L'intervento del pontefice al Colloquio internazionale sulla complementarietà tra uomo e donna, in Vaticano: "La famiglia non è conservatrice, né progressista". E annuncia il suo viaggio negli Stati Uniti a settembre





CITTÀ DEL VATICANO - "I bambini hanno il diritto di crescere in una famiglia, con un papà e una mamma, capaci di creare un ambiente idoneo al loro sviluppo e alla loro maturazione affettiva". E' un messaggio per difendere la famiglia tradizionale quello che ha lanciato il Papa ai partecipanti al Colloquio internazionale sulla complementarietà tra uomo e donna, promosso in Vaticano dalla Congregazione per la Dottrina della Fede. "Complementarietà - ha spiegato - è una parola preziosa, con molteplici valenze. Si può riferire a diverse situazioni in cui un elemento completa l'altro o supplisce a una sua carenza. Tuttavia, complementarietà è molto più di questo".  Papa Francesco ha confermato che andrà negli Stati Uniti a settembre dell'anno prossimo e parteciperà all'Incontro mondiale delle famiglie in programma a Filadelfia dal 22 a 27 settembre 2015.

"La trappola delle ideologie". "Non dobbiamo cadere nella trappola di essere qualificati con concetti ideologici", ha detto il Papa. "La famiglia è un fatto antropologico, e conseguentemente un fatto sociale, di cultura .... E noi non possiamo qualificarla con concetti di natura ideologica che soltanto hanno forza in un momento della storia, e poi cadono. Non si può parlare oggi di famiglia conservatrice o famiglia progressista: la famiglia è famiglia. Ma non lasciarsi qualificare così da questo o da altri concetti, di natura ideologica. La famiglia è in sé, ha una forza in sé".

Fedeltà e solidarietà.
"In questi giorni - ha detto ancora il pontefice - mentre rifletterete sulla complementarietà tra uomo e donna, vi esorto a dare risalto ad un'altra verità riguardante il matrimonio: che cioè l'impegno definitivo nei confronti della solidarietà, della fedeltà e dell'amore fecondo risponde ai desideri più profondi del cuore umano. Pensiamo soprattutto ai giovani che rappresentano il futuro: è importante che essi non si lascino coinvolgere dalla mentalità dannosa del provvisorio e siano rivoluzionari per il coraggio di cercare un amore forte e duraturo, cioè di andare controcorrente: si deve fare questo".

Le tensioni. "Ma le famiglie forniscono anche l'ambito in cui risolvere tali tensioni: e questo è importante", ha proseguito il papa. "Quando parliamo di complementarietà tra uomo e donna in questo contesto, non dobbiamo confondere tale termine con l'idea semplicistica che tutti i ruoli e le relazioni di entrambi i sessi sono rinchiusi in un modello unico e statico. La complementarietà assume molte forme, poiché ogni uomo e ogni donna apporta il proprio contributo personale al matrimonio e all'educazione dei figli.

A fine mattinata all'omelia di oggi alla Domus Santa Marta, il Papa ha attaccato chi non rispetta i poveri e gli emarginati. Nella Chiesa accade che i cristiani siano tentati di stare con Gesù senza voler stare con i poveri e gli emarginati, isolandosi in un "microclima ecclesiastico" che nulla ha di autenticamente ecclesiale, ha detto il pontefice. Secondo Bergoglio, "guardare Gesù dimenticandosi di vederlo nel povero che chiede aiuto, nell'emarginato che fa ribrezzo" rappresenta "la tentazione che la Chiesa vive in ogni epoca, quella di recintare se stessa all'interno di un 'microclima ecclesiastico?, invece che aprire le porte ai socialmente esclusi.











Repubblica 17 novembre 2014