E sull'origine del mondo: il Big bang "esige intervento creatore divino".
di Redazione | 27 Ottobre 2014
"Benedetto XVI, un grande Papa". Papa Francesco parla così del suo predecessore, intervenendo alla Casina Pio IV nei Giardini Vaticani in occasione dell'assemblea plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze, per l'inaugurazione di un busto in onore di Joseph Ratzinger. Un grande Papa per "la grande forza e penetrazione della sua intelligenza, per il suo rilevante contributo alla teologia, per il suo amore nei confronti della Chiesa e degli esseri umani, grande per la sua virtù e la sua religiosità".
ARTICOLI CORRELATI "Bastonano la famiglia da tutte le parti, mai era stata così attaccata", dice il Papa Parla B-XVI "Mentre cadeva il velo dal busto, un'emozione gioiosa si è fatta viva nella mia anima - confessa Jorge Mario Bergoglio - Questo busto rievoca agli occhi di tutti la persona e il volto del caro Papa Benedetto XVI. Rievoca anche il suo spirito: quello dei suoi insegnamenti, dei suoi esempi, delle sue opere, della sua devozione alla Chiesa, della sua attuale vita 'monastica'. Questo spirito, lungi dallo sgretolarsi con l'andare del tempo, apparirà di generazione in generazione sempre più grande e potente".
Francesco nel suo discorso ha inoltre ricordato come "il creazionismo e l'evoluzionismo sono compatibili, la teoria scientifica sull'origine dell'universo e degli esseri viventi non cancella l'intervento divino che ne è anzi la base". Il Pontefice infatti sottolinea come il Big-Bang, che oggi si pone all'origine del mondo, non contraddice l'intervento creatore divino, ma lo esige. L'evoluzione nella natura non contrasta con la nozione di creazione, perché - spiega il pontefice - l'evoluzione presuppone la creazione degli esseri che si evolvono".
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