lunedì 24 novembre 2025

Leone XIV e il Sinodo, purtroppo, fino al 2028



Grazie a Luis Badilla per questa analisi sulle decisioni di Leone XIV delle prossime mosse del Sinodo fino al 2028. "Nella Chiesa, tra i vescovi e nelle istanze diocesane, è subentrata una stanchezza che può avere solo una conseguenza pericolosa: percepire la sfida sulla sinodalità come un qualcosa di burocratico talmente ripetitivo da non prendere sul serio, o peggio, fare finta che interessa. Cresce il disappunto per una sorta di burocrazia sinodale che si è andata creando in numerose diocesi dove una specie di casta di fedeli vive in un ambiente di convegni, libri e conferenze e viaggi “sinodali”, spesso a sostegno del vescovo, il quale intanto però “delega” a élite a lui vicine l’esercizio di questa singolare sinodalità, cioè far credere che i laici partecipano al governo pastorale".



24 novembre 2025

Luis Badilla,

Papa Leone XIV in linea con la realizzazione dell’Assemblea ecclesiale mondiale (2028) crea due nuovi Gruppi di studio. La Chiesa si prepara per entrare nel terzo semestre della Terza fase sinodale.

Papa Leone XIV non ha detto nulla dal giorno della sua elezione ma, a questo punto, dopo la pubblicazione, martedì 17 scorso, dei Rapporti intermedi dei Gruppi di studi creati alla fine del Sinodo dei Vescovi sulla sinodalità, non c’è dubbio che l’Assemblea ecclesiale mondiale di ottobre 2028 si farà. Che sia così lo conferma la Segretaria generale del Sinodo che sottolinea che a questi Gruppi di studio, istituiti nel 2024, Papa Prevost ne ha aggiunto altri due: uno che si sta occupando della "liturgia in prospettiva sinodale", l'altro che lavora sullo "Statuto delle Conferenze episcopali, Assemblee ecclesiali e Concili particolari".

Tutti questi Gruppi, in totale 14, dovrebbero consegnare un altro Rapporto, per volere di Papa Leone, entro la fine del 2025. L’insieme di questi testi, frutto del lavoro degli studiosi iniziato nel 2024 e anche prima, sono il nerbo del cammino o percorso sinodale verso l’Assemblea del 2028. Secondo il card. Grech, Segretario generale del Sinodo, questa “Terza fase” dopo le Sessioni del 2023 e 2024, completa e perfeziona l’impegno pastorale sinodale.

Le riflessioni e gli studi sulla sinodalità della Chiesa quindi continuano. Su un nuovo Sinodo su altri temi fondamentali per il futuro se ne parlerà dopo. Quando? Non si sa.

Perciò nel 2028, si può ritenere ragionevole, si chiuderà un cammino insolito per la Chiesa, lungo otto anni, dedicati alla questione sinodalità. Così le cose, la Chiesa oggi si trova sostanzialmente alla fine del secondo semestre di preparazione dell’Assemblea ecclesiale 2028, articolata in sei tappe fino ad ottobre 2028. Le diocesi dovrebbero essere attive e mobilitate seguendo gli orientamenti per il lavoro di questi semestri programmati per l’attuazione delle conclusioni del sinodo.

Al riguardo il primo dubbio o perplessità è questa domanda: gli ordinari diocesani in giro per il mondo sono sufficientemente e adeguatamente informati di queste sfide al punto di essere pienamente consapevoli del compito pastorale che ciò comporta da oggi al mese d’ottobre 2028? I parroci, e soprattutto i fedeli, sanno in quale processo si trova la Chiesa e come si deve arrivare al 2028?

Da conversazioni nostre con diversi vescovi in queste settimane, in particolare dell’America Latina e dell’Europa, sembrerebbe proprio di no. Della terza fase sinodale alcuni non sembravano averne piena consapevolezza. Ad ogni modo, a prescindere, questi 14 Rapporti entrano a far parte di un patrimonio di testi sinodali abbondantissimo e si aggiungono ai precedenti di poco tempo fa sulle “Tracce della fase attuativa” del Sinodo chiuso oltre un anno fa.

Su questo lungo percorso, Papa Leone XIV non ha ancora parlato e ovviamente non ha offerto nessun orientamento seppure il Sinodo dei Vescovi e la Sinodalità siano stati argomenti affrontati da lui in pubblico almeno sei volte, anche nella lunga intervista apparsa nel libro della giornalista americana Elise Anne Allen, “Leone XIV, Cittadino del mondo, missionario del XXI secolo”, in libreria in Italia a marzo del prossimo anno. Papa Leone, pochi giorni fa ai vescovi italiani riuniti ad Assisi, ha parlato sempre del “cammino sinodale” nonché della collegialità episcopale, ma senza fare mai riferimento all’Assemblea ecclesiale del 2028.

