lunedì 28 ottobre 2019

A proposito di idoli e riti pagani, ecco cosa fece San Benedetto quando arrivò a Montecassino



San Benedetto (Luca Signorelli, ciclo di affreschi)




Di Sabino Paciolla|Ottobre 27th, 2019

A proposito di riti pagani e di “proselitismo”, riprendo questa pagina della Vita di S. Benedetto scritta da S. Gregorio Magno. Quando Benedetto giunge a Montecassino trova degli insediamenti pagani. Ecco la narrazione sull’origine del cenobio fondato da Benedetto.



“Pietro: vorrei adesso sapere ancora due cose: dove andò a finire il santo uomo e se diede ancora segni del suo miracoloso potere.

Gregorio: il santo uomo dunque aveva preso la decisione di cambiare dimora, ma non poté mutare un nemico. In seguito infatti non solo dovette sostenere lotte ancora più gravi, ma si trovò davanti a combatterlo apertamente, a tu per tu, il maestro stesso del male. Il paese di Cassino è situato sul fianco di un alto monte, che aprendosi accoglie questa cittadella come in una conca, ma poi continua ad innalzarsi per tre miglia, slanciando la vetta verso il cielo. C’era in cima un antichissimo tempio, dove la gente dei campi, secondo gli usi degli antichi pagani, compiva superstiziosi riti in onore di Apollo. Intorno vi crescevano boschetti, sacri ai demoni, dove ancora in quel tempo, una fanatica folla di infedeli vi apprestava sacrileghi sacrifici.

Appena l’uomo di Dio vi giunse, fece a pezzi l’idolo, rovesciò l’altare, sradicò i boschetti e dove era il tempio di Apollo eresse un Oratorio in onore di S. Martino e dove era l’altare sostituì una cappella che dedicò a S. Giovanni Battista.

Si rivolse poi alla gente che abitava lì intorno e con assidua predicazione la andava invitando alla fede.

L’antico nemico, però, non poté tollerare questa attività e non più occultamente o in sogno, ma con palesi apparizioni prese a disturbare la tranquillità del Padre. Con alte grida si lamentava della violenza che subiva e i suoi urli giungevano fino alle orecchie dei fratelli, pur senza vederne la figura”.













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