Il prete mondano non lo riconosci, tanto è preso dal confondersi e dal confondere. Si erge al centro della celebrazione come un profeta biblico e invita alla tolleranza universale. Uno, due, tre matrimoni sono prova d’amore, chi può giudicare? Dio è amore no.. Il prete mondano non sopporta i cattolici troppo convinti, quelli della devozione a Maria e ai Santi, li chiama integralisti. Ecumenico per definizione il prete mondano odia il preconcilio, medioevo di tenebre, adora invece il progresso.
Il prete mondano ubbidisce solo se convinto, l’inferno se esiste lo immagina vuoto, deride in privato chi parla di diavolo, per non dire di chi crede alle apparizioni Mariane. Accade che il prete mondano sia costretto durante una predica a parlare della giornata per la vita, una volta l’anno, maledizione, lo deve pur fare. Allora s’ingegna a non dire. Con abile, dolciastra e melliflua lingua impastata distingue, problematizza, elucubra di vita in senso lato. Solo Dio sa, proclama: “attenti ai cristiani che presumono di sapere come si difenda la vita.” Meglio i sociologi, gli psicologi, gli ideologi, questi lo esaltano fuor di misura, ne sugge il verbo: “ascoltiamo i tecnici”, dice.
Il prete mondano è sedotto dal politico, dall’idea che il mondo si trasforma con lo sforzo, certo, sussurra imbarazzato che c’è pure la preghiera, il sacrificio della Croce; ma il troppo sangue lo sembra disturbare. In tal modo, il prete mondano nella domenica che esalta la vita, si trasforma in un vitalista che adora il mondo. Non nomina una sola volta l’aborto, non nomina l’eutanasia, non nomina l’utero in affitto, il commercio di embrioni. Non racconta dei figli senza madre, dei bimbi con due padri, dei drammi dell’eterologa. Si limita a dire che il mondo è complesso e che in fondo il vero pericolo è dato dai cristiani troppo convinti.
Anonimo, grigio, sempre dalla parte dei vincitori, il prete mondano ha paura è un codardo, tanto che si dimentica persino del Papa, tra “un silenzio e l’altro delle sue parole”. Soprattutto il prete mondano dimentica le migliaia di volontari, le decine di migliaia di persone che prevengono il dramma dell’aborto e diffondono urlandolo per le piazze il messaggio della vita. Non li vede, in fondo alla chiesa, con il loro banchetto di fiori, che attendono la processione dei cristiani adulti, i cristiani senza Dio.
Libertà e persona 2 febbraio 2015
Il prete mondano ubbidisce solo se convinto, l’inferno se esiste lo immagina vuoto, deride in privato chi parla di diavolo, per non dire di chi crede alle apparizioni Mariane. Accade che il prete mondano sia costretto durante una predica a parlare della giornata per la vita, una volta l’anno, maledizione, lo deve pur fare. Allora s’ingegna a non dire. Con abile, dolciastra e melliflua lingua impastata distingue, problematizza, elucubra di vita in senso lato. Solo Dio sa, proclama: “attenti ai cristiani che presumono di sapere come si difenda la vita.” Meglio i sociologi, gli psicologi, gli ideologi, questi lo esaltano fuor di misura, ne sugge il verbo: “ascoltiamo i tecnici”, dice.
Il prete mondano è sedotto dal politico, dall’idea che il mondo si trasforma con lo sforzo, certo, sussurra imbarazzato che c’è pure la preghiera, il sacrificio della Croce; ma il troppo sangue lo sembra disturbare. In tal modo, il prete mondano nella domenica che esalta la vita, si trasforma in un vitalista che adora il mondo. Non nomina una sola volta l’aborto, non nomina l’eutanasia, non nomina l’utero in affitto, il commercio di embrioni. Non racconta dei figli senza madre, dei bimbi con due padri, dei drammi dell’eterologa. Si limita a dire che il mondo è complesso e che in fondo il vero pericolo è dato dai cristiani troppo convinti.
Anonimo, grigio, sempre dalla parte dei vincitori, il prete mondano ha paura è un codardo, tanto che si dimentica persino del Papa, tra “un silenzio e l’altro delle sue parole”. Soprattutto il prete mondano dimentica le migliaia di volontari, le decine di migliaia di persone che prevengono il dramma dell’aborto e diffondono urlandolo per le piazze il messaggio della vita. Non li vede, in fondo alla chiesa, con il loro banchetto di fiori, che attendono la processione dei cristiani adulti, i cristiani senza Dio.
Libertà e persona 2 febbraio 2015
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