Per ora tutto è affidato alla Segreteria generale del Sinodo dei Vescovi che sulla questione è diventata una sorta di “fabbrica di documenti”. Questo fenomeno non si era visto neanche durante lo svolgimento del Concilio Ecumenico Vaticano II. Per verificare questa curiosa realtà basta navigare nel sito ufficiale “synod.va” (Processo sinodale). È impressionante la quantità di testi in circolazione, la farraginosità dei calendari e percorsi, l’abbondanza di concetti e nuove definizioni, spesso con reinterpretazioni semantiche interminabili e nuove declinazioni che poi potrebbero finire, dopo il 2028, nella convocazione di un ennesimo incontro.

Un noto teologo americano, analista mite ma perspicace, su questo lunghissimo percorso accompagnato da tanti documenti si domanda: ma con tutto questo non si corre il rischio di dare vita alla percezione di una specie di magistero parallelo?

Il Rapporto intermedio N° 9, che vale la pena di leggere con calma, intitolato "Criteri teologici e metodologici sinodali per il discernimento condiviso di questioni dottrinali, pastorali ed etiche controverse" è un esempio perentorio di quanto la "sinodalità burocratica" si sia attorcigliata in un linguaggio banale, incomprensibile e infecondo.

A tutte queste domande precedenti noi ne aggiungiamo altre, come per esempio: ma a quale scopo e con quali risorse del Popolo di Dio si tiene in piedi la burocrazia sulla sinodalità, oppure, quanto costano e a cosa servono esperti, consulenti e divulgatori della sinodalità?

Purtroppo è proprio così: la Terza fase del cammino sinodale è confusa e sterile e appare come un desiderio di autoperpetuarsi.

Nella Chiesa, tra i vescovi e nelle istanze diocesane, è subentrata una stanchezza che può avere solo una conseguenza pericolosa: percepire la sfida sulla sinodalità come un qualcosa di burocratico talmente ripetitivo da non prendere sul serio, o peggio, fare finta che interessa. Cresce il disappunto per una sorta di burocrazia sinodale che si è andata creando in numerose diocesi dove una specie di casta di fedeli vive in un ambiente di convegni, libri e conferenze e viaggi “sinodali”, spesso a sostegno del vescovo, il quale intanto però “delega” a élite a lui vicine l’esercizio di questa singolare sinodalità, cioè far credere che i laici partecipano al governo pastorale.

Pubblicati i “Rapporti intermedi” del Sinodo sulla sinodalità creati da Papa Francesco. Questi testi evidenziano e confermano la volontà del Papa: fare l'Assemblea ecclesiale mondiale del 2028.

Lo scorso martedì 17 novembre la Segreteria Generale del Sinodo pubblicò i Rapporti intermedi dei dieci Gruppi di Studio, insieme a quelli della Commissione canonistica e della Commissione SECAM sulla Poligamia. Ovviamente si tratta di nuova documentazione legata direttamente al Sinodo sulla sinodalità chiuso nell'ottobre dell'anno scorso. Di queste pubblicazioni si era parlato abbondantemente.

Il percorso di questi Gruppi

- Sono stati istituiti da Papa Francesco nella fase finale della Seconda sessione del Sinodo chiuso alla fine d'ottobre del 2024. L'intenzione era quella di approfondire diverse questioni piuttosto complesse e delicate e naturalmente non era possibile risolvere in qualche settimana.

- Questi Gruppi avrebbero dovuto consegnare le loro conclusioni entro la fine del mese di giugno 2025.

- L'aggravarsi della malattia di Francesco, poi il suo decesso, il periodo di Sede vacante prima dell'elezione di un nuovo Vescovo di Roma, obbligarono a cambiare i programmi previsti.

- Papa Leone XIV, nel luglio scorso, ha deciso di prolungare la data di consegna al prossimo 31 dicembre 2025. Inoltre ha chiesto di formare altri due Gruppi specifici: uno sulla liturgia in prospettiva sinodale e un altro sullo Statuto delle Conferenze episcopali, Assemblee ecclesiali e Concili particolari.

La Nota della Segretaria del Sinodo precisa ulteriormente:

“La diffusione di questi Rapporti intermedi si rende opportuna perché - si legge in un Comunicato diffuso dalla Sala stampa vaticana - dopo quelli pubblicati all’inizio della Seconda Sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (2 ottobre 2024), scrive il Cardinale Mario Grech nella nota di accompagnamento, “perché il lavoro dei Gruppi, data la ricchezza e la complessità di molte delle tematiche loro affidate, sta richiedendo un tempo superiore a quello originariamente preventivato. Ad ogni modo, alcuni Gruppi sono in procinto di concludere il loro lavoro, gli altri proseguiranno ancora nei prossimi mesi”.

"I documenti qui presentati — redatti tra l’estate e l’autunno di quest’anno — restituiscono lo stato di avanzamento dei lavori, mettendo in luce sia il metodo sinodale che li anima, sia i passi concreti per attuarlo: ascolto reciproco, analisi dei numerosi contributi pervenuti, dialogo con gli Episcopati locali, confronto tra competenze diverse e ricerca condivisa dei passi da compiere nella docilità allo Spirito Santo. La loro diffusione intende favorire una più ampia conoscenza di questa parte del processo di attuazione del Sinodo. Ad essi si aggiunge una breve presentazione (contenente il mandato e i nominativi) del Gruppo sulla Liturgia, recentemente istituito, e che ha iniziato i suoi lavori a fine luglio 2025. Invece, nessun rapporto è pubblicato per il Gruppo sulle Conferenze episcopali, Assemblee ecclesiali e Concili particolari la cui costituzione è in fase di avvio."

