giovedì 27 febbraio 2025

Il Cardinale Müller a Napoli: «Ingiusto sopprimere le messe in latino»




Conferenza del Card. Gerhard Ludwig Müller dedicata al tema del ritorno della Tradizione.
QUI l'intervista a Roma, da leggere tutta.






27 febbraio 2025

AGI card. Muller, non giusto sopprimere messa con rito antico: Napoli, 23 feb. 

"Sulla celebrazione della Messa in latino da parte dei Vescovi occorre maggiore liberalita'. Non si tratta di sopprimere i sacramenti, ma di aprirli alla gente". 

Cosi' il cardinale Gerhard Muller, parlando con l'AGI a Napoli, dove ha tenuto una affollata conferenza in un albergo del centro sul tema 'Nessuna novita' e' possibile senza la Tradizione' su invito dei gruppi di fedeli che partecipano alla Messa in rito antico. 

"Ricevere i sacramenti e celebrarli - ha aggiunto l'ex prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede - è più importante che unificare i riti della Chiesa, che sono più di 20. I fedeli del rito antico non esprimono una distanza o una separazione dalla Chiesa, e vescovi e sacerdoti debbono concentrarsi sul fatto che la gente venga in chiesa piuttosto che su un'unica forma del rito latino, quella ordinaria. Papa Benedetto XVI aveva trovato una ottima soluzione, parlando di una forma 'extraordinaria' del rito romano". "Non è giusto per un pastore sopprimere la Messa in rito antico perchè ci si vuole presentare come esecutori di un ordine che viene dall' alto. L'obbedienza e la disciplina hanno per scopo la purezza della chiesa, non l'uniformità. La chiesa non è una caserma con obbedienza militare, ha una dimensione spirituale. L'unificazione dei riti non favorisce la vita religiosa e sopprimere un'attività religiosa non è nello spirito cattolico", conclude Muller. 

Nella Diocesi di Napoli dal maggio scorso sono state soppresse, con un decreto dell' arcivescovo Domenico Battaglia, quasi tutte le Messe celebrate in latino con il rito antico, che erano frequentate da centinaia di fedeli. (AGI)

InfoVaticana - Redazione: Cardinale Muller: “Che Dio conceda alla Chiesa buoni pastori secondo il Cuore di Gesù: «... In questo momento non si tratta di giochi di potere, raccomandazioni personali e gare tra candidati, ma di riflettere sull'essenza del ministero di Pietro che Cristo ha dato alla sua Chiesa. (...) L'unità della Chiesa risiede nella verità rivelata e non deve essere danneggiata in una guerra di trincea politico-ideologica (conservatori/progressisti). Paolo scrive ai Corinzi: «Mi è stato riferito che tra voi ci sono lotte e discordie: voglio dire che ognuno di voi dice una cosa diversa: io sono di Paolo; io di Apollo; io di Cefa/Pietro; io di Cristo: è forse diviso Cristo?». (1 Cor 1, 11s). Quindi non incrociamo le dita per uno dei nostri candidati preferiti (come in una competizione per un premio effimero) e non facciamo politica personale basandoci sugli oroscopi di giornalisti e politici completamente estranei alla Chiesa che non vedono nel Vaticano altro che un fattore di potere nella scena politica mondiale. (...) Ed è importante riflettere non in termini di potere umano, ma spirituale e teologico sul ministero pastorale universale che Gesù ha affidato a San Pietro e ai suoi successori nella sua cattedra romana”.





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