domenica 22 maggio 2022

Come santa Rita salvò l’anima del marito







Il Signore dispose che santa Rita passasse attraverso la prova di un duro matrimonio, così da poter salvare il marito e i figli.

Un giovane di una nobile e facoltosa famiglia di Cascia, Paolo Ferdinando, chiese in sposa la figlia di Antonio e Amata. I buoni genitori, conoscendo il proposito di consacrarsi di Rita, cercarono di distogliere il giovane dalle sue intenzioni. Purtroppo questi era un tipo violento e brutale e, di fronte alla possibilità di un rifiuto, cominciò a lanciare le più terribili minacce di vendetta.

Posta di fronte alla dolorosa alternativa di cedere alla richiesta del pretendente, rinunziando al suo desiderio di consacrazione a Dio, oppure di provocare col suo rifiuto una sanguinosa e tragica rappresaglia, Rita fu consigliata dal suo confessore di abbracciare la croce del matrimonio.

Dopo pochi mesi di vita coniugale, il giovane cominciò a sfogare anche in famiglia la sua brutale violenza. La santa sposa sopportò con pazienza ogni asprezza: percosse, insulti, bestemmie, torti senza numero. Ella si rifugiò nella preghiera e nella penitenza, offrendo a Dio lacrime e sacrifici per la conquista di quell’anima.

Con il passare degli anni, il Signore esaudì le suppliche di Rita, premiandone la pazienza con la conversione dello sposo. Vinto dall’esempio di bontà ricevuto, trasformato dalla grazia di Dio, Paolo chiese perdono alla sposa di averla fatta tanto soffrire, ritornò alle pratiche della fede cristiana e riportò pace nella famiglia, ove frattanto erano nati due bambini: Giacomo e Paolo Maria.

E quando accorse dal marito morente, perché questi aveva subito un agguato, vide che la mano sinistra dell’uomo stringeva un Rosario. La Vergine, che la Santa aveva invocato per anni fra tante lacrime al fine di ottenere la conversione di Paolo, lo aveva assistito nel tragico trapasso all’eternità.





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