I Rapporti intermedi sono pubblicati in Italiano e in Inglese. In ogni rapporto viene indicato la lingua originale.

Per contestualizzare la nascita e lo sviluppo di questi Gruppi di studi


I dieci Gruppi di Studio sono frutto della Prima Sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi durante la quale erano emerse una serie di questioni rilevanti concernenti la vita e la missione della Chiesa in prospettiva sinodale. Su queste questioni, l’Assemblea aveva raggiunto un consenso consistente ma per la loro materia esigevano di essere trattate a livello della Chiesa intera e affrontate con uno studio approfondito. Pertanto, nel marzo 2024, Papa Francesco decise di istituire questi dieci Gruppi di Studio con un suo Chirografo sulla collaborazione tra i Dicasteri della Curia Romana e la Segreteria Generale del Sinodo e una sua Lettera al cardinale Mario Grech. Ad essi venivano affiancati i lavori della Commissione canonistica e quelli, su esplicita richiesta del SECAM, della Commissione sulla Poligamia.

Ultimamente, seguendo le richieste presenti nel Documento Finale della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, Papa Leone XIV ha aggiunto altri due nuovi gruppi: quello su La liturgia in prospettiva sinodale (DF, 27) e quello su Lo statuto delle Conferenze episcopali, delle Assemblee ecclesiali e dei Concili particolari (DF, 124- 129).

I Gruppi di Studio erano stati chiamati a consegnare al Santo Padre il frutto della loro riflessione entro la fine del mese di giugno 2025. Con la morte di Papa Francesco, l’elezione di Papa Leone XIV e la necessità di alcuni Gruppi di disporre di maggior tempo, Papa Leone XIV, nel luglio scorso, ha deciso di prolungare la data di consegna, chiedendo che i rapporti finali gli fossero consegnati, nella misura del possibile, il prossimo 31 dicembre 2025.

I Rapporti intermedi online


----------


(1) Alcuni aspetti delle relazioni tra Chiese orientali cattoliche e Chiesa latina.
Rapporto intermedio del Gruppo di Studio 1 (Testo originale: italiano)
LINK
(2) L’ascolto del grido dei poveri e della terra.
Rapporto intermedio del Gruppo di Studio 2 (Testo originale: inglese)
LINK
(3) La missione nell’ambiente digitale
Rapporto intermedio del Gruppo di Studio 3 (Testo originale: inglese)
LINK
(4) Fundamentalis Institutionis Sacerdotalis in prospettiva sinodale missionaria
Rapporto intermedio del Gruppo di Studio 4 (Testo originale: italiano)
LINK
(5) Alcune questioni teologiche e canonistiche intorno a specifiche forme ministeriali
Rapporto intermedio del Gruppo di Studio 5 (Testo originale: italiano)
LINK
(6) La revisione, in prospettiva sinodale e missionaria, dei documenti sulle relazioni fra Vescovi, Vita Consacrata, Aggregazioni Ecclesiali
Rapporto intermedio del Gruppo di Studio 6 (Testo originale: italiano)
LINK
(7) Alcuni aspetti della figura e del ministero del Vescovo (in particolare: criteri di selezione dei candidati all’episcopato, funzione giudiziale del Vescovo, natura e svolgimento delle visite ad limina Apostolorum) in prospettiva sinodale missionaria
Rapporto intermedio del Gruppo di Studio 7 (Testo originale: italiano)
LINK
(8) Il ruolo dei Rappresentanti pontifici in prospettiva sinodale missionaria
Rapporto intermedio del Gruppo di Studio 8 (Testo originale: inglese)
LINK
(9) Criteri teologici e metodologici sinodali per il discernimento condiviso di questioni dottrinali, pastorali ed etiche controverse
Rapporto intermedio del Gruppo di Studio 9 (Testo originale: italiano)
LINK
(10) La recezione dei frutti del cammino ecumenico nelle prassi ecclesiali
Rapporto intermedio del Gruppo di Studio 10 (Testo originale: inglese)
LINK
Commissione Canonistica
Rapporto intermedio (Testo originale: italiano)
LINK
 SECAM – Sfide Pastorali sulla poligamia
Rapporto intermedio (Testo originale: inglese)
LINK
La liturgia in prospettiva sinodale (Gruppo di studio voluto da Papa Leone XIV)
LINK
Lo Statuto delle Conferenze episcopali, Assemblee ecclesiali e Concili particolari (Gruppo di studio voluto da Papa Leone XIV)
Fino ad oggi (17.11.2025), nessun rapporto è pubblicato per il Gruppo.
LINK





Nessun commento:

Posta un commento