martedì 18 febbraio 2025

Chiesa, Apostolica e poi “Romana” o “Diocesana”?




Qui l'indice degli articoli sulla sinodalità. Lettura significativa: Conciliarità, Sinodalità. Come cambia la Chiesa? 



 18 febbraio 2025

Il 15 febbraio 2022, è entrato in vigore il “motu proprio” Competentias quasdam decernere [qui], con il quale Papa Francesco trasferisce ai vescovi locali competenze finora assegnate dal Codice di Diritto Canonico alla Santa Sede. D’ora in poi, infatti, gli ordinari diocesani potranno istituire Seminari, decidere in materia di formazione del clero, pubblicare Catechismi e intervenire in tanti altri settori. In tutti questi casi, non sarà più necessario attendere l’approvazione della Santa Sede, ma basterà solamente una “conferma”, quasi una semplice presa d’atto. Secondo la Santa Sede questo decentramento risponde allo spirito dell’Esortazione apostolica “Evangelii Gaudium”, e vuole favorire lo sviluppo di azioni pastorali più prossime alle realtà e ai bisogni delle chiese locali.
 
Considerata la delicatezza delle competenze trasferite ai vescovi diocesani, molto diversi tra loro in quanto a sensibilità e orientamenti pastorali, anche su questioni cruciali, c'è da chiedersi se il recente “motu proprio” non metta ulteriormente a rischio l’unità della Chiesa cattolica, già profondamente lacerata e divisa (vedi sinodo della Chiesa tedesca). È la fine dell’unità del Cattolicesimo? Nasceranno tanti cattolicesimi locali con a capo i loro rispettivi "pontefici" tutt'altro che sommi? Il senso di smarrimento aumenta.

Non sfugge l'analogia con quanto accaduto nelle Confessioni cristiane protestanti e la drammatica frammentazione dottrinale e di prassi, con evidente snaturamento della vita spirituale.






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