INVESTIGATORE BIBLICO
Indizio n.101 Bibbia CEI 2008: “Anche il termine ‘mammona’ sostituito dai traduttori: vero e proprio depistaggio teologico”
di INVESTIGATORE BIBLICO
Postato il 19/09/2022 di Investigatore Biblico
Lc 16,1-13
Devo segnalare un grave errore di traduzione nel Vangelo di questa Domenica, nel quale il termine utilizzato nella versione 2008 della CEI sradica di netto il vero e originale messaggio di Gesù.
Andiamo a vedere la differenza.
CEI 1974: “Non potete servire a Dio e a mammona” (Lc 16,13b)
VULGATA: “Non potestis Deo servire et mammonae” (Lc 16,13b)
CEI 2008: “Non potete servire Dio e la ricchezza” (Lc 16,13b).
Nel testo originale greco il termine (traslitterato) è “mamona”.
Dunque la Cei 2008 ha tradotto con “ricchezza”, ciò che per le altre versioni è rimasto semplicemente “mammona”.
Perché ciò? Errore di ignoranza? Non credo. Io faccio la mia riflessione poi ognuno di voi tragga le sue conclusioni.
Intanto bisogna capire chi è “mammona”.
Mammona non è semplicemente la “ricchezza”. Ma è il “demonio” della ricchezza. E’ un demone che ha origine nella mitologica caldeo-siriaca e che veniva anticamente invocato per avere ricchezza, potere, lusso e benessere sfrenato.
Per questo Gesù non antepone a Dio la semplice ricchezza. Ma dice: non puoi servire Dio e mammona. Non puoi servire Dio e il demonio. Non puoi servire Dio e un idolo.
Infatti, la “ricchezza” in sé non è malata. E’ l’uso che spesso si fa della ricchezza che può diventare malato, quando diventa un servire il demonio.
Come la sessualità. Dio ha creato la sessualità per il bene. Ma esiste anche il demonio della sessualità, che si chiama Asmodeo (cfr Libro di Tobia), che la distorce, e che cerca in tutti i modi di infangare e distruggere un dono così grande voluto da Dio.
Purtroppo oggi questo demonio di nome “mammona” viene ancora invocato da tante persone. Dico seriamente. Ci sono persone che acquistano talismani di “mammona”, pensando in questo modo di diventare ricchi. Una cosa terribile. Idolatria.
Ecco degli esempi qui, qui e qui
In rete è pieno di nefandezze simili.
Tradurre male un versetto (o comunque in modo riduttivo) significa perdere una possibilità di fare catechesi ai fedeli mettendoli in guardia dall’idolatria diabolica, dall’invocare i demoni (perché molti lo fanno e non si rendono neanche conto, poi vanno a fare anche la Comunione).
Mammona è un vero e proprio demonio, che MOLTI tutt’oggi invocano, con rituali, talismani e stregonerie varie.
Con questa traduzione errata si perde un’occasione per catechizzare correttamente.
Sorge una domanda: i neotraduttori 2008 credono nell’esistenza del demonio? Facendo una ricerca veloce anche in Mt 6,24, il passo parallelo, la 2008 traduce con “ricchezza”, mentre tutte le altre versioni, soprattutto il testo originale greco, riportano “mammona”.
A voi lettori lascio tutte le conclusioni.
Investigatore Biblico
Postato il 19/09/2022 di Investigatore Biblico
Lc 16,1-13
Devo segnalare un grave errore di traduzione nel Vangelo di questa Domenica, nel quale il termine utilizzato nella versione 2008 della CEI sradica di netto il vero e originale messaggio di Gesù.
Andiamo a vedere la differenza.
CEI 1974: “Non potete servire a Dio e a mammona” (Lc 16,13b)
VULGATA: “Non potestis Deo servire et mammonae” (Lc 16,13b)
CEI 2008: “Non potete servire Dio e la ricchezza” (Lc 16,13b).
Nel testo originale greco il termine (traslitterato) è “mamona”.
Dunque la Cei 2008 ha tradotto con “ricchezza”, ciò che per le altre versioni è rimasto semplicemente “mammona”.
Perché ciò? Errore di ignoranza? Non credo. Io faccio la mia riflessione poi ognuno di voi tragga le sue conclusioni.
Intanto bisogna capire chi è “mammona”.
Mammona non è semplicemente la “ricchezza”. Ma è il “demonio” della ricchezza. E’ un demone che ha origine nella mitologica caldeo-siriaca e che veniva anticamente invocato per avere ricchezza, potere, lusso e benessere sfrenato.
Per questo Gesù non antepone a Dio la semplice ricchezza. Ma dice: non puoi servire Dio e mammona. Non puoi servire Dio e il demonio. Non puoi servire Dio e un idolo.
Infatti, la “ricchezza” in sé non è malata. E’ l’uso che spesso si fa della ricchezza che può diventare malato, quando diventa un servire il demonio.
Come la sessualità. Dio ha creato la sessualità per il bene. Ma esiste anche il demonio della sessualità, che si chiama Asmodeo (cfr Libro di Tobia), che la distorce, e che cerca in tutti i modi di infangare e distruggere un dono così grande voluto da Dio.
Purtroppo oggi questo demonio di nome “mammona” viene ancora invocato da tante persone. Dico seriamente. Ci sono persone che acquistano talismani di “mammona”, pensando in questo modo di diventare ricchi. Una cosa terribile. Idolatria.
Ecco degli esempi qui, qui e qui
In rete è pieno di nefandezze simili.
Tradurre male un versetto (o comunque in modo riduttivo) significa perdere una possibilità di fare catechesi ai fedeli mettendoli in guardia dall’idolatria diabolica, dall’invocare i demoni (perché molti lo fanno e non si rendono neanche conto, poi vanno a fare anche la Comunione).
Mammona è un vero e proprio demonio, che MOLTI tutt’oggi invocano, con rituali, talismani e stregonerie varie.
Con questa traduzione errata si perde un’occasione per catechizzare correttamente.
Sorge una domanda: i neotraduttori 2008 credono nell’esistenza del demonio? Facendo una ricerca veloce anche in Mt 6,24, il passo parallelo, la 2008 traduce con “ricchezza”, mentre tutte le altre versioni, soprattutto il testo originale greco, riportano “mammona”.
A voi lettori lascio tutte le conclusioni.
Investigatore Biblico
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