27 settembre 2024
Il caso del Salmo 109,6”
INVESTIGATORE BIBLICO, 6-9-24
E’ inutile girarci attorno. Se per molti versi la Bibbia Cei 74 resta la traduzione “meno peggio”, in certi casi devo ammettere che gli errori compiuti in essa sono alla pari della Cei 2008. Credo che il problema sia stata proprio la mentalità post-conciliare. Il Concilio Vaticano II non c’entra nulla. Ma è la deriva post-conciliare il problema. Tutte le filosofie e le ideologie che sono nate da una cattiva ed errata interpretazione del Vaticano II. Un esempio per tutti: la mentalità abbastanza diffusa che il demonio non esiste. Che è solo un simbolo. Ma che non esiste come persona. Questa mentalità, questa ideologia, si è fatta spazio da una errata interpretazione della teologia del Concilio Vaticano II. Dire che il diavolo non esiste, è una eresia. Che il Concilio non ha mai pronunciato. Il caso del Salmo 109,6 che analizzeremo oggi, è proprio un esempio di questa “nouvelle theologie” marcatasi ampiamente negli ultimi decenni.
Faccio notare che anche la Nuova Vulgata (traduzione latina completata nel 1979) in questo caso ha commesso un errore, ed anche la traduzione del Ricciotti (che è del 1940) come vedremo, in questo caso ha commesso un errore di traduzione.
Andiamo subito a vederlo.
CEI 1974: “Suscita un empio contro di lui, e un accusatore stia alla sua destra” (Sal 109,6)
CEI 2008: “Suscita un malvagio contro di lui, e un accusatore stia alla sua destra” (Sal 109,6)
Nuova Vulgata: “Constitue super eum peccatorem,
et adversarius stet a dextris eius” (Sal 109,6)
Ricciotti: “Metti al disopra di lui, [del mio avversario], un empio, e un accusatore stia alla sua destra!” (Sal 109,6)
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Vulgata: “Constitue super eum peccatorem,
et diabolus stet a dextris ejus » (Sal 109,6)
Martini: «Soggetta colui al peccatore, e il diavolo gli stia alla destra” (Sal 109,6)
La Bibbia LXX (traduzione greca vetero testamentaria), utilizza il termine “diabolos”, quindi “il diavolo”.
Il testo ebraico riporta il termine “satan”, facilmente comprensibile questa volta.
Quindi abbiamo: la CEI 74, CEI 2008, la Nuova Vulgatae la Bibbia Ricciotti che traducono con “un accusatore”. Mentre Vulgata, Martini la LXX e il Testo Masoretico traducono con “diavolo o satana”.
Naturalmente va detto che la Bibbia LXX e il Testo Masoretico sono quelli che fanno più testo, essendo i testi originali greco ed ebraico. Le altre rimangono tutte traduzioni, occorre capire quale traduzione è la più attinente ai testi originali.
Il Samo 109 è un Salmo imprecatorio. Il Salmista augura al suo nemico (considerato un cattivo, un empio) che il diavolo (o satana) stia alla sua destra. E’ vero che il demonio nella Scrittura è chiamato anche “l’accusatore”. Ma le traduzioni che utilizzano il termine “accusatore” avrebbero dovuto tradurre “l’accusatore”, intendendo il diavolo, accusatore per eccellenza, e non “un accusatore” qualsiasi.
In realtà il testo ebraico traduce con “satana” , quindi si capisce chi sia e la LXX traduce con “il diavolo” e non “un diavolo” (che non cambierebbe comunque il senso). La Vulgata traduce con “il diavolo” e così anche la Bibbia Martini. Insomma, si capisce chi è. Se si traduce con “un accusatore” può sembrare una persona qualsiasi, mentre il Salmista intendeva proprio il demonio.
Ecco. La differenza può essere sottile, ma a parer mio è sostanziale, perché nel Salmo si parla di demonio e le neo traduzioni lo hanno cancellato.
Spero di essere stato comprensibile.
In sintesi torno sulla mia richiesta: sia utilizzata nuovamente la Vulgata di San Girolamo. Quella traduzione è un dono preziosissimo che non possiamo perdere. In modo più assoluto.
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