giovedì 14 marzo 2013

Il cardinal Bergoglio, papa Francesco I







redazione Libertà e Persona

L’elezione di papa Francesco ha stupito tutti. Il cardinal Bergoglio, infatti, non corrisponde all’identikit per il nuovo papa proposto da Benedetto XVI: non è giovane, ma ha 77 anni. Nessuno lo considerava papabile per tre motivi: l’età, appunto; il fatto che fosse stato l’antagonista di Benedetto XVI nel conclave scorso; il fatto che, a quanto sembra, sempre nel precedente conclave avesse chiesto ai suoi sostenitori di non essere più votato…

Chi era il cardinal Bergoglio? Molti lo etichettano senza dubbio come un “progressista”. Vi sono infatti alcuni elementi che fanno pensare che questo sia vero. Bisogna però dire che il giudizio di molti si basa su considerazioni assai superficiali. Bergoglio per molti sarebbe progressista perché vicino ai poveri, molto lontano dagli intrighi di curia, ed abituato a viaggiare e a muoversi a piedi, in bici, con i mezzi pubblici…

Se fosse tutto qui il suo progressismo, non sarebbe un problema, certo, per i più tradizionalisti: infatti per fare un solo esempio il Cardinal Siri, simbolo eminente del tradizionalismo italiano, viveva in grandissima povertà, stimato assai, per questo, nella sua Genova rossa, anche dai comunisti; e raccomandava ai suoi preti, la povertà fino al punto di chiedere loro di non possedere una macchina.

Lo stesso Benedetto XVI, a cui hanno imputato, falsamente (Repubblica è maestra), di mettere le scarpette rosse di Prada, è sempre stato, da cardinale e da papa, un vero “povero in spirito”: semplice, schivo, abituato a pasti frugali e ritirati…
Quanto ai cardinali americani, i più vicini al mondo conservatore e talora tradizionalista, sono anche loro abituati ad uno stile di vita sobrio, in tutti gli aspetti.

Vivere poveramente non significa usare calici di latta per il prezioso sangue di Cristo, né costruire chiese tipo teatri, spoglie e brutte, in stile moderno! E neppure rinunciare, nelle cerimonie, a oggetti belli, perché simbolici…

Si dice, inoltre, che Bergoglio sia più aperto di Benedetto XVI sui valori non negoziabili. Vedremo, se è vero, e se lo fosse, ci sarà chi continuerà a stare con Benedetto XVI.

Ma è tutto da dimostrare. La sua avversione all’aborto, per esempio, è dimostrata in molti modi (mentre l’altro gesuita Martini arrivò a difenderlo in modo ambiguo, ma infine evidente, in più occasioni). Quanto al matrimonio gay, Bergoglio, anche in questo lontanissimo da Martini, è stato il grande avversario del presidente argentino Kirchner, favorevole ad esso (scrisse: “Cerchiamo di non essere naive…Questa non è una semplice lotta politica, è un tentativo di annientare il piano di Dio»; si veda per es. http://www.abc.es/sociedad/20130313/abci-papa-opositor-kirchner-201303132030.html).

Sembra invece che il cardinal Bergoglio fosse chiuso al rito tridentino…
Quanto a chi sarà e cosa farà Papa Francesco, lo vedremo. Preghiamo per lui.

Ps una curiosità: nel suo breve discorso ha pregato per Benedetto XVI, chiamandolo, giustamente, “vescovo emerito” e non “papa emerito”, formula abnorme…



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