sabato 13 febbraio 2016

Siamo in un regime: prendiamone atto


1984
 
di Stefano Fontana (13-02-2016)
 
Padre Livio viene processato dall’Ordine dei Giornalisti per avere espresso una convinzione religiosa: che alla nostra morte tutti saremo giudicati. Del resto, in Francia, se un sacerdote critica dall’ambone una legge dello Stato rischia da 3 a 6 mesi di carcere.
 
I farmacisti non possono più fare obiezione di coscienza per la contraccezione, pur sapendo che quella chimica può essere abortiva. Nelle istruzioni della pillola RU486 non ci sono più scritti i possibili effetti antiannidatori, ossia abortivi. In Inghilterra non si può far parte dell’ordine dei medici se non si sono fatte pratiche di aborto. L’obiezione di coscienza in caso di aborto è vietata in numerosi Paesi, perché si tratta – dicono – di fornire un servizio sanitario e se uno non se la sente allora non doveva fare il medico. I punti di interruzione volontaria della gravidanza (IVG) in proporzione agli aborti effettuati sono di più che non i Punti nascita in rapporto ai parti effettuati: è più facile abortire che partorire.
 
Se si afferma che l’omosessualità va curata, è difficile rimanere nell’ordine degli psicologi senza essere processati o radiati. I genitori non possono opporsi a corsi extracurricolari che vengano svolti al mattino. La nuova diseducazione sessuale di Stato è quindi obbligatoria e Arcigay e Arcilesbica vengono promossi ad educatori istituzionali dei nostri figli. Se viene approvata la legge Cirinnà verranno poi approvati anche il disegno di legge Scalfarotto e il Fedeli. Quest’ultimo prevede l’educazione obbligatoria al gender in tutte le scuole italiane ove diventerà prassi insegnare i vari orientamenti sessuali.
 
Lo Scalfarotto moltiplicherà i casi come quello di Padre Livio. Le Suore di Madre Teresa si rifiutano di affidare i bambini raccolti per strada a coppie omosessuali. Per quanto potranno farlo? I consultori cattolici che ancora non abbiano ceduto all’aborto, potranno continuare a dissuadere madri e padri, se l’aborto è ormai un diritto? Potremo in futuro opporci all’eutanasia di Stato praticata nei confronti dei nostri cari?
 
La dittatura del relativismo sta diventando una tragica realtà. A modo suo ha una ferrea logica. Se la ragione non è in grado di conoscere alcuna verità sulle relazioni umane, ma queste sono come gli individui le sentono, ogni desiderio diventa un diritto che lo Stato deve non solo proteggere ma anche promuovere. Se abortire è un diritto, la ragazza adolescente ha diritto a poter comperare in farmacia la pillola del giorno dopo come ha diritto ad accedere all’istruzione. E di conseguenza il farmacista ha il dovere di fornirgliela, come il medico di praticare l’aborto o l’insegnante di illustrare la relazione omosessuale allo stesso modo in cui parla di quella eterosessuale. Quando le cose sbagliate diventano diritti, la società si trasforma in un regime opprimente. Verrà negata ogni realtà e perfino le verità scientifiche non verranno ascoltate.
 
Ogni regime totalitario, come ci insegnava Orwell, vuole però anche conquistare la mente e il cuore dei suoi sudditi, in modo che non solo facciano come esso vuole ma anche lo facciano felici e convinti. Mette in atto quindi non solo lo spionaggio, la delazione, la punizione, ma anche l’ educazione: storie omosex in prima serata TV e Arcigay in cattedra.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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