lunedì 30 dicembre 2013

Dio ci guardi dall'aver paura...



In occasione della Festa della Sacra Famiglia riportiamo di seguito un ampio stralcio dell’omelia pronunciata oggi, 29/12/2013, dal Card. Carlo Caffarra Arcivescovo di Bologna


…vi dicevo all’inizio che questa pagina evangelica ci fa capire quale è la condizione della famiglia anche oggi.

 Essa si trova ad essere il terreno di scontro fra il potere di questo mondo e la voce di Dio.

 E dove avviene questo scontro? In primo luogo nel cuore, nella coscienza di ogni uomo e di ogni donna. E’ in essa che la voce di Dio risuona; è nel cuore che il divino progetto di Dio sul matrimonio e la famiglia è scritto. Ma dall’altra parte potenti lobbies in possesso non raramente dei mezzi della produzione del consenso, cercano di distogliere gli uomini e le donne dall’ascoltare la voce di Dio che parla nella loro coscienza; dal leggere quella legge divina che è scritta nel cuore umano. (…)

Ma lo scontro non avviene solo nell’intimo dei cuori e delle coscienze. Avviene sul piano anche pubblico, nei luoghi della deliberazione e della decisione legislativa e giurisprudenziale; come ideologia, come programma di azione e formazione del comportamento; come delegittimazione pubblica di ogni forma di dissenso da quella ideologia.
 
   Cari fratelli e sorelle, carissimi sposi e genitori, in che modo Giuseppe ha difeso la sua famiglia? Ponendosi semplicemente in obbedienza al progetto di Dio. Non aveva altro strumento.
 
            Ed oggi cari amici? «La Chiesa, seguendo Cristo, cerca la verità, che non sempre coincide con l’opinione della maggioranza. Ascolta la coscienza e non il potere ed in questo difende i poveri e i disprezzati» [b. Giovanni Paolo II, Es. Ap. Familiaris consortio 5].

 Questa, cari fratelli e sorelle, è la vostra forza: la docilità alla voce di Dio che risuona nella vostra coscienza. In che modo risuona? Donandovi la luce di alcune evidenze originarie. Mi piace semplicemente enunciarle.

 La prima: il matrimonio avviene fra un uomo con una donna.

La seconda: il bambino ha diritto ad un uomo ed ad una donna che siano suo padre e sua madre; e quindi non possono essere sostituiti da due adulti dello stesso sesso che non sono, ma “fanno” da padre e da madre.

 Preghiamo, specialmente oggi, perché il Signore ci custodisca sempre nella rettitudine delle nostre coscienze; perché non si attenui mai in noi la sana sensibilità di fronte al bene o al male. E Dio ci guardi dall’aver paura dai decreti o leggi emanate a seconda del trend della moda. (…)
 
 
 
 
 
 
 
 

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