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Marco Tosatti 2 Settembre 2024
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo articolo di Investigatore Biblico, a cui va il nostro grazie. Buona lettura e condivisione.
Postato il 31/08/2024 di Investigatore Biblico
Indizio n. 212: “CLAMOROSO: ho scoperto qual è stato il criterio della nuova disastrosa (ed errata) traduzione del Padre Nostro e di tutta la Bibbia CEI 2008. Con una domanda al Cardinal Giuseppe Betori.”
di Investigatore Biblico
Siamo arrivati a bomba. Dopo anni di ricerche bibliche, dopo anni passati a confutare la traduzione della nuova Bibbia CEI 2008, dopo 212 Indizi, ho finalmente scoperto qual è stato il criterio della nuova traduzione (errata) del Padre Nostro firmata CEI 2008 e di tutto il testo in generale. Ebbene sì carissimi lettori. Dopo questo brevissimo articolo non sarete più gli stessi. E neanche io sarò più lo stesso, perché ho finalmente trovato il “movente” di una traduzione che (non solo ai miei occhi ma agli occhi di tanti ormai) è semplicemente disastrosa, piena zeppa di errori, e di omissioni.
Volete conoscere questo movente?
Sarà forse il ritrovamento di un antichissimo “rotolo” rimasto nascosto per secoli e che dice che la vera traduzione del Padre Nostro è “non abbandonrci alla tentazione”? Sarà magari che esiste un genio “grecista” che conosce i meandri delle lingue antiche in modo capillare così da scoprire che fino ad oggi abbiamo pregato male il Padre Nostro? (a proposito vi rimando al mio vecchio articolo sulla errata traduzione della preghiera insegnata da Gesù Indizio n.7 Bibbia CEI 2008: “La nuova errata traduzione del Padre Nostro in Matteo 6,13a” di INVESTIGATORE BIBLICO – Investigatore Biblico (wordpress.com)).
Niente di tutto ciò. Purtroppo.
La sospirata risposta sta nella “presentazione” della nuova Bibbia CEI 2008 a cura del Cardinale Giuseppe Betori, allora segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, trasmessa dalla Rai dal 5 all’11 Ottobre 2008. Vi invito a leggere il link del discorso qui (La nuova traduzione italiana 2008 della Bibbia a cura della CEI, di mons. Giuseppe Betori (gliscritti.it)).
Stiamo parlando di una autorità ecclesiastica di alto livello. Essere segretario generale della Cei non è una carica qualsiasi, come sicuramente ben sapete.
Ebbene, cosa dice il Cardinal Betori in questo discorso? Se andate nel link sopra riportato, al paragrafo 5, potrete avere la risposta, in riferimento alla nuova traduzione del Padre Nostro. Il Cardinale esordisce esattamente così:
Quindi il Padre Nostro, è stato cambiato per venire “incontro al desiderio di molti”. Avete capito bene. Il motivo del cambiamento del Padre Nostro è stato il venire incontro al desiderio di molti. Chi sarebbero questi “molti” che hanno espresso il desiderio di cambiare il Padre Nostro, non ci è dato saperlo. Saranno forse una lobby? Sono stati un gruppo di hippy? Oppure l’associazione mondiale vattelappesca? Dei traduttori biblici? Mah!
Mi permetto di rivolgere una domanda al Cardinale Betori:
Eminentissimo Cardinale, mi rivolgo umilmente a Lei per avere una risposta che sia esaustiva per la mia anima e per tante anime che la pensano come me. Per me è una questione di vita o di morte sapere con quale criterio è stato tradotto il Padre Nostro e tutto il resto della Bibbia.
Potrebbe indicarmi chi sono questi “molti” che hanno espresso il “desiderio” di cambiare la preghiera bimillenaria della Chiesa del Padre Nostro (oltretutto commettendo un errore di traduzione gravissimo – e non lo dico solamente io ma ci sono fior di grecisti che la pensano come me)?
Potrebbe dire a questo povero biblista come me quali sarebbero state le “difficoltà” del “non ci indurre in tentazione”, sapendo che Gesù Cristo stesso è stato condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato da satana (Mt 4,1-11)?
Attenderò una risposta, perché per me è di vitale importanza, trattandosi della Parola di Dio e non di un libro qualunque.
Sapere che il Padre Nostro è stato mal tradotto (storpiato) per venire incontro al “desiderio di molti” (e non si capisce neppure chi siano) mi rattrista moltissimo, mi ferisce come cristiano, come battezzato, come Sacerdote.
Chiedo pubblicamente a qualunque autorità ecclesiastica competente di dare una risposta esaustiva a questa domanda, altrimenti si ritorni immediatamente al “non ci indurre in tentazione”. Perchè il cambiamento di questa vitale preghiera, insegnata da Gesù stesso, oltre che essere un errore di traduzione, è anche un’offesa all’intelligenza umana.
Cambiare il Padre Nostro per il “prurito di molti”, mi sembra grottesco, e surreale.
Non si scherza con la coscienza dei fedeli, e tantomeno con la Parola di Dio.
