31 AGO 2022
Stanno insistendo. Mangiare insetti e vermi è altamente consigliabile. Per la salvezza dell’ambiente e dell’umanità. Questa volta la notizia riguarda alcuni scienziati che sarebbero riusciti a trasformare i vermi della farina in una gustosa proteina dal “sapore simile alla carne” e che potrebbe essere utilizzata per fare “hamburger di vermi” e “salvare il pianeta”.
L’articolo del Guardian ammette che “le persone in Europa e in Nord America sono generalmente più schizzinose nel mangiare insetti” rispetto ad altre popolazioni, ma c’è la fondata speranza che un nuovo metodo di “bollire i vermi della farina con lo zucchero” potrà donarci un “aroma simile alla carne”.
Un articolo del New York Post riguardante lo stesso studio cerca di incoraggiare il consumo di vermi: “Queste creature in effetti sono un’ottima fonte di nutrienti di cui il nostro corpo ha bisogno, e hanno dimostrato di ridurre il colesterolo e le infiammazione migliorando i ritmi cardiaci”.
Come siano stati ottenuti questi dati non è chiaro. Qualche umano non particolarmente schizzinoso si è forse sottoposto a una dieta a base di vermi per mesi e a anni?
Uno degli scienziati sudcoreani che hanno cucinato vermi della farina e larve di coleottero con lo zucchero (trattasi del dottor Hee Cho, capo progetto dell’Università di Wonkwang), ha spiegato: “Mangiare insetti è diventato interessante a causa del costo crescente delle proteine animali, nonché dei problemi ambientali associati”.
In ballo ci sono, come sempre, i problemi della sovrappopolazione e del cambiamento climatico. Si vogliono limitare le emissioni delle mucche: di qui l’idea di abolire la carne bovina dalla dieta.
“Gli insetti sono una fonte di cibo nutriente e salutare con elevate quantità di acidi grassi, vitamine, minerali, fibre e proteine di alta qualità, che è come quella della carne”, assicura il dottor Cho. “Il verme della farina contiene aminoacidi essenziali benefici ed è ricco di acidi grassi insaturi”.
I ricercatori spiegano che “le larve crude odoravano di terra bagnata, gamberetti e mais dolce, ma questo cambiava a seconda del metodo di cottura. I vermi della farina al vapore emettevano aromi di mais dolce, mentre le larve arrostite o fritte erano più oleose”.
Secondo i ricercatori, grazie a questi risultati c’è la reale possibilità di arrivare a una produzione di massa di carne di vermi.
Anche l’Ue si è schierata a favore dei vermi per scopi alimentari, e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura ha definito gli insetti “una fonte di cibo sana e altamente nutriente con un alto contenuto di grassi, proteine, vitamine, fibre e minerali”.
Come si sa, tra i sostenitori di una nuova dieta c’è Bill Gates, il fondatore di Microsoft, il quale, sempre attento ai destini dell’umanità, da tempo consiglia ai Paesi occidentali di consumare esclusivamente carne sintetica.
Intervistato dalla rivista scientifica MIT Technology Review, Bill Gates ha spiegato che, pur reputando molto difficile a livello politico convincere la popolazione a non mangiare più carne, iniziare a consumare prodotti sintetici potrebbe essere una strada da percorrere per salvaguardare l’ambiente.
In particolare il consiglio di Gates è rivolto ai Paesi più ricchi, che possiedono le risorse economiche per sostenere la virata verso un’alimentazione che non preveda le emissioni di metano degli allevamenti intensivi, soprattutto quelli bovini. Dopo tutto, “alla differenza di sapore ci si può abituare” dice Gates, il quale ritiene che nei paesi più poveri, privi di tecnologia per produrre carne sintetica, si potrebbero avere bovini geneticamente modificati per ridurre l’impatto ambientale degli allevamenti.
Va notato che Bill Gates, così come molti altri ricconi, utilizza spesso per i suoi spostamenti elicotteri e aerei privati. Nel corso degli anni ha acquistato almeno quattro lussuosi business jet, ognuno dei quali costa circa duecento milioni di dollari. Mezzi altamente inquinanti.
Un problema, questo dell’aviazione privata, che ha spinto la Francia a pensare che ci sia bisogno di mettere un limite. L’1% della popolazione è infatti responsabile del 50% delle emissioni di tutta l’aviazione. Usando per sole quattro ore un jet privato si provocano le emissioni che le attività di un comune cittadino generano in un anno. Secondo il rapporto di Transport and Environment, federazione di Ong europee che si occupa di mobilità sostenibile, in una sola ora un singolo jet privato può emettere due tonnellate di CO2, mentre un comune cittadino dell’Unione Europea ne emette circa 8,2 nel corso di un intero anno. Complessivamente i voli privati inquinano, per passeggero, dalle cinque alle quattordici volte in più degli aerei commerciali e cinquanta volte in più rispetto ai treni.
L’inquinamento causato dai voli dei vip è peggiorato anno dopo anno: un incremento del 31% per CO2 rilasciata tra il 2005 e il 2019. L’arrivo del Coronavirus ha arrestato per qualche mese la tendenza, che poi però è ripresa a ritmo ancora più sostenuto.
Chissà che cosa pensa di questi dati il signor Gates. Il quale – è solo un suggerimento – mentre riflette sulla questione potrebbe iniziare a dare il buon esempio mangiando, a bordo dei suoi aerei, vermi con lo zucchero.
Fonti: nypost.com, quotidianomotori.com, lindipendente.online
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