Maurizio Blondet 19 Novembre 2023
Ore e ore e altre ore di chiacchiere tv sul femminicida ventenne. Patetiche richieste di leggi, e di psicologi a scuola… – tutti gli aderenti all’ideologia genericamente progressista – e tutti lo sono quelli invitati in tv – sono sconvolti perché in quanto ventenne borghese e laureando, moderno, lo presupponevano “evoluto” – evoluto quanto loro, ossia aderente come loro alla teorie del sesso libero e senza problemi che loro pensano sia una conquista della civiltà.
Ore e ore e altre ore di chiacchiere tv sul femminicida ventenne. Patetiche richieste di leggi, e di psicologi a scuola… – tutti gli aderenti all’ideologia genericamente progressista – e tutti lo sono quelli invitati in tv – sono sconvolti perché in quanto ventenne borghese e laureando, moderno, lo presupponevano “evoluto” – evoluto quanto loro, ossia aderente come loro alla teorie del sesso libero e senza problemi che loro pensano sia una conquista della civiltà.
Progressista
Ma quale evoluto. Un neoprimitivo a tal punto, a tal punto vivente nell’attimo presente, da farsi trovare sulla corsia di emergenza di una bahn tedesca per essere rimasto senza benzina. Caso pietoso, sesquipedale e ridicolo di neo-primitivismo: intendendo per “neoprimitivo” chi vive nella civiltà moderna, complessa e altamente artificiale, come il selvaggio vive nella natura, come nella foresta tropicale. Senza prevedere il domani, perché l’oggi gli dà tutto quel che gli basta. Sono milioni i neoprimitivi; e lui non aveva colpa particolare, perché come milioni di giovani, il progressismo come ideologia vigente (nelle scuole, nella società, nei media) nessuno lo ha propriamente educato: a considerare un merito un sacrificio, il valore spirituale di una astensione a un piacere, il senso di una rinuncia e di una sconfitta esistenziale, la nobiltà di affrontare le difficoltà, la presa di distanza dal presente edonista assoluto. L’educazione che serve nei rapporti fra uomo e donna non viene più nemmeno proposta è quella cristiana. Dal timor di Dio alla conoscenza che il prossimo ha un’anima immortale, fino alla essenziale e altamente salutare credenza nell’inferno e nel paradiso, nella pena eterna.
L’insegnamento e la lettura dei romanzi cavallereschi, che per secoli fu il nutrimento degli uomini, nobili e contadini (attraverso i cantastorie) implicava che picchiare una donna era considerato atto vergognoso e basso, da non fare. Ho citato l’insegnamento della Cavalleria ad una progressista (ahimé mia parente) e lei ha ribattuto, aspra; “Che centra? Aprire la porta dell’auto…?”. Ecco la modernità senza speranza. L’assenza di passato, di cultura generale, che dilaga.
L’assassino ventenne e neoprimitivo che resta senza benzina, ha tuttavia manifestato una notevole premeditazione dell’assassinio stesso. Aveva capito che la sua gelosia patologica era invincibile, l’ossessione era totale, e non avrebbe potuto acquetarsi che a quel modo .
Gli va dato atto di aver riconosciuto la sua sofferenza per quello che è: una “dipendenza”, allo stesso livello di una tossicodipendenza e della ludopatia.
Mi guardo attorno e vedo, sotto casa attorno a un bar tabaccheria che pratica le scommesse online, decine e decine di auto che si fermano per giocare e perdere; auto abituali che tornano e sempre nuove. E quanti milioni sono i dipendenti da cocaina et alia che arricchiscono il narcotrafficanti? Con le loro pipì hanno inquinato le acque del Naviglio e del Ticino.. la cancellazione di ogni sentore di Dio nei milioni di anime ha svuotate, e questo vuoto neoprimitivo viene riempito con “dipendenze”. Senza Dio, nulla vale la pena… e la vita è una noia divorante.
In ogni caso, le chiacchiere tv hanno fatto credere che il femminicidio sia un fenomeno di qui, del maschio italiano, perché qui resiste il patriarcato.
Ma quale evoluto. Un neoprimitivo a tal punto, a tal punto vivente nell’attimo presente, da farsi trovare sulla corsia di emergenza di una bahn tedesca per essere rimasto senza benzina. Caso pietoso, sesquipedale e ridicolo di neo-primitivismo: intendendo per “neoprimitivo” chi vive nella civiltà moderna, complessa e altamente artificiale, come il selvaggio vive nella natura, come nella foresta tropicale. Senza prevedere il domani, perché l’oggi gli dà tutto quel che gli basta. Sono milioni i neoprimitivi; e lui non aveva colpa particolare, perché come milioni di giovani, il progressismo come ideologia vigente (nelle scuole, nella società, nei media) nessuno lo ha propriamente educato: a considerare un merito un sacrificio, il valore spirituale di una astensione a un piacere, il senso di una rinuncia e di una sconfitta esistenziale, la nobiltà di affrontare le difficoltà, la presa di distanza dal presente edonista assoluto. L’educazione che serve nei rapporti fra uomo e donna non viene più nemmeno proposta è quella cristiana. Dal timor di Dio alla conoscenza che il prossimo ha un’anima immortale, fino alla essenziale e altamente salutare credenza nell’inferno e nel paradiso, nella pena eterna.
L’insegnamento e la lettura dei romanzi cavallereschi, che per secoli fu il nutrimento degli uomini, nobili e contadini (attraverso i cantastorie) implicava che picchiare una donna era considerato atto vergognoso e basso, da non fare. Ho citato l’insegnamento della Cavalleria ad una progressista (ahimé mia parente) e lei ha ribattuto, aspra; “Che centra? Aprire la porta dell’auto…?”. Ecco la modernità senza speranza. L’assenza di passato, di cultura generale, che dilaga.
L’assassino ventenne e neoprimitivo che resta senza benzina, ha tuttavia manifestato una notevole premeditazione dell’assassinio stesso. Aveva capito che la sua gelosia patologica era invincibile, l’ossessione era totale, e non avrebbe potuto acquetarsi che a quel modo .
Gli va dato atto di aver riconosciuto la sua sofferenza per quello che è: una “dipendenza”, allo stesso livello di una tossicodipendenza e della ludopatia.
Mi guardo attorno e vedo, sotto casa attorno a un bar tabaccheria che pratica le scommesse online, decine e decine di auto che si fermano per giocare e perdere; auto abituali che tornano e sempre nuove. E quanti milioni sono i dipendenti da cocaina et alia che arricchiscono il narcotrafficanti? Con le loro pipì hanno inquinato le acque del Naviglio e del Ticino.. la cancellazione di ogni sentore di Dio nei milioni di anime ha svuotate, e questo vuoto neoprimitivo viene riempito con “dipendenze”. Senza Dio, nulla vale la pena… e la vita è una noia divorante.
In ogni caso, le chiacchiere tv hanno fatto credere che il femminicidio sia un fenomeno di qui, del maschio italiano, perché qui resiste il patriarcato.
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