A me da l’impressione, che di questi tempi, tante scelte all’interno della Chiesa siano state fatte per il “desiderio di molti”, e non per seguire la Volontà di Dio.
Siamo arrivati a bomba. Dopo anni di ricerche bibliche, dopo anni passati a confutare la traduzione della nuova Bibbia CEI 2008, dopo 212 Indizi, ho finalmente scoperto qual è stato il criterio della nuova traduzione (errata) del Padre Nostro firmata CEI 2008 e di tutto il testo in generale. Ebbene sì carissimi lettori. Dopo questo brevissimo articolo non sarete più gli stessi. E neanche io sarò più lo stesso, perché ho finalmente trovato il “movente” di una traduzione che (non solo ai miei occhi ma agli occhi di tanti ormai) è semplicemente disastrosa, piena zeppa di errori, e di omissioni.
Volete conoscere questo movente?
Sarà forse il ritrovamento di un antichissimo “rotolo” rimasto nascosto per secoli e che dice che la vera traduzione del Padre Nostro è “non abbandonrci alla tentazione”? Sarà magari che esiste un genio “grecista” che conosce i meandri delle lingue antiche in modo capillare così da scoprire che fino ad oggi abbiamo pregato male il Padre Nostro? (a proposito vi rimando al mio vecchio articolo sulla errata traduzione della preghiera insegnata da Gesù Indizio n.7 Bibbia CEI 2008: “La nuova errata traduzione del Padre Nostro in Matteo 6,13a” di INVESTIGATORE BIBLICO – Investigatore Biblico (wordpress.com)).
Niente di tutto ciò. Purtroppo.
La sospirata risposta sta nella “presentazione” della nuova Bibbia CEI 2008 a cura del Cardinale Giuseppe Betori, allora segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, trasmessa dalla Rai dal 5 all’11 Ottobre 2008. Vi invito a leggere il link del discorso qui (La nuova traduzione italiana 2008 della Bibbia a cura della CEI, di mons. Giuseppe Betori (gliscritti.it)).
Stiamo parlando di una autorità ecclesiastica di alto livello. Essere segretario generale della Cei non è una carica qualsiasi, come sicuramente ben sapete.
Ebbene, cosa dice il Cardinal Betori in questo discorso? Se andate nel link sopra riportato, al paragrafo 5, potrete avere la risposta, in riferimento alla nuova traduzione del Padre Nostro. Il Cardinale esordisce esattamente così:
“Venendo incontro al desiderio di molti si è voluto superare le difficoltà dell’attuale «non indurci in tentazione»…” (il resto potete leggerlo e commentarlo da voi stessi).
Quindi il Padre Nostro, è stato cambiato per venire “incontro al desiderio di molti”. Avete capito bene. Il motivo del cambiamento del Padre Nostro è stato il venire incontro al desiderio di molti. Chi sarebbero questi “molti” che hanno espresso il desiderio di cambiare il Padre Nostro, non ci è dato saperlo. Saranno forse una lobby? Sono stati un gruppo di hippy? Oppure l’associazione mondiale vattelappesca? Dei traduttori biblici? Mah!
Mi permetto di rivolgere una domanda al Cardinale Betori:
Eminentissimo Cardinale, mi rivolgo umilmente a Lei per avere una risposta che sia esaustiva per la mia anima e per tante anime che la pensano come me. Per me è una questione di vita o di morte sapere con quale criterio è stato tradotto il Padre Nostro e tutto il resto della Bibbia.
Potrebbe indicarmi chi sono questi “molti” che hanno espresso il “desiderio” di cambiare la preghiera bimillenaria della Chiesa del Padre Nostro (oltretutto commettendo un errore di traduzione gravissimo – e non lo dico solamente io ma ci sono fior di grecisti che la pensano come me)?
Potrebbe dire a questo povero biblista come me quali sarebbero state le “difficoltà” del “non ci indurre in tentazione”, sapendo che Gesù Cristo stesso è stato condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato da satana (Mt 4,1-11)?
Attenderò una risposta, perché per me è di vitale importanza, trattandosi della Parola di Dio e non di un libro qualunque.
Sapere che il Padre Nostro è stato mal tradotto (storpiato) per venire incontro al “desiderio di molti” (e non si capisce neppure chi siano) mi rattrista moltissimo, mi ferisce come cristiano, come battezzato, come Sacerdote.
Chiedo pubblicamente a qualunque autorità ecclesiastica competente di dare una risposta esaustiva a questa domanda, altrimenti si ritorni immediatamente al “non ci indurre in tentazione”. Perchè il cambiamento di questa vitale preghiera, insegnata da Gesù stesso, oltre che essere un errore di traduzione, è anche un’offesa all’intelligenza umana.
Cambiare il Padre Nostro per il “prurito di molti”, mi sembra grottesco, e surreale.
Non si scherza con la coscienza dei fedeli, e tantomeno con la Parola di Dio.
A me da l’impressione, che di questi tempi, tante scelte all’interno della Chiesa siano state fatte per il “desiderio di molti”, e non per seguire la Volontà di Dio.
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