domenica 3 aprile 2016

Cardinal Müller: I cattolici non hanno motivi per celebrare Lutero

 
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Non c’è ragione per un cattolico per festeggiare la rivoluzione protestante che portò il monaco tedesco Martin Lutero a staccarsi dalla Chiesa e a spaccarla.
 
 
di Marco Tosatti (01-04-2016)
 
Non c’è nessuna ragione, per un cattolico, per celebrare l’inizio della Riforma protestante. Questa è l’opinione espressa dal Prefetto della Congregazione della Fede, il card. Gerhard Müller, in una lunga intervista-libro Informe sobre la Esperanza.
 
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I cattolici, ha detto il porporato “non hanno nessuna ragione per celebrare” l’inizio della Riforma.
Il 31 ottobre 1517 è la data, normalmente considerata l’inizio del movimento protestante; l’anniversario verrà celebrato con particolare solennità quest’anno.
 
“Noi cattolici non abbiamo nessuna ragione per celebrare il 31 ottobre 1517 la data che è considerata l’inizio della Riforma che avrebbe condotto alla rottura della cristianità occidentale”.
 
Fu allora che Martin Lutero rese pubbliche le sue 95 tesi, affisse alla porta della chiesa di Wittemberg. In esse non veniva proposta una separazione dalla Chiesa, ma le tesi ne furono certamente il punto di inizio.
 
Afferma il card. Müller:
 
“Se siamo convinti che la divina rivelazione è custodita intera e immutata nella Scrittura e nella Tradizione, nella dottrina della Fede, nei sacramenti, nella costituzione gerarchica della Chiesa per diritto divino, fondato sul sacramento dei sacri ordini, non possiamo accettare che esistano ragioni sufficienti per separarsi dalla Chiesa”.
 
È probabile che le sue affermazioni faranno rumore, dal momento che fra qualche mese verrà celebrato il primo mezzo millennio dalla Riforma. Fra l’altro, il Pontefice si recherà in Svezia a ottobre per una commemorazione ecumenica insieme con i rappresentanti della Federazione Luterana mondiale e altre confessioni cristiane.
 
Il cardinale ricorda che molti esponenti della Riforma definirono il papa come Anticristo per “giustificare la separazione” dalla Chiesa cattolica.
 
 
 
 
FONTE: lastampa.it
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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