloro che adorano gli idoli: "i sacrifici dei pagani sono fatti a demòni e non a Dio. Ora, io non voglio che voi entriate in comunione con i demòni; non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni" (1 Cor. 10, 20-21).



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